Olimpiadi, epidemia doping: 4 cavalli positivi a Hong Kong

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Si tratta di animali di Germania, Norvegia, Irlanda e Brasile. Il paese scandinavo rischia di perdere la medaglia di bronzo conquistata lunedì

HONG KONG – Epidemia doping tra i cavalli impegnati nelle gare olimpiche in corso ad Hong Kong. Dopo il caso che ha coinvolto Coerser, animale montato dal tedesco Christian Ahlmanns, la Federazione internazionale ha annunciato altre 3 positività. Nel campione di Camiro, montato dal norvegese Tony Andre Hansen, sono state trovate tracce di capsaicina, la stessa sostanza individuata nel test di Coerser. Controlli positivi anche per Lantinus, dell’irlandese Denis Lynch, e per Chupa Chup, del brasiliano Bernhard Alves. I quattro binomi sono stati sospesi.
La positività di Camiro potrebbe modificare il podio della prova a squadre di salto ostacoli. Se le controanalisi confermeranno l’esito del primo esame, la Norvegia è destinata a perdere il terzo posto e la medaglia di bronzo. Sul gradino più basso del podio salirebbe la Svizzera. La gara disputata lunedì è stata vinta dagli Stati Uniti davanti al Canada.
L’irlandese Lynch, intanto, oggi non potrà prendere parte alla finale individuale di salto ostacoli. Lo stesso provvedimento è stato adottato nei confronti di Ahlmann.
La capsaicina, spiega in una nota la federazione internazionale degli sport equestri (Fei), ”è una sostanza con proprietà ipersensibilizzanti, è classificata come una sostanza farmacologica di ‘classe A’ ed è proibita”. ”Le controanalisi verranno eseguite in tempi brevi”, ha fatto sapere la FEI. I nuovi controlli potrebbero essere effettuati già domani. Dopo i test B, gli atleti avranno la possibilità di fornire le proprie spiegazioni ad un collegio composto da 3 giudici. Sarà quest’organo ad adottare eventuali sanzioni disciplinari. Le prime udienze potrebbero tenersi già domani.
Il professore del dipartimento di Clinica e terapia medica dell’Università di Roma ‘La Sapienza’ Marcello Arca spiega all’Adnkronos che la capsaicina ”produce una vasodilatazione molto intensa e rende migliore l’ossigenazione dei tessuti. In pratica aumenta la resistenza allo sforzo”. “Sinceramente non avevo mai sentito dell’uso della capsaicina da parte di un animale – ha aggiunto Arca – però nell’uomo può essere utilizzata per migliorare le performance, quindi penso che l’effetto sia simile anche negli equini”.