Cavallo morto, faida all´Albergheria Romina Marceca

a href=”http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/cavallo-morto-faida-all-albergheria/2069719/6″Cavallo morto, faida all´Albergheria – Local | L’espresso/abr /br /Un cavallo trovato morto con quattro colpi di 7,65, uno dei quali ai genitali. Un macabro avvertimento, un ulteriore capitolo nel giallo dell´Albergheria. Ha tutto il sapore di una faida quella scoppiata tra le famiglie Mazzucco e Leale. Una guerra a colpi di pistola da una parte e dall´altra. E visti gli ultimi sviluppi quest´ultima, anche se non confermata dagli inquirenti, sembrerebbe la più probabile delle ipotesi. Anche se non si esclude il concorso di altre persone, estranee ai due clan. Martedì sera la sparatoria contro Silvio Mazzucco raggiunto da tre proiettili mentre tornava a casa. Il giovane, 29 anni, è ancora ricoverato in ospedale anche se fuori pericolo. Sul caso indagano i carabinieri della compagnia Piazza Verdi. I militari ieri mattina hanno perquisito la casa dei suoceri della vittima, la famiglia Leale, in via delle Balate. All´appello manca ancora il padre della moglie separata della vittima, Vito Leale, anche se non risulta indagato dalla Procura. Proprio al suo indirizzo sarebbe stato messo in atto un atto intimidatorio nella serata di mercoledì, intorno alle 22,30. A poche ore di distanza dalla sparatoria contro Mazzucco e dall´incendio dell´auto della ex moglie, Maria Leale di 21 anni, un altro colpo di scena. Qualcuno ha sparato, uccidendolo, contro il cavallo di proprietà di Vito Leale, che si trovava in una stalla a pochi metri dal luogo del tentato omicidio di martedì sera, in via Michele Lo Giudice, traversa di via Mongitore. La polizia, che è intervenuta dopo una telefonata anonima, ha trovato la rete della porta in ferro della stalla scardinata. Il lucchetto era al suo posto e sono dovuti intervenire i vigili del fuoco con una squadra dalla centrale. Sul posto è arrivata anche la Scientifica. Chi ha sparato ha soltanto infilato l´arma tra gli spazi della rete. Per il povero animale non c´è stato scampo. Il cavallo, che sarebbe stato regolarmente denunciato e fornito di microchip, ha iniziato a dimenarsi in mezzo alla paglia dopo il primo colpo ai genitali. Il secondo è arrivato sul dorso, il terzo ad una gamba e il quarto al collo. L´animale ha iniziato a sbattere contro i muri della sua stalla di tre metri per tre e poi è caduto al suolo senza vita. Stavolta qualcuno nel quartiere ha parlato e ha indicato alla polizia il nome di Vito Leale quale proprietario dell´animale. I poliziotti sono andati a cercarlo nella sua abitazione, ma di lui non hanno trovato alcuna traccia. La ricerca si è inevitabilmente incrociata con l´indagine in corso da parte dei carabinieri, che adesso aggiungono quest´ulteriore tassello all´intricata vicenda. Il cavallo, secondo quanto raccontato l´altra notte da alcuni residenti del quartiere, avrebbe partecipato più volte a delle corse presso l´ippodromo di Siracusa. L´animale aveva 4 anni, il suo nome era Bariloche, e il valore si aggirava, sempre secondo alcuni testimoni, intorno ai tremila euro. Ieri mattina sul suo corpo i veterinari dell´Ausl hanno eseguito l´autopsia e asportato i proiettili che saranno utili per risalire all´arma utilizzata e anche al suo proprietario. Inoltre, all´interno della stalla, è stato rinvenuto un proiettile. Sul movente dei conflitti tra le due famiglie ci sono ancora molti dubbi, oltre allo strettissimo riserbo da parte dei carabinieri. Non è da escludere che si possa trattare di rancori che sono nati tra le due famiglie negli anni, fomentati, di recente, dalla separazione dei due figli. Silvio Mazzucco è uscito dal carcere a novembre dopo avere scontato un anno per rapina. Lui stesso avrebbe raccontato ai carabinieri che si è allontanato dalla moglie dal giorno della sua scarcerazione perché il loro rapporto avrebbe vacillato. Martedì sera il tentato omicidio, un´ora dopo l´incendio dell´auto della sua ex e adesso quest´altro episodio inquietante. I carabinieri continuano a ripetere che tutti gli interrogati non hanno fornito alcun elemento importante alle indagini. E mentre le famiglie tengono ben stretti i loro segreti, all´Albergheria si continua a sparare indisturbati.br /blockquote/blockquotebr /br /div class=”zemanta-pixie”img class=”zemanta-pixie-img” src=”http://img.zemanta.com/pixy.gif?x-id=45fab82b-d863-4faf-b485-272391d626cc” //div