Palermo, cavalli dopati: denunciati

Parma – Palermo, cavalli dopati: denunciati proprietario scuderia e allenatore – ParmaOk

ROMA, 31 MAGGIO (Apcom) – Drogare il cavallo per vincere la corsa. Il metodo è semplice e purtroppo abusato. I carabinieri del Nas di Palermo hanno denunciato, in stato di libertà, il proprietario di una scuderia ed un allenatore ippico. I due uomini, secondo gli investigatori, sono responsabili di “frode in competizioni ippico sportive e somministrazione a cavalli da corsa di sostanze ad azione dopante”.

L’animale in questione aveva gareggiato in una corsa presso l’ippodromo di Palermo nell’aprile del 2006 – si spiega in una nota – al termine della manifestazione, personale dell’Unire, unione nazionale per l’incremento delle razze equine, aveva effettuato dei prelievi. Il risultato delle analisi antidoping era stato positivo all”Ambroxol’. Lo scorso 19 maggio imilitari avevano già deferito in stato di libertà il proprietario di una scuderia, l’allenatore ippico ed un fantino palermitani, per l’analogo motivo. Il cavallo, in quel caso era risultato positivo, alla ‘benzoilecgonina’.

Il Nas, nel comunicato, spiega che ogni anno fra trotto e galoppo sono oltre 3.500 le gare, seguite da oltre mezzo milione di appassionati e scommettitori ed oltre 150 i casi di doping scoperti ogni anno dall’Unire. “Il doping purtroppo è di casa per quella parte di mondo dell’ippica che va a braccetto con le scommesse clandestine, le sostanze utilizzate, che annullano la fatica, in genere solo a base di cocaina, oppure cocktail di anabolizzanti, antipiretici, analgesici, anti-infiammatori, citotossici, diuretici, cortiscosteroidi ed emostatici”.

“Le sostanze proibite vengono rastrellate sui mercati stranieri: in particolare dalla Svizzera o dalla Germania, ma anche dagli Stati Uniti, Australia, Cina e Romania”. Inoltre “il maltrattamento dei cavalli da corsa non è circoscritto al solo mondo della criminalità organizzata, ma si afferma a pieno titolo anche nelle gare ufficiali dove si registra un incremento di scommesse clandestine per un giro d’affari milionario”.

Non va sottovalutato, poi, che “l’attività di contrasto dei reati legati al mondo dell’ippica, infatti sempre più spesso gli ippodromi risultano ad alto rischio di ingerenze da parte di consorterie criminali quali la camorra, ‘ndrangheta e sacra corona unita, interessate alle attività imprenditoriali legate al settore delle corse, anche fuori dai territori di origine”.
31/05/2008

Sequestrato in Provincia di Pisa l’”allevamento degli orrori”

Terribile lo spettacolo che si sono trovati di fronte le Guardie Zoofile del Wwf e gli attivisti Amici dei Cavalli durante la scoperta dello stato di diversi animali, trattenuti in Provincia di Pisa da una coppie di coniugi.
Un altro episodio di maltrattamento che ha come protagonisti, come al solito passivi, degli animali. E’ successo in provincia di Pisa. I fatti risalgono al giorno 16 aprile scorso, ed a scoprire lo stato disumano in cui erano tenuti da due coniugi 2 cavalli, 2 ponies, un asino, un bardotto, una vitella ed un suide, probabile incrocio tra maiale e cinghiale sono state le forze del Corpo Forestale dello Stato del Comando Provinciale di Pisa in collaborazione con la Ausl 5, che hanno scoperto le drammatiche condizioni degli stessi animali; il reato è quello secondo cui la Legge 189/2004 (maltrattamento di animali).

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Gli animali, tenuti dalla coppia, sono stati trovati dalle Guardie Zoofile del WWF in collaborazione con attivisti Amici dei Cavalli (www.amicideicavalli.org) in condizioni al limite della sopravvivenza. Tutti gli animali si presentavano vistosamente denutriti, con grandi zone prive di pelo e infestati da parassiti. Alcuni degli equidi erano legati con una catena intorno al collo, altri non riuscivano a tenersi in piedi, altri ancora deambulavano stancamente tra carcasse di altri animali deceduti in precedenza e immondizia. Alcune fotografie dei cavalli, scattate poco prima del sequestro, sono disponibili su www.amicideicavalli.org/pisa

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Le immagini sono crude, ma rappresentano la realtà; se ne consiglia la visione, anche solamente per rendersi conto di come possano accadere queste cose.

Dopo che l’”allevamento degli orrori” è stata scoperto è subito scattato il sequestro da parte della Guardia Forestale e gli animali sono stati presi in cura dai volontari della Fondazione da Filicaja e trasportati in uno dei loro centri.

Il dottor Jacopo Secco, del Dipartimento di Patologia diagnostica e Clinica veterinaria, sezione chirurgia e radiodiagnostica della Facoltà di Veterinaria dell’Università di Perugina, ha visitato gli equidi al loro arrivo alla Fondazione e ha immediatamente operato d’urgenza l’asino per il ‘curettage’ e relativa sutura di una ferita infetta sulla nuca. Secco ha dichiarato: “Gli animali sono in un gravissimo stato di malnutrizione e sono stati detenuti in modo molto distante dalla correttezza; necessitano di immediate cure mediche, di un regime nutrizionale idoneo e sopratutto di essere gestiti con cura e attenzione. L’asino presenta una grave piaga localizzata a livello dell’area della nuca infetta e con cospicua presenza di bigattini [vermi] provocata dall’eccessiva permanenza della testiera, una grave alterazione di conformazione di tutti e quattro i piedi e deformazione del piede anteriore destro. Uno dei cavalli oltre a presentare una grave alopecia su tutto il corpo ed una massiva infestazione da parassiti degli annessi cutanei [pidocchi] presenta anche gravi piaghe da decubito su tutto il corpo ed una gravissima deformazione dello zoccolo e della suola di entrambi i piedi. Tutti gli equidi si presentano in gravissimo stato di denutrizione. Il bovino si presenta in gravissimo stato di dimagramento e con uno sviluppo non proporzionale all’età, oltre ad avere gravi escoriazioni e lesioni a livello cutaneo”.

Jeremy Bentham, nel 1789, anno della Rivoluzione Francese, nella sua opera “An Introduction to the Principles of Morals and Legislation” affermava:
“Si potrà un giorno giungere a riconoscere che il numero delle gambe, la villosità della pelle, o la terminazione dell’osso sacro sono motivi egualmente insufficienti per abbandonare un essere sensibile allo stesso fato. Che altro dovrebbe tracciare la linea invalicabile? La facoltà di ragionare o forse quella del linguaggio? Ma un cavallo o un cane adulti sono senza paragone animali più razionali, e più comunicativi, di un bambino di un giorno, o di una settimana, o persino di un mese. Ma anche ammesso che fosse altrimenti, cosa importerebbe? Il problema non è ‘Possono ragionare?’, né ‘Possono parlare?’, ma ‘Possono soffrire?’.”

Nicola Machetti

ProntoConsumatore – Archivio Articoli

1° Raduno di asini al nOVOvillage

Lunedì 2 giugno il nOVOvillage di Cinisello Balsamo ospiterà il 1° Raduno di asini. Oltre alla presenza degli esemplari più belli delle razze italiane, sono previsti convegni sull’onoterapia e onoturismo, spazi enogastronomici e attrattive ludiche per i bambini
1° Raduno di asini al nOVOvillage

Dopo aver superato il rischio di estinzione, l’asino è oggi protagonista di una rinascita, grazie a nuove utilizzazioni di interesse sociale ed economico: dalle proprietà benefiche del latte d’asina, sempre più richiesto per far fronte alle intolleranze alimentari nei bambini, fino all’onoterapia, all’onoturismo e all’onodidattica. All’interno del nOVOvillage di Cinisello Balsamo, in provincia di Milano, lunedì 2 giugno saranno presenti gli esemplari più belli delle razze italiane, numerose associazioni del settore e spazi enogastronomici; sono previsti convegni sull’onoterapia e onoturismo e molte attrattive ludiche per i bambini. L’iniziativa ha il patrocinio del Comune di Cinisello Balsamo, della Provincia di Milano, della Provincia di Reggio Emilia, del Comune di Quattro Castella e della Regione Emilia Romagna. Cinisello Balsamo sarà padrino e madrina di Asino Days, la prima iniziativa a livello mondiale che si terrà nel comune di Quattro Castella in provincia di Reggio Emilia e nel parco del Roncolo, dal 6 all’8 giugno 2008.
L’asino, dopo essere stato per lungo tempo sfruttato nel lavoro e avere rischiato negli ultimi anni l’estinzione, ha ora trovato una nuova ragione d’essere proprio nella lotta contro le allergie alimentari nei bambini. Il suo latte è sempre più richiesto per far fronte all’aumento della percentuale di neonati affetti da Aplv (allergia alle proteine del latte vaccino), che ha assunto nei paesi industrializzati il carattere di un fenomeno sociale, con elevati costi a carico della sanità.
Nel giorno del primo raduno di asini, la Proloco di Cinisello Balsamo, in collaborazione con l’associazione Asino Days di Reggio Emilia, a questo proposito, offre ai visitatori dimostrazioni di mungitura: gradevole al palato, leggermente dolce, il latte d’asina è simile a quello umano, essendo ricco di lisozima, potente antibatterico e antivirale e di calcio, oltre che con un basso contenuto di grassi.
Nuove utilizzazioni di interesse sociale ed economico dell’asino sono rappresentate anche dall’onoterapia (un tipo di cura basata sul contatto fisico con l’asino e particolarmente indicata per i disturbi della sfera affettiva, della socializzazione e del comportamento), dall’onoturismo, ovvero le escursioni a dorso d’asino, e dall’onodidattica, lo studio dei comportamenti del somaro.
È denso il programma delle attività previste per lunedì 2 giugno. Non mancherà la parte ludica, realizzata proprio grazie al coinvolgimento degli asini: il cantastorie Dante Cigarini propone ai bambini Il circo degli asinelli, uno spettacolo in cui giocolieri, clown e saltimbanchi si spostano su un carrozzone trainato da asinelli. Vi sarà poi Il gioco dell’asino, una sorta di grande gioco dell’oca in cui gli asini fungono da segnalini. Infine l’Asino Bus, una passeggiata in groppa ai somarelli.
In programma anche due convegni. Il primo è dedicato all’onoterapia: Dottor Donkey: la pet terapy con asini per intervenire sulle biodiversità (dalle ore 10 alle 12.30) rivolto a medici, associazioni che si occupano di persone diversamente abili e a tutti quegli enti che sono impegnati nell’ambito sociale di aiuto alla persona. Il secondo convegno è invece aperto a tutti ed è dedicato all’onoturismo, ovvero fare escursioni e vacanze a dorso d’asino. Titolo del convegno: Come vivere a passo d’asino dalle ore 16 alle ore 18.
Il trekking someggiato ha il sapore di altri tempi, quando spostarsi da un posto a un altro con carichi di vario genere non era un passatempo ma faceva parte della normale vita quotidiana. È un modo nuovo quanto antico di passeggiare, di camminare nella lentezza dei movimenti del corpo e del pensiero e oggi come allora l’asino, compagno di viaggio, porta carichi alleviando le fatiche dell’uomo. Camminare con l’asino è una terapia dell’anima, è ritrovare se stessi insieme ai propri passi. Camminare con l’asino è comunque un rallentare… e oggi non è poco. Passeggiate di gruppo che coinvolgono tutta la famiglia o più famiglie insieme su sentieri di campagna per avere l’opportunità di riscoprire il bisogno che abbiamo di relazioni umane, di parlare, di scambiarsi sensazioni. A passo d’asino significa passo lento, nel rispetto dei ritmi della natura.

Proloco Cinisello Balsamo
Viale Casiraghi 504 – 20099 Sesto San Giovanni
Sede Operativa: nOVOvillage – Via Matteotti – Cinisello Balsamo
Tel. 02.97373873 – 333.4268939 – e-mail: prolococinisellobalsamo@hotmail.it

E il divertimento continua…
Al nOVOvillage c’è di tutto. Ci sono i pony e i cavalli del maneggio e la famiglia degli animali della fattoria dove vivono struzzi, fagiani, caprette e alcuni gufi beneauguranti.
Un benvenuto particolare ai più piccoli, dai 3 ai 13 anni, lo offre il parco giochi, con le sue innovative attrazioni: una pista con vere e piccole utilitarie elettriche, canoe e autoscontri sull’acqua e una tenda per organizzare feste di compleanno.
Per gli amanti della notte e per chi ama il ballo lo Zoolatino, ampia disco con due sale dedicate a Salsa, Bachata e Merengue, apre le porte a partire dalle ore 22.
Non mancano i bar, il Village Pub, ristorante pizzeria e il chiringuito per gustosi cocktail.
Per i grandi eventi, il B2PALACE capace di oltre 3mila posti a sedere, è destinato ad accogliere il pubblico dei grandi numeri.
Infine, nelle casette in legno della Via delle Regioni e delle Comunità, si possono acquistare a prezzi vantaggiosi prodotti tipici provenienti da tutta Italia.

Per ulteriori informazioni:
nOVOvillage – tel. 02.61461747 – www.novovillage.com –

MAX ,IL CAGNOLONE

Riceviamo da Tatiana e Marc un simpatico aggiornamento su Airone Max, il trotter di 11 anni da loro recentemente adottato. Il cavallo si è ambientato bene ed è diventato il cagnolone di casa, che circola libero
nel cortile e, quando trova la porta aperta, si infila in cucina. Ha trovato, insomma, la pace dopo un passato molto tribolato e di questo siamo tutti contenti.

Airone Max 1c

Airone Max 2c

FALABELLA RUBATI, MASSIMA DIFFUSIONE

ATTENZIONE: 2 CAVALLINI tipo falabella RUBATI A PRATO (PO), LA NOTTE TRA IL 19/20 MARZO. IMMENSO VALORE AFFETTIVO, OFFRESI RICOMPENSA IMPORTANTE A CHIUNQUE DARÀ INFORMAZIONI CHE PORTERANNO AL RITROVAMENTO DEI CAVALLI.

 

FATTRICE COLORE sauro, ALTEZZA AL GARRESE CA. 75 CM


STALLONE COLORE APPALOOSA, ALTEZZA AL GARRESA CA. 78 CM




ENTRAMBI GLI ESEMPLARI SONO MARCHIATI CON IL SEGUENTE SIMBOLO:


Per contatti inviate e.mail immediata a posta@anpana.tutelaequini.org  , vi daremo numero telefonico per contatto diretto con il priprietario.

Abbattuto un cavallo al Palio di Legnano

Varese News | Busto Arsizio | Il Palio di Legnano alla contrada Flora

Legnano – Allo spettacolo ha assistito anche Umberto Bossi. Protesta animalista per la morte di “Balosso”, il cavallo abbattuto durante la Provaccia
Il Palio di Legnano alla contrada Flora

Legnano

Allo spettacolo ha assistito anche Umberto Bossi. Protesta animalista
per la morte di “Balosso”, il cavallo abbattuto durante la Provaccia

Il Palio di Legnano alla contrada Flora

La contrada Flora
si è aggiudicata il Palio di Legnano. L’esito delle gara
è arrivato a tarda ora, poco prima delle 21. Colpa di una decine di partenze false
che hanno fatto slittare la conclusione della gara. Ad assistere allo
spettacolo anche Umberto Bossi, che si è fatto trascinare dalla
“festa” cantando l’inno e chiacchierando con il pubblico.
E un altro cavallo è rimasto ferito durante la gara ma questa volta senza gravi conseguenze.
L’incidente
avvenuto, invece, durante la “provaccia” al Palio di Legnano,
venerdì 23 maggio, ha scatenato le ire degli animalisti. Nella
notte tra il 22 e il 23 maggio alcuni attivisti hanno tappezzato i muri
dello stadio Mari dove si svolgerà appunto il palio di Legnano
con manifesti contro la sfida sportiva, “colpevole” di mettere a
rischio la vita dei cavalli.

All’origine
della protesta l’incidente occorso al cavallo Balosso durante, appunto,
la provaccia. Nel corso dell’ultimo giro, sulla curva del
canapo cade e resta a terra il fantino di San Bernardino. Il fantino si
rialza e viene soccorso dai medici, ma il cavallo Balosso
esce dal campo con l’apposita ambulanza. Di lui si perdono
le tracce. Ma nel forum aperto sul sito dedicato al Palio di Legnano
qualcuno
chiede notizie e la risposta è che “I
veterinari hanno evidenziato un danno irreperabile ed
è stato necessario purtroppo provvedere all’abbattimento del
cavallo”.
La notizia si è sparsa tra gli animalisti e nella notte è avvenuto il blitz (nella foto uno dei manifesti affissi sui muri dello stadio). «Il
tragico evento – si legge in un’ e-mail inviata da 100% Animalisti –
è l’ennesima dimostrazione che queste “tradizioni”
provocano solo morte e sofferenza ad animali innocenti. E’
oltremodo sconcertante notare che queste spettacoli, carichi di
violenza, si svolgano sotto il patrocinio di enti comunali e regionali che dovrebbero invece promuovere il rispetto e la difesa di ogni essere vivente».

La contrada Flora si è aggiudicata il Palio di Legnano. L’esito delle gara è arrivato a tarda ora, poco prima delle 21. Colpa di una decine di partenze false che hanno fatto slittare la conclusione della gara. Ad assistere allo spettacolo anche Umberto Bossi, che si è fatto trascinare dalla “festa” cantando l’inno e chiacchierando con il pubblico.
E un altro cavallo è rimasto ferito durante la gara ma questa volta senza gravi conseguenze.
L’incidente avvenuto, invece, durante la “provaccia” al Palio di Legnano, venerdì 23 maggio, ha scatenato le ire degli animalisti. Nella notte tra il 22 e il 23 maggio alcuni attivisti hanno tappezzato i muri dello stadio Mari dove si svolgerà appunto il palio di Legnano con manifesti contro la sfida sportiva, “colpevole” di mettere a rischio la vita dei cavalli.
All’origine della protesta l’incidente occorso al cavallo Balosso durante, appunto, la provaccia. Nel corso dell’ultimo giro, sulla curva del canapo cade e resta a terra il fantino di San Bernardino. Il fantino si rialza e viene soccorso dai medici, ma il cavallo Balosso esce dal campo con l’apposita ambulanza. Di lui si perdono le tracce. Ma nel forum aperto sul sito dedicato al Palio di Legnano qualcuno chiede notizie e la risposta è che “I veterinari hanno evidenziato un danno irreperabile ed è stato necessario purtroppo provvedere all’abbattimento del cavallo”.

La notizia si è sparsa tra gli animalisti e nella notte è avvenuto il blitz (nella foto uno dei manifesti affissi sui muri dello stadio). «Il tragico evento – si legge in un’ e-mail inviata da 100% Animalisti – è l’ennesima dimostrazione che queste “tradizioni” provocano solo morte e sofferenza ad animali innocenti. E’ oltremodo sconcertante notare che queste spettacoli, carichi di violenza, si svolgano sotto il patrocinio di enti comunali e regionali che dovrebbero invece promuovere il rispetto e la difesa di ogni essere vivente».

Storia di Balosso, cavallo generoso ma un poco dispettoso

Legnano – Il palio è stato funestato da maltempo, ferri saltati, canapi spezzati, ritardi, dieci false partenze, un fantino ammonito e un cavallo abbattuto

Varese News | Busto Arsizio | Storia di Balosso, cavallo generoso ma un poco dispettoso

Nonostante il nome, Balosso era un buono. Un bestione di cinque quintali che pensava solo a correre, per far felice la gente della contrada di San Bernardino, il fantino che lo montava e anche un po’ se stesso. I cavalli, si sa, sono animali generosi. Amano correre e Balosso non faceva eccezione. Ha dato il meglio di sé nella provaccia, una sorta di prova generale del palio, quella che si corre il sabato e che dà le ultime indicazioni ai fantini, ai capitani e agli astri. Già perché il cavallo del palio della contrada di San Bernardino non sarebbe stato lui, ma la favorita Domizia, una femmina tutto pepe, dallo spunto bruciante.

Il bonaccione Balosso però ha dato tutto, come se la corsa di sabato fosse il palio, quello vero, che fa piangere di gioia e di dolore la gente. Ha riempito i polmoni e messo al lavoro i suoi muscoli, spingendoli al massimo fino all’ultima curva, quando ha cercato di passare in testa. Ma è bastato un contatto con Iceberg, il cavallo di Sant’ambrogio, per affondare nel fango come un Titanic. Il fantino (quello di riserva) da una parte e lui dall’altra. L’anteriore sinistro spezzato e l’ultimo atto di un destino crudele: l’abbattimento. La chiamano eutanasia, perché fa meno male a chi la pronuncia, ma è un abbattimento. Parola di Balosso.

Nel giorno del Palio di Legnano, quello vero che si corre di domenica, di Balosso non si è parlato. C’era il Carroccio al centro del campo con una grande croce, ma non era per lui. C’erano i fiori bianchi, ma non erano per lui. C’era la banda dei granatieri di Sardegna, ma non suonava per lui. C’era il ministro Umberto Bossi, rimasto sulla tribuna dello stadio Mari fino alla fine della seconda batteria, ma probabilmente non era lì per rendere omaggio a Balosso, nonostante il nome inequivocabilmente lumbard. Il Senatur ha firmato foulard, ha ricevuto bigliettini e cartoline da autografare, ha parlato con una miriade di ammiratori, ha fumato il sigaro, accendendoselo almeno ventitrè volte, ha salutato i granatieri di Sardegna con un saluto quasi militare, ha bevuto una coca cola, sotto lo sguardo vigile delle guardie del corpo, ha scherzato con i figuranti del palio e perfino imbracciato una spada, come Alberto da Giussano, per la gioia Stefano Cavicchi, noto fotografo milanese che quello scatto voleva e, unico tra i tanti fotoreporter presenti, ha ottenuto.

Allora ci ha pensato Balosso che, per far onore al suo nome, ci ha messo del suo. La pioggia ha fatto saltare la sfilata storica per la città. Il canapo, la grossa fune che viene abbassata dal mossiere per dare il via, si è spezzata in due. Nella prima batteria, Ambition, il cavallo di Sant’Erasmo, veniva ritirato perché prendeva un calcio e si azzoppava ancor prima di partire. Saltavano un paio di ferri, con altrettante interruzioni della gara. La batteria veniva vinta dalla cavalla di Legnarello, Prima Donna, con una rimonta entusiasmante.

Non soddisfatto Balosso ha dato segni della sua presenza anche nella seconda batteria. Dietro al canapo, si è presentata Domizia, che, come da copione, ha vinto facile, ma solo dopo dieci partenze false e un’ammonizione al suo fantino. Una cosa che non era mai accaduta e costringeva molti, compreso il Senatur, a lasciare il campo anzitempo, perché l’ora era tarda.

Nella finale però la cavallina pregiata rischiava grosso, finendo anche lei zampe all’aria, proprio all’ultimo giro, seguita dal fantino Giuseppe Zedde. Ma Domizia è stata fortunata. Si è rialzata e ha ripreso un po’ disorientata la sua corsa.

Balosso, nonostante il suo nome, ha rinunciato all’ultimo brutto scherzo della giornata.

Nervy coletta conclusa

CHI CI AIUTA A SALDARE UN CONTO ?

“Battere cassa” e’ sempre spiacevole e umiliante, ma noi lo facciamo solo in casi estremi e sempre dopo che abbiamo dato fondo alle nostre risorse personali e aver anche “grattato il fondo della padella”
Dobbiamo saldare una fattura di un gentile e a dir poco disponibile Veterinario che si e’ prestato per un intervento ad un cavallo dei nostri appelli, pur sapendo che avrebbe dovuto attedere mesi per essere pagato.
Dell’ ammontare totale abbiamo saldato con fatica 450 Euro alcuni mesi fa, chiedendo una elasticita’ di pagamento per il saldo che a onor del vero ci e’ stata ampiamente concessa.
Ora riceviamo dovuta nota proforma di sollecito di 257 Euro e davvero non sappiamo come inventarceli.
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Potete aiutarci ?
Psicologicamente e’ piu’ facile contribuire ad una emergenza in atto per riscattare un cavallo, e lo comprendiamo, ma questa situazione rientra nelle cose di cui silenziosamente e senza baccano ci occupiamo tutti i giorni e per le quali soffriamo anche dal punto di vista economico non avendo introiti come ben sapete.

Piccole somme suddivise fra i tanti visitatori del sito siamo certi potranno risolverci questa scadenza, e permettere il fluire ininterrotto delle tante questioni di cui ci occupiamo senza tregua.
Se vi e’ possibile aiutarci economicamente contattateci attraverso la form , vi invieremo dettagli per il contributo .
Qui di seguito come nostra abitudine sono inseriti i nominativi di coloro che invieranno il loro apporto economico
COLLETTA CHIUSA , CONTO SALDATO
CONTRIBUTI RICEVUTI :
Umberto C. ( CN ) Euro 15
Angela M. (CH ) Euro 15
Luca Giuliano Euro 20,00
Veronica Fiorucci Euro 30,00
Gianni Biagio Euro 150,00
Paolo Aulino Euro 22,50

Comunicato Stampa A.N.P.A.N.A. del 26 Maggio 2008

CAVALLO ABBATTUTO AL PALIO DI LEGNANO (MI): SECONDO L’A.N.P.A.N.A. E’ L’ENNESIMA MORTE ANNUNCIATA TRA IRRESPONSABILITA’ E INDIFFERENZA DELLE ISTITUZIONI E SOTTOLINEA LA NECESSITA’ DI DISPORRE REGOLE CERTE A TUTELA DEI CAVALLI USATI NELLE CORSE CITTADINE.

Un luttuoso evento ha funestato la cosiddetta “Provaccia” del palio di Legnano (MI), svoltasi la sera di venerdì 23 maggio, durante la quale un cavallo è rovinosamente caduto spezzandosi un anteriore. Lo stesso, sofferente, sarebbe stato steccato sul posto con dei tubi e portato via allo scopo di non urtare la sensibilità degli spettatori, per poi essere abbattuto lontano da scomodi e fastidiosi clamori. Neanche la pietà di sopprimerlo immediatamente, vista la gravità del danno subito, ed evitargli una più lunga agonia.
L’A.N.P.A.N.A. – Settore Nazionale Tutela Equini –ha ricevuto indignate segnalazioni da persone che hanno assistito alla tragedia e mette sotto accusa la pericolosità di un palio che, nel sito ufficiale, viene addirittura presentato con orgoglio come “particolarmente insidioso….. lo steccato disegna una curva continua sulla quale i cavalli tendono a scivolare”. Ciò dimostra l’esistenza di una lucida consapevolezza dei rischi insiti in una pista tra le più difficili e, dunque, di una colpevole mancanza di volontà nel porre in essere misure di sicurezza atte a ridurre detti pericoli.
“In generale lamentiamo il fatto che i palii sono diventati ormai un fenomeno affaristico piuttosto che tradizionale per il quale non ci sono, però, regole certe e valide a tutela dei cavalli impiegati”, ha dichiarato Luca Casati – Responsabile A.N.P.A.N.A. del Settore Tutela Equini, “Annunciamo pertanto l’imminente presentazione ai Ministri competenti di una serie di proposte organiche con cui regolamentare le corse cittadine al fine di far cessare questa barbara mattanza. Non è più tollerabile, infatti, che la vita dei cavalli venga privata di ogni valore e subordinata agli interessi umani, molto discutibili dal punto di vista etico e culturale”.
A.N.P.A.N.A. (Associazione Nazionale Protezione Animali Natura Ambiente)
Ente Onlus – Guardie Ecozoofile – Protezione Civile e Ambientale
Settore Nazionale Tutela Equini
C.so Michele Coppino, 40/C – 12051 ALBA (CN) –
Sito: www.anpana.tutelaequini.org

RIVOLGIAMO UN APPELLO A COLORO I QUALI FOSSERO PRESENTI ALL’ INCIDENTE DI VENERDI’ SERA A LEGNANO DI INVIARE FOTO O FILMATI DI QUANTO ACCADUTO

all’ indirizzo di posta elettronica posta@anpana.tutelaequini.org o all’ indirizzo indicato poco sopra.

Palio di Ferrara

CronacaComune – il quotidiano online del Comune di Ferrara

Palio, impegno per la sicurezza perché sia festa grande

21-05-2008
Dichiarazione del sindaco Gaetano Sateriale

palio“Domenica si disputeranno le gare del Palio. Abbiamo ancora davanti agli occhi le immagini terribili della corsa dei cavalli del 2006, che non si debbono ripetere. Ricordiamo che le nuove regole e la nuova pista inaugurate l’anno scorso hanno salvaguardato l’incolumità degli animali. Siamo certi che anche quest’anno i dirigenti del Palio e delle Contrade vorranno operare perché la manifestazione si svolga in sicurezza. Il Comune farà la sua parte per assicurare le migliori condizioni della pista. Confidiamo nel senso di responsabilità di ogni contradaiolo perché la competizione possa essere una grande festa per tutti. Il futuro del Palio dipende da loro”.