Abbattuto un cavallo al Palio di Legnano

Varese News | Busto Arsizio | Il Palio di Legnano alla contrada Flora

Legnano – Allo spettacolo ha assistito anche Umberto Bossi. Protesta animalista per la morte di “Balosso”, il cavallo abbattuto durante la Provaccia
Il Palio di Legnano alla contrada Flora

Legnano

Allo spettacolo ha assistito anche Umberto Bossi. Protesta animalista
per la morte di “Balosso”, il cavallo abbattuto durante la Provaccia

Il Palio di Legnano alla contrada Flora

La contrada Flora
si è aggiudicata il Palio di Legnano. L’esito delle gara
è arrivato a tarda ora, poco prima delle 21. Colpa di una decine di partenze false
che hanno fatto slittare la conclusione della gara. Ad assistere allo
spettacolo anche Umberto Bossi, che si è fatto trascinare dalla
“festa” cantando l’inno e chiacchierando con il pubblico.
E un altro cavallo è rimasto ferito durante la gara ma questa volta senza gravi conseguenze.
L’incidente
avvenuto, invece, durante la “provaccia” al Palio di Legnano,
venerdì 23 maggio, ha scatenato le ire degli animalisti. Nella
notte tra il 22 e il 23 maggio alcuni attivisti hanno tappezzato i muri
dello stadio Mari dove si svolgerà appunto il palio di Legnano
con manifesti contro la sfida sportiva, “colpevole” di mettere a
rischio la vita dei cavalli.

All’origine
della protesta l’incidente occorso al cavallo Balosso durante, appunto,
la provaccia. Nel corso dell’ultimo giro, sulla curva del
canapo cade e resta a terra il fantino di San Bernardino. Il fantino si
rialza e viene soccorso dai medici, ma il cavallo Balosso
esce dal campo con l’apposita ambulanza. Di lui si perdono
le tracce. Ma nel forum aperto sul sito dedicato al Palio di Legnano
qualcuno
chiede notizie e la risposta è che “I
veterinari hanno evidenziato un danno irreperabile ed
è stato necessario purtroppo provvedere all’abbattimento del
cavallo”.
La notizia si è sparsa tra gli animalisti e nella notte è avvenuto il blitz (nella foto uno dei manifesti affissi sui muri dello stadio). «Il
tragico evento – si legge in un’ e-mail inviata da 100% Animalisti –
è l’ennesima dimostrazione che queste “tradizioni”
provocano solo morte e sofferenza ad animali innocenti. E’
oltremodo sconcertante notare che queste spettacoli, carichi di
violenza, si svolgano sotto il patrocinio di enti comunali e regionali che dovrebbero invece promuovere il rispetto e la difesa di ogni essere vivente».

La contrada Flora si è aggiudicata il Palio di Legnano. L’esito delle gara è arrivato a tarda ora, poco prima delle 21. Colpa di una decine di partenze false che hanno fatto slittare la conclusione della gara. Ad assistere allo spettacolo anche Umberto Bossi, che si è fatto trascinare dalla “festa” cantando l’inno e chiacchierando con il pubblico.
E un altro cavallo è rimasto ferito durante la gara ma questa volta senza gravi conseguenze.
L’incidente avvenuto, invece, durante la “provaccia” al Palio di Legnano, venerdì 23 maggio, ha scatenato le ire degli animalisti. Nella notte tra il 22 e il 23 maggio alcuni attivisti hanno tappezzato i muri dello stadio Mari dove si svolgerà appunto il palio di Legnano con manifesti contro la sfida sportiva, “colpevole” di mettere a rischio la vita dei cavalli.
All’origine della protesta l’incidente occorso al cavallo Balosso durante, appunto, la provaccia. Nel corso dell’ultimo giro, sulla curva del canapo cade e resta a terra il fantino di San Bernardino. Il fantino si rialza e viene soccorso dai medici, ma il cavallo Balosso esce dal campo con l’apposita ambulanza. Di lui si perdono le tracce. Ma nel forum aperto sul sito dedicato al Palio di Legnano qualcuno chiede notizie e la risposta è che “I veterinari hanno evidenziato un danno irreperabile ed è stato necessario purtroppo provvedere all’abbattimento del cavallo”.

La notizia si è sparsa tra gli animalisti e nella notte è avvenuto il blitz (nella foto uno dei manifesti affissi sui muri dello stadio). «Il tragico evento – si legge in un’ e-mail inviata da 100% Animalisti – è l’ennesima dimostrazione che queste “tradizioni” provocano solo morte e sofferenza ad animali innocenti. E’ oltremodo sconcertante notare che queste spettacoli, carichi di violenza, si svolgano sotto il patrocinio di enti comunali e regionali che dovrebbero invece promuovere il rispetto e la difesa di ogni essere vivente».