Alemanno: «Cambiare il servizio delle botticelle»

Alemanno: «Cambiare il servizio delle botticelle» – Il Messaggero

di Davide Desario
ROMA (23 luglio) –
«Così non va. Bisogna cambiare il servizio della botticelle». A parlare è il sindaco di Roma. Un intervento che in tanti auspicavano e che ieri è arrivato. Gianni Alemanno, infatti, non è per niente contento di come è gestito il servizio delle carrozze con i cavalli nella Capitale. E vuole cambiarlo. E per questo ha dato mandato al suo assessore all’Ambiente, con delega (è bene ricordarlo) ai diritti degli animali, Fabio De Lillo di studiare quanto prima una soluzione e di portarla alla prima riunione di Giunta. E De Lillo ha già convocato le prime riunioni.



Le irregolarità. Da anni i vetturini romani hanno occupato abusivamente una parte dell’ex Mattatoio di Testaccio trasformandola in stalle per i loro cavalli. L’amministrazione capitolina, prima la giunta Rutelli e poi quella Veltroni, non è intervenuta. Anzi ha addirittura chiuso un occhio su “allacci di fortuna” alla rete elettrica e idrica. «Le condizioni di quelle stalle sono l’aspetto più preoccupante – ha detto il veterinario della Asl – Il vero maltrattamento è che sono chiusi in quegli ambienti non idonei ad essere delle scuderie, dove i cavalli sono tenuti in spazi bui, senza ricambio d’aria». La seconda irregolarità, anche questa grave, riguarda il mancato rispetto del regolamento comunale che impone ai vetturini, dal primo giugno al 15 settembre, di far riposare i cavalli all’ombra nelle ore più calde (dalle 13 alle 17). Parlano da soli i controlli effettuati dai vigili e dalle guardie zoofile dell’Enpa. Insieme da giugno hanno elevato una quarantina di multe (appena 100 euro). Quasi tutte per mancato rispetto del riposo.

Il massacro. Episodi che vedono vittime i poveri cavalli costretti a trainare le botticelle sono sempre più frequenti. D’altronde Roma non è più quella di una volta: il traffico è impazzito, lo smog alle stelle, le temperature dell’asfalto insopportabili. Gli ultimi due episodi sono drammatici. Il primo il 6 giugno quando Legoli, un purosangue di tre anni, “ha stirato le zampe” dopo essere stato travolto da una Mercedes sul lungotevere Aventino. Il secondo sabato scorso a piazza Navona quando improvvisamente il cavallo che trascina la botticella numero 13 si accascia. Sembra morto (vedi fotografia in alto). La gente si spaventa. Il vetturino, Danilo M. 36 anni, non lo scioglie. Anzi impugna stretto le briglie e cerca in tutti i modi farlo rialzare tra le proteste dei passanti.

Le proposte. Molti gli interventi per cercare di mettere fine allo scandalo delle botticelle. La presidente dell’Enpa, Carla Rocchi propone di eliminare il servizio e di trasformare i vetturini in tassisti. L’assessore provinciale al Turismo, Patrizia Prestipino, lancia l’idea di togliere le botticelle dalle strade di Roma ma di mantenere la tradizione nelle ville e dei parchi. Comunque sia, il Capo del Corpo forestale dello Stato, Cesare Patrone, ha offerto «un dignitoso ricovero» dove i cavalli delle botticelle come già quelli del Palio di Siena, giunti al termine della loro carriera, possano rimanere fino alla fine della propria esistenza.
davide.desario@ilmessaggero.it