Botticelle, il sottosegretario alla Salute scrive al sindaco: «Intervenire subito

Botticelle, il sottosegretario alla Salute scrive al sindaco: «Intervenire subito» – Il Messaggero

Botticelle, il sottosegretario alla Salute
scrive al sindaco: «Intervenire subito»
Una botticella a Roma

di Davide Desario
ROMA (18 settembre) – Il caldo afoso dell’estate sembra essere passato, lo scandalo delle botticelle della Capitale tutt’altro. A ricordarlo ci ha pensato il sottosegretario al Ministero della Salute Francesca Martini che ha inviato una lettera ufficiale al sindaco di Roma per chiedere «dopo i ripetuti episodi di sofferenza dei cavalli che trainano le botticelle», di prendere immediati provvedimenti a difesa degli animali. E non solo. Il ministero infatti mette a disposizione di Alemanno i propri tecnici per redigere un disegno di legge per la tutela dei cavalli utilizzati per la trazione delle carrozzelle.

Caro sindaco. Le lettera è arrivata ieri sulla scrivania di Gianni Alemanno. Il mittente è il sottosegretario al Ministero della Salute Francesca Martini la quale ha la delega alle materie della sanità pubblica veterinaria. La Martini scrive al sindaco dopo i numerosi episodi di sofferenza di alcuni cavalli che trainano le botticelle, che ormai sembrano aver fatto il loro tempo: «Tali comportamenti – scrive il sottosegretario – oltre che offendere la sensibilità per la tutela del benessere animale sempre più diffuso nel nostro paese, pongono in evidenza una palese inosservanza del regolamento comunale a tutela degli animali (soprattutto per gli orari di lavoro dei cavalli, ndr)». La Martini sottolinea: «Sono certa che Ella vorrà intervenire con l’abituale efficacia affinchè siano adottate tutte le misure necessarie per il rispetto del citato regolamento comunale e delle norme igienico sanitarie correlate in materia». La Martini va anche oltre. Propone al Campidoglio di utilizzare le competenze tecniche del Ministero che intende presentare una nuova legge in materia: «Qualora Ella lo ritenesse opportuno, questo Ministero mette a disposizione le proprie competenze tecniche al fine dell’attivazione di un tavolo tecnico comunale per la verifica delle esperienze di gestione degli equini in ambiente urbano, anche ai fini di un confronto per la stesura di un apposito disegno di legge».

Parola ad Alemanno. La lettera della Martini è senza dubbio un sollecito al Comune di Roma a prendere provvedimenti per risolvere, una volta per tutte, la querelle delle botticelle. Il sindaco, a dir la verità, già il 23 luglio aveva dichiarato: «Così non va. Bisogna cambiare il servizio della botticelle». Poi aveva delegato l’assessore all’Ambiente Fabio De Lillo il quale, però, finora ha organizzato riunioni con le associazioni animaliste e con i vetturini della Capitale e ha portato in Giunta una bozza di provvedimenti che però non è stata approvata.

Il divieto del Vaticano. C’è chi, inevece di tante parole, è passato subito ai fatti. A dicembre, stanco del degrado che soffoca una delle piazze più simboliche del mondo, il Vaticano ha disposto un divieto di entrare alle carrozzelle trainate dai cavalli in piazza San Pietro. Nel resto di Roma, invece, le botticelle fanno ancora il bello e cattivo tempo.

Una battaglia eterna. Il sindaco Rutelli stanco degli escrementi dei cavalli delle botticelle, vietò la sosta alle botticelle nelle più belle piazze della Capitale. Poi in Campidoglio è arrivato Veltroni e ha trovato un accordo che si potrebbe definire “cerchiobotticellista”: una mutanda d’ordinanza a tutti cavalli “ma anche” la nuova concessione della sosta nei luoghi simbolo della Città Eterna. E dopo una lunga battaglia, il 24 ottobre del 1995, il delegato del sindaco per i diritti degli animali Monica Cirinnà riuscì a scrivere il regolamento comunale sulla tutela degli animali. E il consiglio comunale lo approvò all’unanimità. Molte le prescrizioni. Quella più semplice e più contestata è il divieto dal primo giugno al 15 settembre di far lavorare i cavalli dalle 13 alle 17. Una norma quasi sempre non rispettata come dimostrano i verbali elevati dai vigili urbani e dalle guardie zoofile dell’Enpa. Eppure nessuno ha ancora preso seri provvedimenti nonostante l’appello ai turisti da parte delle associazioni animaliste a non prendere le botticelle, la denuncia alla procura delle repubblica presentata dall’Enpa, l’interrogazione l’interrogazione al ministra della sanità presentata da una delegazione bipartisan della Camera guidata da Gianni Mancuso e Barbara Mannucci del Pdl e da Claudia Rocchi del Pd.
davide.desario@ilmessaggero.it

Botticelle, il sottosegretario alla Salute scrive al sindaco: «Intervenire subito» – Il Messaggero

Botticelle, il sottosegretario alla Salute
scrive al sindaco: «Intervenire subito»
Una botticella a Roma

di Davide Desario
ROMA (18 settembre) – Il caldo afoso dell’estate sembra essere passato, lo scandalo delle botticelle della Capitale tutt’altro. A ricordarlo ci ha pensato il sottosegretario al Ministero della Salute Francesca Martini che ha inviato una lettera ufficiale al sindaco di Roma per chiedere «dopo i ripetuti episodi di sofferenza dei cavalli che trainano le botticelle», di prendere immediati provvedimenti a difesa degli animali. E non solo. Il ministero infatti mette a disposizione di Alemanno i propri tecnici per redigere un disegno di legge per la tutela dei cavalli utilizzati per la trazione delle carrozzelle.

Caro sindaco. Le lettera è arrivata ieri sulla scrivania di Gianni Alemanno. Il mittente è il sottosegretario al Ministero della Salute Francesca Martini la quale ha la delega alle materie della sanità pubblica veterinaria. La Martini scrive al sindaco dopo i numerosi episodi di sofferenza di alcuni cavalli che trainano le botticelle, che ormai sembrano aver fatto il loro tempo: «Tali comportamenti – scrive il sottosegretario – oltre che offendere la sensibilità per la tutela del benessere animale sempre più diffuso nel nostro paese, pongono in evidenza una palese inosservanza del regolamento comunale a tutela degli animali (soprattutto per gli orari di lavoro dei cavalli, ndr)». La Martini sottolinea: «Sono certa che Ella vorrà intervenire con l’abituale efficacia affinchè siano adottate tutte le misure necessarie per il rispetto del citato regolamento comunale e delle norme igienico sanitarie correlate in materia». La Martini va anche oltre. Propone al Campidoglio di utilizzare le competenze tecniche del Ministero che intende presentare una nuova legge in materia: «Qualora Ella lo ritenesse opportuno, questo Ministero mette a disposizione le proprie competenze tecniche al fine dell’attivazione di un tavolo tecnico comunale per la verifica delle esperienze di gestione degli equini in ambiente urbano, anche ai fini di un confronto per la stesura di un apposito disegno di legge».

Parola ad Alemanno. La lettera della Martini è senza dubbio un sollecito al Comune di Roma a prendere provvedimenti per risolvere, una volta per tutte, la querelle delle botticelle. Il sindaco, a dir la verità, già il 23 luglio aveva dichiarato: «Così non va. Bisogna cambiare il servizio della botticelle». Poi aveva delegato l’assessore all’Ambiente Fabio De Lillo il quale, però, finora ha organizzato riunioni con le associazioni animaliste e con i vetturini della Capitale e ha portato in Giunta una bozza di provvedimenti che però non è stata approvata.

Il divieto del Vaticano. C’è chi, inevece di tante parole, è passato subito ai fatti. A dicembre, stanco del degrado che soffoca una delle piazze più simboliche del mondo, il Vaticano ha disposto un divieto di entrare alle carrozzelle trainate dai cavalli in piazza San Pietro. Nel resto di Roma, invece, le botticelle fanno ancora il bello e cattivo tempo.

Un
a
battaglia eterna. Il sindaco Rutelli stanco degli escrementi dei cavalli delle botticelle, vietò la sosta alle botticelle nelle più belle piazze della Capitale. Poi in Campidoglio è arrivato Veltroni e ha trovato un accordo che si potrebbe definire “cerchiobotticellista”: una mutanda d’ordinanza a tutti cavalli “ma anche” la nuova concessione della sosta nei luoghi simbolo della Città Eterna. E dopo una lunga battaglia, il 24 ottobre del 1995, il delegato del sindaco per i diritti degli animali Monica Cirinnà riuscì a scrivere il regolamento comunale sulla tutela degli animali. E il consiglio comunale lo approvò all’unanimità. Molte le prescrizioni. Quella più semplice e più contestata è il divieto dal primo giugno al 15 settembre di far lavorare i cavalli dalle 13 alle 17. Una norma quasi sempre non rispettata come dimostrano i verbali elevati dai vigili urbani e dalle guardie zoofile dell’Enpa. Eppure nessuno ha ancora preso seri provvedimenti nonostante l’appello ai turisti da parte delle associazioni animaliste a non prendere le botticelle, la denuncia alla procura delle repubblica presentata dall’Enpa, l’interrogazione l’interrogazione al ministra della sanità presentata da una delegazione bipartisan della Camera guidata da Gianni Mancuso e Barbara Mannucci del Pdl e da Claudia Rocchi del Pd.
davide.desario@ilmessaggero.it