VIGONE (TORINO)
Gli inquirenti sono tornati questa mattina nel centro di allenamento per cavalli da trotto Ajrale, a Vigone, dove la vigilia di Natale un violentissimo incendio ha ucciso 20 cavalli e distrutto due scuderie. Vigili del fuoco e carabinieri hanno esaminato sul campo i primi risultati della relazione dei pompieri. Le tracce sul terreno, le fotografie eseguite dal nucleo operativo dei carabinieri, ma soprattutto le decine di interrogatori, nei quali sono stati sentiti tutti gli addetti del centro di trotto, hanno permesso agli inquirenti di imboccare la strada dell’evento accidentale, anche se l’inchiesta non esclude totalmente l’ipotesi del dolo.
Una distrazione, quindi, sembra la causa del rogo della notte di Natale. Le fiamme si sarebbero propagate dal locale sellerie, dove abitualmente venivano messe ad asciugare le coperte che servivano a proteggere i cavalli quando, sudati, rientravano dagli allenamenti nella vicina pista di trotto. Lì venivano utilizzate delle resistenze elettriche, forse una di queste è stata dimenticata accesa da qualche inserviente che aveva fretta di tornare a casa. Non emergono nomi, al momento non si parla di accuse, ma gli investigatori non pensano più al racket, al mondo complicato delle scommesse.
«Spero che non si tratti di un atto doloso – aveva detto la mattina di Natale Fabrizio Quaglino, il comproprietario del centro – altrimenti veramente qui non c’è più da stare tranquilli». Il fuoco forse ha covato per ore sotto alla paglia, poi quando è arrivato al bombolone del gas che serviva per gestire alcuni impianti di riscaldamento, c’è stata una violenta fiammata che ha incendiato le pareti in materiale gommoso dei box. I cavalli hanno iniziato a nitrire forte e a scalciare, dalla cascina si sono affacciati, hanno capito, sono stati liberati gli animali della scuderia vicina, poi il fuoco ha avvolto tutto.
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