MODICA. PROCESSO PER IL PALIO DELLA CONTEA. UDIENZA FAVOREVOLE AGLI IMPUTATI

Radio Trasmissioni Modica

“Dalle radiografie non si evidenziavano fratture sulla vittima”. Lo ha detto il consulente tecnico d’ufficio, Barbara Mirenna, nella prima udienza del processo riguardante il Palio della Contea del 13 agosto del 2005, l’edizione tragica dell’evento perché si verificò la morte di un cavallo ed il ferimento del suo fantino. Davanti al giudice unico del Tribunale di Modica, Giovanna Scibilia, sono sfilati oltre al perito, una decina di fantini, la parte offesa, Massimo Vallone, che si è costituita attraverso gli avvocati Adele leggio e Luigi Piccione. La quasi totalità dei fantini ha sostenuto che non sarebbe la pista a causare questi eventi. “Un cavaliere – ha spiegato qualcuno di loro – è come un pilota d’auto, deve sapere adattarsi alla pista, sapersi muovere”. Vallone, dal canto suo, ha parlato di una pista identica ad uno sterrato. “Quella sera – ha spiegato – se non fossi caduto io ed il mio cavallo, sarebbe toccata a qualche altro successivamente(stessa tesi espressa anche dal fantino Carpenzano)”. Un passaggio molto interessante è venuto dai partecipanti al Palio. Tutti, infatti, hanno ammesso che prima della prova il sindaco, Piero Torchi, e l’allora assessore allo Sport, Mommo Carpentieri, avevano sottolineato che si trattava di una prova di abilità con finalità turistiche e folkloristiche e, dunque, che non era necessario forzare i cavalli. Il processo proseguirà il prossimo 31 marzo. Sono due gli imputati S.M., 40 anni, responsabile della manifestazione e che, nello stesso tempo, partecipava al Palio, ed il legale rappresentante della società che nei fatti risultava essere l’organizzatrice dell’evento sportivo, D.S., 45 anni, entrambi, modicani, che sono patrocinati dall’avvocato Ignazio Galfo, e rispondono di lesioni colpose. Il secondo è accusato, pure, di frode in pubbliche forniture perchè non sarebbe stata “spalmata” sabbia a sufficienza e a regola d’arte per evitare che il cavallo inciampasse. Gli organizzatori utilizzarono tra i 18 ed i 25 centimetri di materiale ma, secondo l’accusa, almeno 10 centimetri non erano bagnati e rullati a dovere. Le indagini furono condotte dagli agenti del Commissariato di Polizia che nelle settimane successive ai fatti ascoltarono un alto numero di persone, compresi tutti i fantini, diciassette. Durante la contesa equina, che annualmente si svolge in Corso Umberto, il quarto cavallo in gara, American, montato dal comisano Vallone, era crollato morendo sul colpo. Il fantino riportò, dal canto suo, l’inclinazione di alcune costole e rimase per diversi giorni ricoverato presso l’Ospedale Maggiore. In seguito al tragico episodio che indusse il sindaco, Piero Torchi, e l’assessore allo Sport, Turismo e Spettacolo, Mommo Carpentieri, a sospendere la manifestazione e ad assegnare la vittoria a Vallone. I veterinari in servizio, Vincenzo Aurnia e Giorgio Guerrieri, certificarono che le cause della morte di American” furono determinate dalle fratture delle vertebre cervicali determinate da caduta. 

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A fuoco le scuderie Willis, 43 cavalli morti

A fuoco le scuderie Willis, 43 cavalli morti

Ancora un incendio in una scuderia con conseguenze purtroppo drammatiche per i cavalli.
E’ accaduto in Oklahoma, precisamente nella cittadina di Caney, dove nella notte tra sabato e domenica le fiamme hanno distrutto la scuderia della Willis Racing Stables di proprietà del trainer Eddie Willis.

Non è ancora chiara la causa dell’incendio che è costato la vita a 43 dei cavalli da corsa di Willis.
Altri 4 sono stati messi in salvo ma la loro sopravvivenza è comunque in dubbio.

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IPPICA/ USA, LE CENERI DI BARBARO INTERRATE A CHURCHILL DOWNS

Ha vinto il Kentucky Derby di oltre sei lunghezze
29-01-2008 16:14
Louisville (Usa), 29 gen. (Ap) – Barbato, il cavallo che ha commosso l’America per la sua storia di successi e sofferenze, sarà sepolto nell’ippodromo di Churchill Downs, dove nel 2006 conquistò di sei lunghezze e mezza il Kentucky Derby.

Le ceneri di Barbaro, al quale fu praticata l’eutanasia il 27 gennaio scorso per complicanze post operatorie in seguito alla grave frattura ad un arto subita nelle Preakness, saranno sotterrate in uno spazio rialzato e rivestito di mattoni, sul quale si ergerà una statua in bronzo del campione commissionata dai proprietari Roy e Gretchen Jackson.

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Lav contesta la decisione di Marrazzo per le corse a vuoto di Ronciglione

Viterbo – La Lav contesta la decisione di Marrazzo per le corse a vuoto di Ronciglione
Va revocata la deroga “ammazza cavalli”
29 gennaio 2008 – ore 1,30
Riceviamo e pubblichiamo –

La Giunta Regionale del Lazio ha approvato, su richiesta del contestatissimo Assessore alla Sanità, Augusto Battaglia, la deroga per autorizzare lo svolgimento della pericolosa “gara a vuoto per cavalli privi di fantino” del Comune di Ronciglione.
La medesima Giunta Regionale prima recepisce (DGR n. 866) un decreto del presidente del consiglio dei ministri, con oltre quattro anni di ritardo, per lo svolgimento di gare di ungulati in ambienti non idonei, e dopo qualche mese, nonostante l’opposizione di ben quattro assessori, annulla la stessa norma.

Assurda decisione presa proprio nel merito di una manifestazione, fra le più pericolose del Lazio, che già nelle scorse edizioni ha totalizzato incidenti e morti di animali sul campo.
“La solita politica del ni, l’ennesima incoerenza con i programmi elettorali sbandierati dal presidente Marrazzo e da molti assessori in campagna elettorale – dichiara Andrea Cristofori, responsabile regionale della Lav Lazio -. Interi mesi di lavoro e collaborazione spesi per la crescita animalista della Regione, bruciati come al solito dal singolo interesse clientelare, che, in questo caso, spinge la Regione Lazio oltre la legalità, azzerando le misure di sicurezza previste a livello nazionale per gli animali e per gli stessi spettatori”.
Le tappe della sagra dell’incoerenza della Giunta Marrazzo:

 2005: il presidente Marrazzo prima annuncia la delega per la tutela degli animali a Monica Cirinnà, poi revoca la decisione, lasciando la delega vagante fra i dissesti economici dell’assessorato alla Sanità.

– 2005: il presidente Marrazzo s’impegna a collaborare con le associazioni, poi l’assessore Battaglia nega qualsiasi incontro alle associazioni animaliste.

2007: il presidente Marrazzo s’impegna a potenziare l’Area animali, istituita con la Giunta Storace; poi, l’assessore Battaglia chiude l’area.
– 2007: il presidente Marrazzo s’impegna a non dare patrocini ai circhi, e l’assessorato alle Politiche Sociali accorda il patrocinio al Circo Togni.

– 2007: l’assessorato alle Politiche Sociali, su richiesta della LAV Roma, revoca il patrocinio al Circo Togni, e l’assessore al Personale, Marco Di Stefano, invita il personale della Regione Lazio a festeggiare l’Epifania al circo Togni.
– Il presidente Marrazzo s’impegna a riformare la legge randagismo secondo i punti del proprio programma elettorale, e l’assessore Battaglia, mirando ai fondi nazionali mai erogati per i randagi, tenta di svilire la proposta di legge di comuni, province ed associazioni, ripristinando l’attuale sistema sanitario già fallito.

Coerenza, presidente!
La Lav lancia un forte appello:
“La deroga, se confermata, consentirà lo svolgimento di palii brutali; solo un movimento compatto di Media, cittadini ed associazioni unite, possono impedire la morte di decine di animali – dichiara Christiana Soccini, responsabile viterbese della Lav -. Chiediamo di protestare scrivendo al presidente Marrazzo, all’assessore alla Sanità Battaglia ed al sindaco di Ronciglione fino a quando non verrà revocata la deroga “ammazza cavalli”.
Lav

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Equini, massicci controlli

Nella Marsica, per prevenire l’anemia infettiva degli equini, proseguono controlli massicci sul territorio. «A fronte di oltre 4.000 capi già controllati – spiega il dottor Mario Mazzetti, veterinario della Asl Avezzano-Sulmona – sono risultati positivi oltre 350 capi per circa 160 allevamenti»

Il 17 dicembre 2007, il Ministero dell’Agricoltura ha emesso un’ordinanza con la quale è stato confermato il piano di sorveglianza sul patrimonio equino per il controllo della malattia.

Tutti gli equini, esclusi quelli destinati alla macellazione, dovranno essere controllati una volta l’anno fino al 2009.

I cavalli riscontrati positivi dovranno essere mantenuti in isolamento, fino a quando il proprietario ne decide l’invio alla macellazione.

«Il fatto che si parli di macellazione – continua il dottor Mario Mazzetti – dimostra, e questo per la tranquillità della gente, che non esistono problemi di contagio per l’uomo. Ribadisco – conferma il veterinario – che non ci sono rischi di questo genere».

L’ordinanza ministeriale non prevede alcun indennizzo per le aziende colpite, si è in attesa di un provvedimento regionale, che assicuri un indennizzo per consentire un reale risanamento del patrimonio equino.

Inoltre il dottor Mazzetti ricorda: «Tutti i proprietari devono registrare il possesso dei capi attraverso l’applicazione dei microchip. Per questo – conclude – gli allevatori devono rivolgersi all’associazione provinciale dell’Aquila».

Il Tempo – Abruzzo – Equini, massicci controlli
Equini, massicci controlli

Silvio Volpe
AVEZZANO

La festa dei cavalli

di Lorenzo Mazzoni lunedì 28 gennaio 2008
Pagina 1
Abituati a tecnologie di ogni tipo, svezzati alla vita moderna e ai comfort lavorativi, ci può fare impressione sentir parlare di “trazione animale”, un termine che richiama alla mente un’immagine antica, arcaica. In qualche modo desueta.
Non la pensano così a Detlmond, un paesello agricolo distante ottanta chilometri da Dortmund, nel cuore della Germania rurale.
Ogni anno qui viene organizzata la più importante manifestazione europea dedicata ai cavalli da traino e agli attrezzi per la lavorazione nei campi utilizzando appunto la trazione animale.
Generalmente la manifestazione dura due giorni, con spettacolo equestri, prove pratiche di tracciatura e aratura, esposizione di vecchie attrezzature e macchinari.
Si scopre così che le attrezzature che vengono impiegate oggi per i lavori agricoli a trazione animale hanno fatto passi giganteschi e sono funzionabilissimi e competitivi rispetto anche alle più moderne tecnologie.
Gli allevatori e gli organizzatori inoltre spiegano alla numerosa utenza i vari funzionamento dei macchinari esposti e le varie tipologie delle razze equine raccolte nei campi.
Questo ritorno al passato è diventata la nuova filosofia di molte zone agricole di Bretagna, Svezia, Svizzera, Francia, Belgio e Germania.
In Italia, purtroppo, non c’è ancora un movimento di agricoltori che utilizzano come un tempo il cavallo per lavorare i campi.
Da noi si è fatto tabula rasa, preferendo le nuove tecnologie che tanto hanno fatto per rendere regioni come l’Emilia-Romagna un unico appezzamento a coltura intensiva, rovinandone la poesia e forse uno sviluppo più sostenibile.
I pochi appassionati nostrani che utilizzano la trazione animale per l’aratura e la fienagione sono pochissimi, per non parlare delle aziende agricole consolidate.
Detmold e la sua fiera potrebbero essere un esempio. Cavalli, mulini a vento. Energia e lavoro ecologicamente impeccabile.

il reporter

PALERMO: FERMATA CORSA CLANDESTINA DI CAVALLI

Gioco & Giochi

I Carabinieri del Comando provinciale di Palermo hanno interrotto una corsa clandestina di cavalli che si stava tenendo sulla Circonvallazione, in viale Regione Siciliana. Erano decine gli automobilisti e i motociclisti intenti a seguire la corsa clandestina, impedendo la normale circolazione delle auto. Al centro della carreggiata c’erano due cavalli con il classico ‘sulki’, calesse utilizzato per le corse al trotto, che si stavano cimentando in una pericolosa sfida sull’asfalto.
I Carabinieri sono riusciti ad interrompere la gara ed a bloccare anche uno dei due cavalli in corsa fermandone il conduttore che accompagnato negli uffici del Nucleo Radiomobile è risultato essere un 17 enne palermitano che è stato deferito in stato di libertà per esercizio abusivo di gioco d’azzardo e maltrattamento di animali.
“Questo fenomeno purtroppo -spiegano i Carabinieri- trova ancora ampia diffusione nell’ambito della provincia di Palermo e costituisce un fiorente mezzo di finanziamento della criminalità organizzata, frequentemente in caso di corse clandestine ci si trova a contrastare un dispositivo ben articolato, munito di apposite vedette che hanno il compito di chiudere temporaneamente la strada per consentire l’effettuazione della corsa oltre che di segnalare per tempo l’eventuale presenza di Forze dell’Ordine”.
Dalle indagini è emerso, inoltre, che gli organizzatori della gara, al fine di eludere i ripetuti controlli dei Carabinieri, accettano pronostici sull’esito della competizione, sulla parola, non raccogliendo soldi ed i vari conteggi e pagamenti vengono effettuati a fine gara in luoghi distanti da dove si è svolta la corsa al fine di non destare alcun sospetto.
Sono in corso indagini tese all’identificazione dell’altro fantino ed accertare eventuali collegamenti tra la gara in oggetto ed interessi di Cosa Nostra attraverso l’organizzazione che gestisce le scommesse clandestine e le corse di cavalli.
amr – 23/01/2008 – 16:02

Singolare incidente: una automobilista si scontra con un… cavallo

Singolare incidente stradale a Duronia. Una donna alla guida della sua auto si è scontrata con un… cavallo.
Il fatto è accaduto lungo la strada provinciale 46. La donna, una quarantenne di Duronia, si trovava a bordo della sua Kia quando, improvvisamente, il cavallo è balzato sulla carreggiata e la donna lo ha preso in pieno. Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri di Torella del Sannio. La quarantenne, trasportata all’ospedale “Cardarelli” di Campobasso, per fortuna se l’è cavata con ferite guaribili in una settimana. Ma la paura è stata tanta. L’auto è stata semidistrutta. Il puledro, seppure di piccola stazza, era abbastanza robusto tanto che, pur riportando ferite gravi, è fuggito nelle campagne circostanti e solo diverse ore dopo l’incidente, nella mattinata di oggi, è stato ritrovato morto in fondo ad una scarpata non distante dal luogo dell’incidente. I carabinieri sono riusciti ad individuare il proprietario dell’animale, un allevatore di 36 anni di Frosolone, che è stato denunciato per “omessa custodia e malgoverno di animali”. Secondo una prima sommaria ricostruzione dell’evento è emerso che il cavallo, appartenente ad un branco di un vicino allevamento, è riuscito a scavalcare la rete di recinzione portandosi verso la strada dove poi ha provocato l’incidente.

Singolare incidente: una automobilista si scontra con un… cavallo

Cavallo muore folgorato, dopo la benedizione di Sant'Antonio



Viterbo – Tarquinia

Viterbo – Tarquinia
Cavallo muore folgorato, dopo la benedizione di Sant’Antonio
22 gennaio 2008 – ore 2,00
– Alle volte le benedizioni non sembrano funzionare. E neppure un potente santo come Sant’Antonio abate sembra essere più in grado di salvare i suoi protetti: gli animali.
Un cavallo, infatti, è morto fulminato subito dopo essere stato benedetto davanti alla chiesa di Tarquinia in occasione della festa di Sant’Antonio.
Ibisco, un cavallo di 13 anni, accudito da un buttero della Maremma, è morto folgorato sulla via di Monteromano.
A ucciderlo, l’altro ieri pomeriggio, è stata una scossa propagata da una cabina elettrica nella valle del Marta.
Ibisco era accompagnato da Angelo Cornacchia, 76 anni, che solo per miracolo non è stato folgorato .
”Per fortuna ho voluto fare una passeggiata e sono sceso dal cavallo – ha spiegato -. Avevo il cavallo alla briglia, quando l’ho visto fare un salto e morire”.
I tecnici dell’Enel dalla mattina stavano lavorando nella cabina, posta vicino ad un traliccio, perché si verificavano scariche elettriche. Il guasto è stato riparato.