RFID Italia – Passaporto con chip anche per i cavalli

RFID Italia – Passaporto con chip anche per i cavalli

Passaporto con chip anche per i cavalli
11 Giugno 2008Image
Passaporti chippati Rfid anche per i cavalli. La comunicazione ufficiale, diffusa il 9 giugno scorso, arriva dalla sezione sulla Sicurezza alimentare del sito dell’Unione Europea. D’ora in poi, dunque, tutti gli animali dovranno essere taggati entro sei mesi dalla nascita e, allo stesso tempo, dotati del documento di riconoscimento munito di processore a onde radio. “L’attuale sistema di identificazione è superato ed è necessario sfruttare a pieno titolo le possibilità offerte in tal senso dalla tecnologia Rfid”, ha detto il Commissario UE per la salute Androulla Vassiliou: “Il regolamento adottato adesso, grazie alla radiofrequenza, promuove delle modalità determinanti nel potere affrontare, contenere e debellare l’eventuale insorgere di malattie pericolose”.
Il nuovo sistema si baserà, così, su un unico documento di identificazione – un passaporto, appunto – nel cui chip è contenuto lo stesso codice identificativo attribuito al cavallo col tag. Il codice, registrato in una apposita banca di dati, contrassegnerà le segnalazioni relative all’animale per tutto il corso della sua vita (anche in caso di cambio di nominativo). Il nuovo regolamento, che dovrebbe entrare in vigore il 1 ° luglio 2009, riguarderà inoltre anche gli equini importati dall’estero in via definitiva in territorio Ue.
Secondo quanto predisposto dalle regole comunitarie, dunque, il passaporto verrà rilasciato indipendentemente dallo status di circolazione dell’animale, dalla sua finalità o eventuale utilizzo e verrà emesso contemporaneamente all’innesto del tag identificativo (al fine di garantire l’univocità del documento) e alla sua registrazione nella banca dati. Ancora, i cavalli destinati alla macellazione dovranno essere accompagnati insieme al passaporto, in modo da consentire una totale tracciabilità delle carni all’interno della filiera alimentare (a partire dalle informazioni su eventuali trattamenti con farmaci).
Le norme Ue contengono, inoltre, anche le disposizioni per il recupero dei microchip, in caso di smarrimento dei passaporti o di morte degli animali, e le possibili deroghe (consentite solo per gli animali selvatici, purché tenuti sotto particolari condizioni, e per gli animali in arrivo dall’estero e in transito temporaneo in territorio comunitario). Infine, il regolamento contempla anche le modalità di utilizzo del passaporto in caso di possibili restrizioni alla circolazione degli animali.