SEBY, UN ANNO DOPO

Dopo un anno dal Suo affidamento, siamo lieti di
comunicare che Sebastiano (per gli amici Seby) sta
bene ed è sereno nella sua famiglia adottiva in prov.
di Napoli. Seby è un puledro trotter che compirà due
anni ad aprile e che, a causa di una lesione che si
era procurato ad un posteriore quando era piccolo, non
aveva potuto essere avviato all’attività di corse
(della serie: non tutti i mali vengono per
nuocere…). Qui lo vediamo insieme al suo giovane
amico Marco, che lo accudisce con tanto amore giorno
dopo giorno.
Sebastiano_2d.jpg

Matera, scontro tra auto e calesse: un ferito grave

Adnkronos – Ign – Il portale d’informazione del Gruppo Adnkronos

Matera, 4 feb. – (Adnkronos) – Un uomo e’ rimasto seriamente ferito a Matera, in localita’ ‘La Martella’, lungo la strada provinciale Matera-Grassano, nell’anomalo incidente tra una Fiat Punto e un calesse, trainato da un cavallo. Il conducente dell’auto, presumibilmente a causa del buio, non ha visto il carretto che lo precedeva e gli e’ finito addosso. A seguito del violento impatto, il cocchiere ha riportato gravi lesioni.
E’ stato ricoverato presso l’ospedale di Matera ed e’ stato giudicato in prognosi riservata. Feriti lievemente, solo contusioni, un’altra persona che era con il cocchiere e il conducente dell’auto. Illeso il cavallo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Matera per i rilievi tecnici del caso.

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Montoro Inferiore. Altri quattro cavalli uccisi dal treno :

 Ottopagine.it

Irpinia/ Montoro Inferiore. Altri quattro cavalli uccisi dal treno
redazione – 30.01.08, 10:11 am
Un bilancio simile ad una mattanza quello causato dal treno minuetto in transito quotidianamente sulla linea ferroviaria Benevento – Mercato San Severino. Sei cavalli uccisi in soli sette giorni. Venerdì scorso gli agenti della polizia ferroviaria e i veterinari dell’azienda sanitaria locale Avellino 2 furono costretti a constatare la morte di due cavalli, due puledre di due anni e mezzo e tre anni e mezzo che scelsero un luogo assai poco sicuro per pascolare. I due animali vennero travolti dal treno in transito. Il macchinista del nuovissimo mezzo delle ferrovie dello Stato si accorse della presenza dei cavalli sulle rotaie quando ormai era troppo tardi. Dalle Ferrovie dello stato non è giunta nessun’altra segnalazione eppure altri quattro cavalli sono stati ritrovati nel dirupo che divide la strada ferrata dai terreni pedemontani. Altri quattro animali, una fattrice e tre puledri hanno trovato la morte scontrandosi con un treno.
Due degli animali rinvenuti questo pomeriggio sono stati uccisi dal treno in transito mentre altri due sono stati urtati dal mezzo e sono morti per inedia nel terreno sottostante.
Venerdì scorso l’incidente si verificò alle cinque del mattino. Dalle segnalazioni fatte dal macchinista si faceva riferimento allo scontro con due animali. I rilievi effettuati dai sanitari dell’Asl serviranno a chiarire se nell’impatto si è verificato venerdì scorso e il macchinista non si è avveduto, nell’oscurità, del transito di ben sei cavalli, o se un altro treno ha causato la morte dei quattro cavalli.
L’incidente si è verificato a poche centinaia di metri dalla stazione Montoro – Forino. Difficile per i veterinari risalire al proprietario dei cavalli che sarebbe responsabile dei danni causati dall’incidente. In questi giorni è emerso però un dato che riguarda il pascolo dei cavalli in località San Cirpiano tra i comuni di Mercato San Severino, Montoro Inferiore.
I cavalli sarebbero scesi dalle località di pascolo perché impauriti o infreddoliti.
Il transito lungo la strada ferrata è risultato fatale. Nei prossimi giorni i veterinari dell’azienda sanitaria locale Avellino 2 in compagnia dei sanitari della vicina Asl salernitana provvederanno ad effettuare sopralluoghi nelle località montane situate nei pressi del luogo dell’incidente.

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Anemia infettiva degli equini- Svizzera

UFV – Anemia infettiva degli equine

Malattiva virale che colpisce gli equini e può manifestarsi con
un’ alterazione cronica dello stato di salute generale accompagnata da febbre intermittente.



Visione generale della situazione epizootica in Svizzera.

Lotta alla malattia in Svizzera

Le basi legali sono regolamentate nell’Ordinanza sulle epizoozie (OFE) agli  articoli 204-206 .



Corse a vuoto Asfalto viscido Cavalli feriti

Il Tempo – Lazio nord –

Ronciglione-
Elisabet ta Giovanforte

Ieri pomeriggio si sono disputate le prove ufficiali delle corse a vuoto, ma non tutto è andato alla perfezione. Pare infatti che il manto stradale, vale a dire l’asfalto, appena tirato a lucido, abbia creato dei problemi ai cavalli nella fatidica Curva del Gricio, dove, la forza centripeta, abbia fatto andare fuori percorso i purosangue, alcuni feriti.

Imputato numero uno il tipo di
asfalto, forse troppo scivoloso oppure la pendenza
dell’asfalto, non livellato con l’altezza del centro della
carreggiata. Nella serata sono stati presi provvedimenti
che non mancheranno nelle corse del 2 e 5 febbraio. Gli
addetti ai lavori parlano di polvere antisdrucciolo.

MODICA. PROCESSO PER IL PALIO DELLA CONTEA. UDIENZA FAVOREVOLE AGLI IMPUTATI

Radio Trasmissioni Modica

“Dalle radiografie non si evidenziavano fratture sulla vittima”. Lo ha detto il consulente tecnico d’ufficio, Barbara Mirenna, nella prima udienza del processo riguardante il Palio della Contea del 13 agosto del 2005, l’edizione tragica dell’evento perché si verificò la morte di un cavallo ed il ferimento del suo fantino. Davanti al giudice unico del Tribunale di Modica, Giovanna Scibilia, sono sfilati oltre al perito, una decina di fantini, la parte offesa, Massimo Vallone, che si è costituita attraverso gli avvocati Adele leggio e Luigi Piccione. La quasi totalità dei fantini ha sostenuto che non sarebbe la pista a causare questi eventi. “Un cavaliere – ha spiegato qualcuno di loro – è come un pilota d’auto, deve sapere adattarsi alla pista, sapersi muovere”. Vallone, dal canto suo, ha parlato di una pista identica ad uno sterrato. “Quella sera – ha spiegato – se non fossi caduto io ed il mio cavallo, sarebbe toccata a qualche altro successivamente(stessa tesi espressa anche dal fantino Carpenzano)”. Un passaggio molto interessante è venuto dai partecipanti al Palio. Tutti, infatti, hanno ammesso che prima della prova il sindaco, Piero Torchi, e l’allora assessore allo Sport, Mommo Carpentieri, avevano sottolineato che si trattava di una prova di abilità con finalità turistiche e folkloristiche e, dunque, che non era necessario forzare i cavalli. Il processo proseguirà il prossimo 31 marzo. Sono due gli imputati S.M., 40 anni, responsabile della manifestazione e che, nello stesso tempo, partecipava al Palio, ed il legale rappresentante della società che nei fatti risultava essere l’organizzatrice dell’evento sportivo, D.S., 45 anni, entrambi, modicani, che sono patrocinati dall’avvocato Ignazio Galfo, e rispondono di lesioni colpose. Il secondo è accusato, pure, di frode in pubbliche forniture perchè non sarebbe stata “spalmata” sabbia a sufficienza e a regola d’arte per evitare che il cavallo inciampasse. Gli organizzatori utilizzarono tra i 18 ed i 25 centimetri di materiale ma, secondo l’accusa, almeno 10 centimetri non erano bagnati e rullati a dovere. Le indagini furono condotte dagli agenti del Commissariato di Polizia che nelle settimane successive ai fatti ascoltarono un alto numero di persone, compresi tutti i fantini, diciassette. Durante la contesa equina, che annualmente si svolge in Corso Umberto, il quarto cavallo in gara, American, montato dal comisano Vallone, era crollato morendo sul colpo. Il fantino riportò, dal canto suo, l’inclinazione di alcune costole e rimase per diversi giorni ricoverato presso l’Ospedale Maggiore. In seguito al tragico episodio che indusse il sindaco, Piero Torchi, e l’assessore allo Sport, Turismo e Spettacolo, Mommo Carpentieri, a sospendere la manifestazione e ad assegnare la vittoria a Vallone. I veterinari in servizio, Vincenzo Aurnia e Giorgio Guerrieri, certificarono che le cause della morte di American” furono determinate dalle fratture delle vertebre cervicali determinate da caduta. 

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A fuoco le scuderie Willis, 43 cavalli morti

A fuoco le scuderie Willis, 43 cavalli morti

Ancora un incendio in una scuderia con conseguenze purtroppo drammatiche per i cavalli.
E’ accaduto in Oklahoma, precisamente nella cittadina di Caney, dove nella notte tra sabato e domenica le fiamme hanno distrutto la scuderia della Willis Racing Stables di proprietà del trainer Eddie Willis.

Non è ancora chiara la causa dell’incendio che è costato la vita a 43 dei cavalli da corsa di Willis.
Altri 4 sono stati messi in salvo ma la loro sopravvivenza è comunque in dubbio.

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IPPICA/ USA, LE CENERI DI BARBARO INTERRATE A CHURCHILL DOWNS

Ha vinto il Kentucky Derby di oltre sei lunghezze
29-01-2008 16:14
Louisville (Usa), 29 gen. (Ap) – Barbato, il cavallo che ha commosso l’America per la sua storia di successi e sofferenze, sarà sepolto nell’ippodromo di Churchill Downs, dove nel 2006 conquistò di sei lunghezze e mezza il Kentucky Derby.

Le ceneri di Barbaro, al quale fu praticata l’eutanasia il 27 gennaio scorso per complicanze post operatorie in seguito alla grave frattura ad un arto subita nelle Preakness, saranno sotterrate in uno spazio rialzato e rivestito di mattoni, sul quale si ergerà una statua in bronzo del campione commissionata dai proprietari Roy e Gretchen Jackson.

 Sport | ALICE Sport

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Lav contesta la decisione di Marrazzo per le corse a vuoto di Ronciglione

Viterbo – La Lav contesta la decisione di Marrazzo per le corse a vuoto di Ronciglione
Va revocata la deroga “ammazza cavalli”
29 gennaio 2008 – ore 1,30
Riceviamo e pubblichiamo –

La Giunta Regionale del Lazio ha approvato, su richiesta del contestatissimo Assessore alla Sanità, Augusto Battaglia, la deroga per autorizzare lo svolgimento della pericolosa “gara a vuoto per cavalli privi di fantino” del Comune di Ronciglione.
La medesima Giunta Regionale prima recepisce (DGR n. 866) un decreto del presidente del consiglio dei ministri, con oltre quattro anni di ritardo, per lo svolgimento di gare di ungulati in ambienti non idonei, e dopo qualche mese, nonostante l’opposizione di ben quattro assessori, annulla la stessa norma.

Assurda decisione presa proprio nel merito di una manifestazione, fra le più pericolose del Lazio, che già nelle scorse edizioni ha totalizzato incidenti e morti di animali sul campo.
“La solita politica del ni, l’ennesima incoerenza con i programmi elettorali sbandierati dal presidente Marrazzo e da molti assessori in campagna elettorale – dichiara Andrea Cristofori, responsabile regionale della Lav Lazio -. Interi mesi di lavoro e collaborazione spesi per la crescita animalista della Regione, bruciati come al solito dal singolo interesse clientelare, che, in questo caso, spinge la Regione Lazio oltre la legalità, azzerando le misure di sicurezza previste a livello nazionale per gli animali e per gli stessi spettatori”.
Le tappe della sagra dell’incoerenza della Giunta Marrazzo:

 2005: il presidente Marrazzo prima annuncia la delega per la tutela degli animali a Monica Cirinnà, poi revoca la decisione, lasciando la delega vagante fra i dissesti economici dell’assessorato alla Sanità.

– 2005: il presidente Marrazzo s’impegna a collaborare con le associazioni, poi l’assessore Battaglia nega qualsiasi incontro alle associazioni animaliste.

2007: il presidente Marrazzo s’impegna a potenziare l’Area animali, istituita con la Giunta Storace; poi, l’assessore Battaglia chiude l’area.
– 2007: il presidente Marrazzo s’impegna a non dare patrocini ai circhi, e l’assessorato alle Politiche Sociali accorda il patrocinio al Circo Togni.

– 2007: l’assessorato alle Politiche Sociali, su richiesta della LAV Roma, revoca il patrocinio al Circo Togni, e l’assessore al Personale, Marco Di Stefano, invita il personale della Regione Lazio a festeggiare l’Epifania al circo Togni.
– Il presidente Marrazzo s’impegna a riformare la legge randagismo secondo i punti del proprio programma elettorale, e l’assessore Battaglia, mirando ai fondi nazionali mai erogati per i randagi, tenta di svilire la proposta di legge di comuni, province ed associazioni, ripristinando l’attuale sistema sanitario già fallito.

Coerenza, presidente!
La Lav lancia un forte appello:
“La deroga, se confermata, consentirà lo svolgimento di palii brutali; solo un movimento compatto di Media, cittadini ed associazioni unite, possono impedire la morte di decine di animali – dichiara Christiana Soccini, responsabile viterbese della Lav -. Chiediamo di protestare scrivendo al presidente Marrazzo, all’assessore alla Sanità Battaglia ed al sindaco di Ronciglione fino a quando non verrà revocata la deroga “ammazza cavalli”.
Lav

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Quattrotempi

SISTEMAZIONE TROVATA DAL PROPRIETARIO
E’ un puro sangue inglese di 16 anni, ex galoppatore, in buona salute, a parte qualche problemino ai tendini delle zampe anteriori che si è manifestato alcuni mesi fa: il cavallo è comunque diritto e non zoppica .
Sconsigliato il lavoro in piano, adatto per fare un lavoro leggero, soprattutto passeggiate, senza però sforzarlo perché la cosa si potrebbe aggravare.
Caratterialmente è docile, affettuoso, ma pur sempre con il temperamento del puro sangue sicuramente non adatto a persone con poca esperienza.Risiede in provincia di Milano
ULTIMO AGGIORNAMENTO del 2 febbraio 2008: Quattrotempi dopo un adeguato periodo di riposo e di cure non accusa piu’ i problemi ai tendini. Si richiede un utilizzo rispettoso e senza impegni gravosi per il cavallo, che è comunque un soggetto energico e necessita di una sistemazione in paddock con capanna affinchè possa muoversi liberamente .

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foto effettuate in data 27.05.07 da
Operatore ANPANA Tutela Equini, Sonia.B.