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DIALOGO TRA UN UOMO ED UN CAVALLO
UOMO:
-Sono veramente sorpreso! Tra tutte le razze di animali che possono presentare rimostranze
verso noi umani,mai mi sarei aspettato proprio un cavallo!
Dopotutto,siete trattati in modo particolare,la nostra letteratura vi ha dedicato migliaia se non
milioni di pagine! Molti di noi pagano fior di quattrini per mantenervi nei maneggi,per darvi
da mangiare,per darvi bardature e corredi degni di re!
E’ questo il vostro ringraziamento per tutto ciò che facciamo per voi?
Ogni volta che arriviamo,mai una festa,mai un nitrito di ringraziamento:non siete certo
come il cane! Anzi,spesso ci fate cadere quando vi rifiutate di saltare l’ostacolo……
poi per farvi salire sul trailer…….
CAVALLO:
– E’ vero!Siamo trattati proprio in modo particolare!
Dalla notte dei tempi vi abbiamo sfamato con le nostre carni,vi abbiamo riparato dal
freddo con le nostre pelli,vi abbiamo portato sulla schiena per portare la guerra ai vostri
simili!
Quanti miei fratelli sono morti sui campi di battaglia,per assecondare la vostra follìa
che chiamate guerra?Quanti miei fratelli sono morti di stenti per trascinare carri pesanti
decine di volte piu’ di loro?
La vostra letteratura,potete tenervela,a noi non interessa…..
Per quanto riguarda i vostri maneggi…..posso dirvi che il buon Dio ci ha creati liberi,e non per essere chiusi nelle vostre gabbie per usarci qualche ora solamente!
Anche il vostro cibo ve lo potete tenere…..se fossimo liberi ben sapremmo procurarcelo
da soli! E poi,diciamola tutta:riuscite a sofisticare il vostro di cibo,figuriamoci i vostri
mangimi per noi!
Le vostre bardature,a noi danno solo fastidio:con quei soldi portateci qualche volta una razione
di carote in piu’! Ma noi ben sappiamo il perché di quelle bardature:il vicino di box deve
crepare d’invidia per la vostra sella firmata….
Noi siamo superiori,non adoriamo il Dio denaro,queste meschinità le lasciamo solo a voi
umani. E poi i cani……si sa che sono i vostri leccapiedi…….noi possiamo insegnare anche
a voi che cosa è la dignità e l’orgoglio……
e gli ostacoli? Parliamone…..Troppi di voi vengono a fine settimana e,senza una carezza
o una coccola,ci montate sulla schiena come fossimo una moto.
Ma noi abbiamo un cuore
ed anche un’anima;non saremo intelligenti come voi,ma ben vi superiamo in sensibilità!
E poi se intelligenza vuol dire usare gratuitamente violenza,uccidere,fregare i propri simili…. Beh,allora tenetevi anche quella!
Ma parlavamo di ostacoli….sapete una cosa?Molti di noi pensano che il nostro padrone sia quello che ci cura,che ci governa….quello che voi chiamate groom….chi arriva a fine settimana e pretende,per noi è solo un prepotente:perché ci dovremmo fidare di lui?
Poi,se uno di noi si fa male,non ci pensate due volte a farci uccidere,perché costerebbe troppo del vostro maledetto denaro curarci…….
Il trailer per finire……ogni volta che ci fate salire,può esserci una fregatura,un cambiamento….
Io,per esempio,quando sono salito sul trailer per la prima volta,è stato quando ero puledro….
mi avete separato per sempre da mia madre……e l’ultima volta che sono salito?
E’ stato perché il mio padrone di prima aveva imparato a saltare tanto in alto,che io non riu-
scivo piu’ ad accontentarlo,e quindi,come una moto che non supera una certa velocità……
la si vende! E se ne compra un’altra piu’ prestante!
Dov’è il problema? Avete mai pensato
alla nostra disperazione di cambiare padrone,di cambiare ambiente,di cambiare abitudini……
La prossima volta che salirò sul trailer,non so quando sarà,ma so già quale sarà l’ultima:
quando saremo vecchi,quando ci avrete sfruttati fino all’ultimo,ci venderete per qualche banconota ai macellai,senza risparmiarci neanche quest’ultimo oltraggio……..ma io una cosa ve la chiedo:non siate così meschini da raccontare in giro che ci avete regalato al contadino che ci tiene al prato,e quando saliremo sulla rampa del trailer per l’ultima
volta……..abbiate il coraggio di guardarci negli occhi……e possiate vergognarvi per sempre!
Paolo A.
Il periodo più bello della mia vita?
Quando Sisco è arrivato da me.
Argentino di 11 anni (anche se ne aveva circa 17…) molto buono e adatto a principianti. Pagato a peso d’oro. Quando l’ho visto era tutto arruffato, col pelo lungo a ciuffi (era primavera) la coda e la criniera consumate dal continuo grattarsi. Non avevo mai avuto un cavallo mio e dopo tanto girare ho scelto lui. Non era bello. Ma l’ho guardato negli occhi. Ho visto la bontà, la nobiltà, e la tristezza. In una giornata di pioggia battente è arrivato a casa. Testone, un po’ maleducato, terrorizzato dai furgoni, allergico alla polvere del fieno, ai moschini, a tutto.
E’ stato con me 3 anni, poi stava sempre peggio e quando il veterinario ha diagnosticato un tumore l’ho fatto operare due volte. Ma niente. Nel giro di 3 mesi ha perso 100 kg. L’ultima scelta d’amore è stata quella di donargli un sonno eterno, lì, a casa sua, con una puntura fatta dal suo medico che tante volte lo aveva visitato e curato. Si è addormentato nel prato. Poi quando l’hanno portato via è cominciato a piovere.
Questo è stato il periodo più bello della mia vita, perchè ogni mattina, pregando Dio ringraziavo dicendo : “grazie per ogni attimo di serenità che mi doni”.
Adesso a distanza di anni, un altro amico che occupa la stalla di Sisco, un bimbo di 13 mesi che mi dona tanta gioia, mi rendo conto di non avere più nel cuore quella pace che solo lui mi donava.
Alle volte lo sogno la notte, e quando mi sveglio resto con la malinconia e la felicità di avere trovato, e putroppo perso, nella mia vita un essere vivente che mi ha regalato il suo cuore, la sua gratitudine, tutta la sua esperienza e un po’ di quella “divinità” che solo un cavallo può possedere…un mix di onnipotenza e di compassione.
Oggi è un giorno brutto perchè stanno demolendo la stalla del mio Ettore, un arabo di 12 anni bellissimo e fantastico un amico stupendo. Non ci hanno dato il permesso di costruirla in modo regolare e non sapendo dove portarlo, forse per egoismo perchè lo volevo vicino a me, ma non avendo i mezzi per mantenerlo in un maneggio , abbiamo costruito questa stalla. A qualcuno ha dato fastidio e ci hanno mandato un controllo e così siamo arrivati ad oggi. Senza la sua stalla non avrà nessun riparo ora che arriva anche il freddo e neanche un posto asciutto per mangiare. . Non ha mai avuto una porta la sua stalla e lui si ripara quando vuole, rimane sempre al coperto quando piove o c’è il vento e anche la notte quando è freddo. So che molti cavalli sono in grado di vivere così all’aperto senza un riparo ma vorrei non doverlo costringere a cambiare le sue abitudini. Per me Ettore non è solo un cavallo ma una parte della famiglia, lo amo tantissimo e mi preoccupo per lui come fosse mio filgio. Siamo insieme da 4 anni e mi ha dato tante gioie e soddisfazioni. Non posso montarlo tanto come vorrei e mi costa fatica prendermi cura di lui perchè il tempo è sempre poco, ma lui merita tutta la mia fatica e il io amore perchè è un animale meraviglioso. Ora però mi sento terribilmente in colpa a farlo restare senza la sua casa.
ciao a tutti,volevo scrivervi anch’io la mia storia.Veramente non è solo la mia ,ma anche di Quimperle III.Anzi forse più la sua che la mia.Quimperle,Kimino per gli amici e Pilù per me,è un castrone francese del 1982.Quando l’ho trovato,per caso(accompagnavo i proprietari del centro ippico dove montavo allora per provare per loro alcuni cavalli per la scuola)aveva 9anni.In questo grande centro ippico per VIP tutti i cavalli erano tosati(era gennaio)con costosissime coperte,fasce da riposo,perfettamente toelettati e nella scuderia uno stereo trasmetteva musica classica.beh!Mentre aspettavo che i miei amici concludessero le loro trattative io gironzolavo per le scuderie ..e nell’ultimo box.. c’era lui!
Pelo lungo,sporco e abbandonato a se stesso, almeno per gli standard del maneggio.
Grande cavallo ,imponente nel suo metro e settantadue al garrese e i suoi 780kg,baio con piccola stella in fronte.Ma.. quello che mi aveva colpito di lui erano quegli occhi “spiritati”,quella diffidenza che aveva nei miei riguardi,quel suo dimostrarmi o meglio dirmi”stammi lontano”.E io che sono sempre stata un’amante delle “cause perse” ho incominciato a chiedere notizie di lui.
Risultato:cavallo di grande genealogia,con grandi mezzi nel salto,ottimo addestramento…ma…INGESTIBILE!Il suo proprietario si era rotto entrambi i polsi cadendo da lui,l’istruttore del maneggio 3 costole e il groom una spalla nel governarlo, insomma una vera furia.Premetto,io non credo ai cavalli “cattivi”,credo in “cattivi” metodi di approccio con loro.Beh!sta di fatto che da quel giorno sono tornata al maneggio diverse volte per provare a montare questa”furia” della natura.E’ vero,era scontroso,irruente,sempre dritto a candela,uno scarto unico,ma sempre spaventato!Per farvela breve..ho staccato un bel assegno e me lo sono portato via!Quando l’ho caricato sul trailer l’istruttore mi fa :mi raccomando se vuoi farci qualcosa..non gli dare da mangiare!Cosa?io odio gli animali magri e patiti.Quei cavalli che vedi nei concorsi con le costole di fuori,tenuti magri perchè altrimente il cavaliere non saprebbe come fare con un cavallo con un pò di energia in corpo,ma io dico perchè non si danno al golf?Tornando a Quimperle il 13 gennaio 1991 abbiamo iniziato la nostra vita insieme,lui arrabbiato..io speranzosa!All’epoca facevo concorsi,piccoli concorsi.Con Pilù ci abbiamo messo un anno per “finire” un concorso di primi passiIntendo finirlo non vincerlo.Mi ricordo il primo,come se fosse ieri, ci hanno suonato la campana per entrare,siamo rimasti “a candela” davanti alla porta per tanto tempo che alla fine ci hanno suonato per eliminarci.Però,nonostante tutto, le cose tra di noi stavano cambiando.Quel morso che usava il suo ex proprietario,un’ imboccatura dura,l’avevo sostituito con una “non imboccatura” e Pilù sembrava gradire la cosa.Gradiva tanto anche le belle passeggiate nei boschi,lo rilassavano,i bagni nel laghetto vicino, le coccole,le carote,le strigliate quotidiane.Stava cominciando a fidarsi di me,sapeva che non gli chiedevo grandi sforzi,che non lo “pestavo”per le sue disobbedienza dettate dalla paura,che appena faceva qualcosa che gli chiedevo riceveva il suo premio.Alla fine insieme,e devo dire grazie soprattutto a lui, dalla A2(la prima patente) siamo arrivati a prendere il Igrado.Abbiamo fatto tutto da soli,il cavallo furioso e la sua padrona amante delle cause perse.Poi sono passati gli anni e abbiamo appeso “i concorsi ” al chiodo,regalato la sella da salto,comprato una comoda (anche per lui)sella per passeggiate e siamo andati in pensione:Noi due,da soli,come avevamo cominciato .Oggi viviamo in campagna,quando apro le mie finestre Pilù è li che mi guarda,nella sua nuova casa,insieme al suo nuovo amico equino,un maemmano di 13 anni.Mi alzo presto la mattina per accudirli,dar loro da mangiare e coccolarmeli un pò prima di andare a lavorare.E’ un modo fantastico per cominciare la giornata.Pilù ha compiuto a Maggio 25 anni,sono ormai 9 che siamo in pensione,gode di ottima salute e a volte quando passeggiamo per i boschi intorno a casa ha ancora voglia di sgroppare e fare un pò il matto.I suoi occhi non sono più spiritati ma curiosi,non è più un cavallo spaventato perchè sa di essere amato e rispettato.A lui voglio dire grazie,abbiamo imparato tanto l’uno dall’altro,siamo cresciuti insieme e insieme spero che invecchieremo ancora per un bel pò.Grazie Quimperle III,cavallo ingestibile,grazie per avermi concesso la tua fiducia e la tua amicizia.Quando arriverà quel giorno,il più tardi possibile,resterai sempre sotto le mie finestre.Ci sarà nella mia vita,dopo di te, un nuovo cavallo,ma tu Pilù ,sarai sempre per me il MIO cavallo.
Un abbraccio forte forte a Sambuco…ce la farai dolce amico…ce la farai!=)
Mi ritrovo spesso a guardare gli annunci di cavalli da adottare, o a pensare di riscattarne uno.. poi mi chiedo se è veramente uno di loro che voglio riscattare, o me stessa.. scrivo queste parole e nella speranza che qualcuno di voi, leggendo, possa capire il mio dolore così difficile da spiegare, racconto la mia storia.. avevo circa 15 anni e da sempre (da quando ho memoria almeno) ho adorato i cavalli, vissuto per loro e frequentato quella che poi sarebbe diventata la mia (maledettissima) scuderia nella speranza che qualche propietario mi facesse spazzolare o portare alla lunghina uno dei loro cavalli.. avevo talento nell’equitazione, mi dicevano…… poi è arrivato un giorno, un giorno talmente felice che quasi non me lo ricordo, in cui ho avuto la possibilità di avere un cavallo in affidamento…. ed eccolo,arrivato apposta, era li, si chiamava Invincible, e sarebbe stato mio….. avrei potuto accudirlo, montarlo e fare con lui tutto quello che avevo sognato fin da quando tagliavo la criniera ai cavalli delle barbie perchè così lunga non era per niente credibile…!! lui aveva un preblema al posteriore destro, poteva si fare qualche garetta ma non a grandi livelli, si sa, se non spendi tanti soldi prendi quello che ti danno… ma non mi importava, io lo amavo e mi prendevo cura di lui come se fosse il piu grande dei campioni… aveva un gran carattere, all’inizio passavo metà del tempo cercando di non farmi buttare giù viste le sue continue impennate.. ma non mi sono mai scoraggiata.. ho fatto con lui le prime gare e più andavamo avanti più eravamo una cosa sola, io miglioravo, lui migliorava…. non aveva mezzi, ma con lui ho preso il primo grado e fatto cose che con cavalli ben piu costosi non sono mai riuscita piu a fare……e poi…. mi dicevano che avevo tantissimo talento, che era ora di comprare un cavallo adatto a me… io mi sono fidata, ho comprato un altro cavallo…. “non puoi piu montarlo, perchè con i suoi difetti ti peggiora…” mi dissero… e io, vuoi perchè avevo 16 anni e credevo in chi diceva queste parole, vuoi per la voglia di arrivare ho ceduto. Ho smesso di montarlo e lui è passato di mano in mano, senza che nessuno di prendesse cura di lui come avevo fatto io fino a che era stato mio. Era nel box affianco al mio “nuovo” cavallo ma era come se fosse lontano kilometri, in un altro mondo, io non lo vedevo, non lo accarezzavo, non lo salutavo più… è andata cosi finchè un giorno sono arrivata e lui era tutto sudato, legato ai 2 venti perchè, in preda a una colica, si mordeva la pancia e cercava di buttarsi a terra… “cos’ha fatto?”ho chiesto io… mi hanno risposto dolori renali…….. allora ho chiesto dove fosse il veteriario (che se si fosse trattato di uno di quei bei cavalli importanti, ci scommetto, sarebbe stato gia lì da un pezzo!non dico che tutti i veterinari sono così, ma quelli che ho incontrato nella mia strada guardavano ben più al guadagno che alla salute dell’animale) e mi hanno detto che stava arrivando….. allora ho montato e mentre me ne stavo andando e il veterinario ancora non c’era, ho fatto una carezza al mio Cicci e ho detto…. FATEMI SAPERE!…….. il giorno dopo non c’era nel suo box…… gia con il sangue congelato nelle vene ho chiesto cosa ne fosse stato e mi hanno detto che hanno fatto di tutto(non ci crederò mai, per loro non valeva niente)ma era una brutta colica ed era morto…….
Quello che vorrei dire ora è che non passa un giorno da allora, in cui il mio cuore e il mio pensiero non volino da te, dovunque tu sia e non passa istante della mia vita in cui non vorrei chiederti scusa per tutte le carezze che non ti ho fatto per la paura di soffrire per te….. per me sei stato unica guida e unico amico, testimonianza della bellezza e della forza della natura e dell’amore… e anche se te ne sei andato vorrei che sapessi che qualcosa di me è venuto con te, ti ha seguito e sempre si prenderà cura di te. Non sei stato solo il Mio cavallo, molto di più, il mio amico, la mia famiglia…… Tu vivrai sempre in me. Ti amerò sempre. Ciao Cicci.
Leggendo il messaggio di Francesca, mi si è aperto il cuore ed eccomi a raccontare la mia storia e quella di Paco.
Fin da quando ero piccolissima ho sempre adorato i cavalli, al punto che sono stati i protagonisti dei miei primi “scarabocchi” e che ogni volta che in televisione galoppava il cavallo bianco della pubblicità di un noto bagnoschiuma, chiedevo ai miei genitori di averne uno tutto per me!
Da quei giorni sono cresciuta, e la passione per questi animali mi ha seguito sempre più. Quando avevo circa 10 anni, ho iniziato a frequentare un agriturismo. Li c’erano alcuni cavalli, io mi prendevo cura di tutti, li spazzolavo, spesso facevo loro il box, passavo tutto il tempo libero con loro. Tra loro c’era Paco, un castrone mezzosangue di 15/16 anni, sauro, con una stella bianca al centro della fronte, elegante e a quanto mi dicevano pericoloso e non adatto a tutti. Veniva sempre montato con l’abbassatesta e nonostante questo si impennava e il poveretto che c’era sopra non aveva scampo… Era un cavallo nevrile, sempre ballerino quando montato ma io non credevo che fosse così terribile e ho subito avuto fiducia in lui. Aveva lo sguardo infinitamente buono e in cerca di qualcuno che lo capisse. Piano piano ho iniziato ad avvicinarlo, a farmi conoscere, quando entravo nel grande paddock dove viveva libero mi veniva incontro (al contrario di come faceva con i proprietari che dovevano rincorrerlo mezz’ora prima di riuscire a prenderlo). Paco era bolso, e tutti sappiamo che è una malattia non guaribile. Non mi importava. Volevo che diventasse mio, e con tanti sacrifici finalmente ce l’ho fatta. Fin dalla prima volta che l’ho montato, non ho mai usato abbassatesta o cose simili. Con me era totalmente diverso, rispettoso, attento a non farmi male, generoso all’inverosimile. Dopo qualche mese sono riuscita a portarlo a casa, tutte le mattine quando mi svegliavo era sotto la mia finestra, con le orecchie dritte e un bel nitrito di buongiorno. E’ stato con me per 7 anni, fino a quando la notte del 18 settembre 2000 è morto, con il muso fra le mie braccia, per un collasso cardio circolatorio. Oggi il suo box e il suo recinto sono ancora sotto la mia finestra, e a volte sento ancora la sua voce e il suo scalpitio sul marciapiede. E’ stata la cosa più bella che mi potesse capitare e sarà nei miei ricordi per tutta la vita. Non smetterò mai di pensarti, dolce amico mio, non dimeticherò mai il tempo trascorso con te, accovacciata sulla paglia pulita mentre tu mangiavi al mio fianco, le passeggiate fatte nei prati, quella notte in cui hai avuto una colica terribile e camminavi al mio fianco appoggiandoti alla mia spalla perchè volevi coricarti….. quante paure mi hai fatto passare! Ne passerei ancora altre mille potessi averti ancora al mio fianco, ma si sa che purtroppo è soltanto un sogno. Non mi rimane che ringraziarti per tutto l’affetto che mi hai dato e portarti sempre nel cuore! Non ti dimenticherò mai mio dolce amico.MAI….
ti ho messo ne mio blog..spero possa portare qualche aiuto!
ciao
e grazie per quello che fai
Leggendo il “dialogo tra un uomo ed un cavallo” ho riflettuto sul rapporto tra me ed il mio Pippi (il suo soprannome), un castrone sauro di 13 anni…Perdonami Pippi se a volte pretendo troppo da te, nn pensando ke magari sei stanco oppure nn sei in gran forma!So ke tu sai ke ti voglio bene, un bene enorme e ke mai farei qualcosa per farti del male o farti soffrire.Ti amo con tutto il cuore, perchè tu sei parte di me ed io parte di te…
Cari amici,i maccelli sonno campi di concentramento autorizzati,non capisco le persone che anno la sffacciatagine di fare maccellare il loro cavallo ,dovrebero vergognarsi.Un cavallo in fine carriera dopo essere stato schiavo del suo padrone ,non deve finire cosi.La mia cavalla mai andra al maccello,se non riuschiro a tenerla sara che avro problemi di soldi non certo per prenderne uno giovane per i miei comodi,queste cose non si fanno,SONNO VIGLIACHERIE indegne di chi osa chiamarsi cavallerizzo.Se un domani non potro piu tenere la mia cavalla,a parte il fatto che non accadra mai,la faro adormentare tra le mie braccia e le mie laccrime ma non prima di avere cercato tutte le alternative per tenermela e a patto che sia anziana con problemi di salute.Perdonatemi,ma non capisco chi vende il suo cavallo,non solo al maccello,ma anche chi vuole cambiare cavallo per avere il meglio o la novita ,e triste.Un cavallo ,un cane o qualsiasi animale anche un bambino,quando sonno adottati da una famiglia,imparanno a amarla e si affezionano , e per colloro che sonno statti orfani ,farsi buttare da chi credevano amico e uno choc,un trauma.Un animale e comme un bambino,dal momento che si decide di adottare(non siamo mica noi le vere mamme)si deve prendere in considerazione che la vita e lunga di non adottare con leggerezza,saremmo pronti a occuparcene tutta la sua vita?o scheglieremmo la scapatoia del abbandono o della vendita alla prima difficolta rassicurandoci con mille scuse e pretesti del perche non possiamo piu tenerlo? la vita e dura,se lo e per noi per gli animali lo e molto,ma molto di piu,quando vedo annunci:vendo,regalo animali mi viene rabbia,non sonno usa e getta,sonno fatti di carne e ossa comme noi,e soffrono piu di noi,loro sonno SOLI AL MONDO senza il nostro affetto,dobbiamo tenerceli stretti stretti aiutandoci a vicenda non abbandonarli per stare meglio noi,e innamissibile giocare con la vita,e imperdonnabile.Cari amici,non abbandonate il Vostro cavallo o il Vostro animale con la vendita o la donazione o al maccello,piutosto fatelo addormentare se potete,offritegli la pace non la sofferenza del abbandono ,siate responssabile del vostro animale e trattatelo con rispeto ,amore e dignita fino alla fine del suo percorso sulla terra senza tradimenti.Cari amici che sapete amare fate cio che ritenete giusto nel rispetto del Vostro Amico .Non scorragiamoci se incontriamo difficolta sul nostro percorso ,restiamo uniti senza abbandono di nessun tipo.Cari saluti a tutti .Hyasmine
Scrivo per ringraziare Alture, in particolare Angela Marino per avermi dato la possibilità di realizzare il sogno di una vita…grazie a lei ora sono affidataria di una bellissima cavalla baia che ho ribattezzato Paprica, grazie a lei ho anche conosciuto una grande persona, Attilio Lamura che ora è un mio grande amico.
Spero di condividere con la mia cavalla tantissime esperienze di vita delle quali avrò piacere di inviarvi le fotografie!!
Un grosso bacio a tutti coloro che tengono inpiedi questa associazione che tutela l’animale per me più speciale di tutti!!!
Era il 21 gennaio 2004 quando io e te facevamo il percorso di salto insieme… non ti conoscevo ma al primo salto ho visto la tua generosità, eri pero freddo e sembravi non avere bisogno di nessuno al mondo! Eri magro e bruttino…. Poi ti ho portato a casa…. forse non avevi mai visto l’erba fresca dei prati e non sapevi cosa fare…. Piano piano ti ho conosciuto e ti sei aperto a me che ti AMAVO, si sembra una parola grossa ma è quello che provo per te, al mattino mi svegliavo e pensavo al mio “super Sony”, cosi ti hanno soprannominato, eri la mia voglia di vivere! amavi fare le passeggiate e fare a gara coi trottatori e cavalli al galoppo… nonostante i soldi scarseggiassero facevo mancare a me ma a te ho dato tutto quello che ho potuto. Poi a maggio 2006 scopro di aspettare il figlio tanto desiderato e ho dovuto fare una “scelta” dolorosa! Nessuno delle persone che mi voleva bene mi ha aiutato a trovarti un posto dove tenerti in pensione a poco prezzo, hanno fatto di tutto per ostacolarmi fino a quando ti ho dovuto svendere! Sono entrata in depressione quel dolore mi faceva morire…. volevo morire… nemmeno mio figlio mi faceva reagire! Ora va meglio e so che stai bene! Ma ogni giorno penso a te! Ho ricominciato a montare di nuovo a cavallo ma non sarà mai come con te! Non era solo montare a cavallo con te, era tutta la vita con te! Ora vorrei tanto poter dare affetto a qualche altro cavallo ma non possso, per ora mantenerlo, chiedo solo di poter dare affetto e respirare ancora quell’aria di libertà! Anche gli amici non mi sostengono nella mia idea perchè… va beh più conosco gli uomini più amo gli animali! Questo pensiero lo dedico a Sony! Il MIO, perchè col cuore sarà sempre il mio cavallo e io sarò sempre la sua AMICA E COMPAGNA D’AVVENTURE E CORSE! Spero al più presto di trovare un lavoro sicuro, comprare una bella cascina e tanto terreno per poter ospitare qualche cavallo in difficolta e dare a qualche proprietario che non può sostenere le alte spese di un maneggio, un posto tranquillo per il suo amico cavallo!
UN BACIO ANNA
do il mio contributo con un pensiero…mi spiace per questi poveri cavalli,quando guardo il mio cavallo penso che e’ fortunato ad avere un padrone che come me lo cura e gli vuole bene,anche se con difficcolta’ lo mantengo e mai e poi mai lo abbandonero’..il cavallo e’ un dono di dio per noi uomini lo dico e non mi stanchero mai di ripeterlo ….un saluto a tutti e auguri agli amici cavalli….UN ABBRACCIO MARIO….
Io vorrei raccontare cosa mi è capitato……grazie ad un dolce amico
Iniziai ad andare a cavallo quando avevo 16 anni,in un maneggio.
La mia istruttrice diceva che ero troppo buona con i cavalli e che non ero fatta per avere un rapporto con loro perche’ non sapevo farmi rispettare. Una volta caddi perdendo l’equilibrio e mi lussai un femore.Successivamente per montare mi diede l’obbligo di usare la frusta e gli speroni….ma io non volli mai usarli. Lei mi sgrido’ e disse che ero incapace.
Dopo un po’ abbandonai le lezioni e smisi di andare a cavallo per anni.
5 anni fa accompagnando un’amica che voleva comprare un pony per il fratellino,andai da un commerciante di cavalli.
Lì c’erano diversi esemplari, un po’ di tutte le razze.
Da un box si affaccio’ il testone di un baio con una lunga lista bianca che andava dalla fronte e prendeva tutto il naso.
“Quello è Vittorio”- Disse il commerciante-“Lo vuole provare?”
Non mi diede neanche il tempo di rispondere che in men che non si dica tiro’ fuori dal box il cavallo e gli strappo’ di dosso la coperta che aveva sulla groppa.L’animale rimese immobile senza fare una piega.Sembro’ quasi pensasse:”Se sto buono non mi accadrà nulla,assecondiamolo”.
Lo sello’ e mi disse:”Salga!!”
Fui imbarazzatissima,non sapevo che fare.
Ma mi feci coraggio e montai in sella.
Mi sentii un’altra…..
Vittorio misurava 1.75 al garrese.
“E’ un po’ grande rispetto a lei ma se le piace le faccio un bello sconto!!”-Disse il commerciante
Non so’ cosa mi prese…..quell’animale stava sciogliendo un iceberg che si era sedimenteto nel mio cuore per tanti anni nei confronti della razza equina.
“Lo usavano per la corrida a cavallo! Deve un po’ abituarlo ad andare in passeggiata…..Ma basta frustarlo e andra’ dove vuole!!”-Disse l’uomo
Ancora l’incubo della frusta!!!
Basta pensai!!!Compro il cavallo!!!
La mia amica rimase di stucco!!
Vittorio si rivelo’ un cavallo davvero diffidente,una volta portato a casa. Non si faceva accarezzare,non voleva essere avvicinato e scappava in continuazione.
Dopo 2 mesi passati così ripensai alla mia vecchia istruttrice che diceva che non ero fatta per i cavalli.
Quando un giorno portandogli il fieno,mentre ero distratta,Vittorio si avvicino’ spontaneamente ,e con la sua enorme bocca inizio’ a giocare con i bottoni della mia giacca jeans. Mi commossi……
Da quel giorno diventammo grandi amici!!
Iniziai a montarlo andando in passeggiata sempre piu’ lontano di volta in volta.
Lui fu molto spaventato le prime volte.
Aveva tantissime fobie!! Era terrorrizzato da qualunque forma di bovino, e quando ne incontrammo uno, si sollevo’ a candela!!
La sua vita passata lo aveva davvero provato!!
Giorno dopo giorno superammo gradualmente tutte le paure….mie….e sue.
Divento’ proprio il mio cavallo!!! A tal punto che non obbedì piu’ a nessun altro….Neanche a cavalieri ben piu’esperti di me!!
Non si lasciava governare da nessuno,pareva quasi avesse firmato patto di eterna fedeltà solo con me.
Lui si fidava.
Quando andavamo in passeggiata non c’era bisogno che tenessi n’è le briglie n’è le staffe nei piedi, Lui seguiva i movimenti del mio corpo per andare a destra piuttosto che a sinistra, e la voce per andare al galoppo o al trotto.
Niente frustino…..Niente speroni……Niente persone a dire che fossimo incapaci…..Eravamo liberi…..Liberi di essere quello che volevamo.
Io mi fidavo…Lui si fidava.
Lo montai fino al sesto mese di gravidanza della mia prima figlia.
L’ultima volta che facemmo una passeggiata,andammo lontano lontano,tra boschi di pini e ruscelletti nel sentiero.Passammo tutto il pomeriggio insieme….
Lui ormai era un cavallo libero…..e ,nei giorni seguenti, gironzolando per i prati cadde…..rompendosi una spalla.
Ebbe la forza di tornare a casa lentamente,ed io lo vidi arrivare zoppo e con la schiuma alla bocca dal dolore.
Per giorni cercai di curararlo con antidolorifici e antibiotici…..ma non ci fu niente da fare.
Sono passati 3 anni e tutt’ora guardo le sue foto con le lacrime agli occhi e penso:”Proprio ora che c’eravamo trovati aiutandoci a vicenda, ci siamo dovuti lasciare!!”
Scrivere queste righe per me è doloroso ma vorrei lasciare anch’io un piccolo contributo, con questo spaccato di vita vissuta.Per testimoniare la bellezza e l’immensità che puo’ esistere nel cuore di un cavallo.
Al mio Tato
Valeria
Ciao Valeria, mi chiamo Cecilia e ho 15 anni. Faccio equitazione da un anno e qualche mese e anche il mio istruttore dice che con i cavalli sono troppo buona, che “devo montare con più grinta”. Ora che è estate monto 2 volte a settimana… il martedì uso una cavalla di 24 anni davvero fantastica di nome Ramina. E’ addestrata benissimo al salto ostacoli e al gressage, e ha fatto anche delle gare nazionali di salto ostacoli in Germania. Per vecchiaia e per problemi alle zampe che vengono appunto facendo queste gare ora è nel mio maneggio e il suo proprietario la vuole vendere perché non ha tempo per montarla. Tempo fa era riuscito a venderla ma, non piacendogli le condizioni in cui la tenevano, è arrivato a ricomprarla e a rimetterla in maneggio. Lui ci tiene tantissimo a lei e non la manderebbe mai al macello. E’ davvero fantastica, con lei non bisogna usare molto le gambe o le mani perché fa tutto quello che ti chiede, è dolce e buonissima, si affeziona alla svelta alle persone e le persone si affezionano a lei. Però ha un piccolo difetto: parte al passo mentre una persona sale! Io mi faccio aiutare dal mio istruttore e so che prima o poi mancherò la sella XD…
Mentre invece il giovedì uso un cavallo di 15 anni di nome Birillo che è lì al maneggio da quando era un puledro. Quando avevo 9 anni ho fatto un annetto di equitazione e usavo lui, è stato il primo cavallo su cui sono salita! Come descriverlo? Buonissimo ma stronzo perché quando ha sulla schiena un cavaliere inesperto si ferma negli angoli, prova a mangiare, non va avanti… Quindi spesso il mio istruttore mi da il frustino, ma io non lo uso nemmeno quando mi dice “Ma dagli una frustata!”. Non riesco ad usarlo, perché penso che sia già una grande fortuna per noi se il cavallo accetta di tenerti sulla schiena, noi non lo dobbiamo anche frustare. Ero andata in un maneggio a mezz’ora di strada da casa mia per vedere delle gare di salto a ostacoli… alla fine avevo i nervi a fior di pelle, c’erano dei cavalli che facevano tutti il percorso bene, ma appena si rifiutavano di saltare un ostacolo venivano frustati e ancora adesso se ci penso sento il rumore nelle orecchie. Quello non è il modo di trattare degli amici. Secondo me per poter usare veramente bene un cavallo bisogna passare del tempo con lui, instaurare un rapporto di amicizia, non una dittatura. Ho infatti notato che ora riesco a usare Birillo molto meglio rispetto a quando ho iniziato, a volte ascolta anche i miei comandi vocali, lui ora fa meglio quello che gli chiedo e non ho mai usato il frustino. Anche perché ho notato che appena il mio istruttore mi mette in mano il frustino Birillo comincia ad accelerare da solo, senza il bisogno di fare nulla e diventa anche difficile da tenere, vedendo quanta paura ha del frustino immagino quello che gli hanno fatto quando era puledro, è anche per questo che mi rifiuto di usarlo. L’ultima volta il mio Biro è stato bravissimo e il frustino non l’ho nemmeno preso in mano.
Vedo una mia amica che ha 5 cavalli e lei il frustino non sa nemmeno cosa sia, lei i suoi cavalli li usa per le passeggiate e li comanda a voce. Questo perché passa molto tempo con loro. Io invece la Ramina e Birillo li cavalco una volta e settimana e so che non riuscirò mai a costruire un rapporto come quella della mia amica.
Per questo non vedo l’ora di avere un cavallo mio, magari tenendolo anche a casa, in questo modo me ne occupo io e lui impara a conoscermi. Lo userei solamente per le passeggiate, nel mondo delle gare non ci voglio mettere piede, perché poi andare a cavallo diventa qualcosa di competitivo, mentre per me è solo un modo per evadere dalla vita reale, un’esperienza stupenda per stare a contatto con la natura.
Con le lacrime agli occhi ho letto le vostre storie. E pensare che passavo per caso da questo sito.
Sempre più scopro che niente può unire due persone come sanno fare gli animali…e senza saperlo!!
Corro dalla mia Tea a darle un bacio prima di andare a dormire, sarà molto seccata di essere svegliata a quest’ora, lei è una cavallina che si addormenta presto, ma ne sento un irrefrenabile bisogno.
Un saluto assonnato a tutti voi
A Frida…per 10 lunghi anni ci hai regalato tante gioie e sorrisi..Grazie a te ci siamo conosciuti e amati..fino all’ultimo istante ti siamo restati vicini..hai regalato ha stefano tante soddisfazioni e lui era ed è fiero ed orgoglioso di avere una cavalla come te..la medaglia che per sempre porterai al collo è il segno del bene che ti ha sempre voluto..e il suo modo nel silenzio di dirti GRAZIE…sarai sempre nei nostri cuori…
Ciao Cecilia
sei stata carina a mandarmi un saluto.
Ho letto le tue considerazioni sullo sport equestre.
Noto davvero con piacere che nonostante la tua giovane età, hai le idee molto chiare su come debba essere costruito il rapporto con in mondo equino.
Mi sento davvero di incoraggiarti a tenere sempre la centratura verso questa direzione.
I cavalli sono dei grandi animali e anche se l’uomo si ostina a maltrattarli in ogni modo, mantengono sempre quella fierezza e quella dignità che li distingue tra tutti!
Divulga questo tuo pensiero e, anche se rischierai di essere spesso snobbata da chi invece non capisce nemmeno se stesso, sii sempre orgogliosa della tua scoperta….e cioè che con gli animali si comunica col cuore…
Un abbraccio
Valeria Ruiu
certo poveri cavalli che sofrono di laminite anche il mio cavallo ha sofferto di laminite ma grazie a questo sito sono riuscita a salvare in tempo il mio cavallo grazie !!!! 1000
…oggi sono qui su questo sito per cercare di aiutare un cavallo, per trovargli una persona che possa adottarlo e visitando un po’ le pagine sono finito tra le urgenze, dove ho trovato la storia di ON GUARD.
Io ho conosciuto ON GUARD perchè anche la mia cavallina vive dove ON GUARD purtroppo o per fortuna ha smesso di soffrire.
Ricordo il giorno in cui l’ALTURE ce lo ha portato, un cavallo molto grande ma tanto grande quanto dolce, come avete letto nella sua storia aveva dei problemi su uno degli arti posteriori e quindi era zoppo e molto magro.
Ha vissuto con noi, lo abbiamo nutrito e curato in tutti i modi possibili, in breve tempo, stando libero era tornato a trottare e aveva riacquistato peso, per un po’ abbiamo creduto che potesse davvero rimettersi..
Da li a poco pero’ ha cominciato dinuovo a perdere peso, è stato colpito da un’infezione alle ghiandole salivari che nn gli permetteva di mangiare ed era diventato magrissimo.
Tuttavia dopo l’intervento del Veterinario, ON GUARD aveva superato anche questa, sembrava che proprio non volesse mollare, ricordo ancora come subito dopo la flebo cercava di riazarsi e reagire….
Da li a qualche settimana pero’ mi arriva una telefonata: “ON GUARD E’ MORTO”
… mi dispiace davvero molto, avevamo preso a cuore quel cavallo che ne aveva passate veramente tante!
Ci abbiamo provato
ciao ON GUARD
A me picciotta
Visti na picciotta troppu annirtata, ca li so fattizzi su cuncurdati,ma troppu annirtata.U dissi ru voti,pirchì cu scuta sti paroli s’immagina comu ca di dui si ni fussi fatta una.
Bedda ca macari u suli si canzia quannu passa idda.Pari ca la insegui ma mai la pigghia.
Pari di l’ancili pittata e sustinuta.Lu so suspiru ciaura di rosa e lu so pettu è na finestra aperta pì talari u pararisu.Picca omini crirunu a sti paroli , pirchì sulu comu a mia hannu avutu u privileggiu di pigghiari di na fimmina lu cori.
Ho visto una ragazza bellissima,ogni cosa del suo corpo è messa al posto giusto, ma troppo bella. Lo dissi due volte, perché chi ascolta queste parole s’immagini come se di due se ne fosse fatta una.Bella che anche il sole si fa da parte quando lei passa. Sembra che la insegue ma mai la prende (il sole danneggerebbe la sua meravigliosa pelle).Sembra dipinta dagli angeli e da loro sostenuta.Il suo respiro odora di rosa ed il suo petto è una finestra aperta per guardare il paradiso.Pochi uomini credono a queste parole , perché solo come me hanno avuto il privilegio di prendere il cuore di una donna.
Cori
U suli cala n’tra lu scuru, a vita finisci n’ta lu fancu , l’amuri finisci n’ta lu sancu d’in cori spaccatu da lu tradimentu.E’ fursi accussì ca si capisci chi è ca è lu veru turmentu.
U duluri ro cori nun passa mai quannu l’amuri è ammenzu e vai.
Il sole scende tra l’oscurità, la vita finisce nel fango,l’amore finisce nel sangue di un cuore spaccato dal tradimento.E’ forse così che si capisce cos’è il vero tormento.Il dolore al cuore non passa mai quando l’amore è in mezzo ai guai.
A forza
Quannu u ciuri s’avvilisci è pirchì sta murennu o a rarica patisci.L’amuri assiri cunfurtatu.Dulura, ristrubbi e patimenti su misi a puntiddu(1) e ti fannu talari sulu ra filazza. Ma se cu forza t’impuni la frazzata(2) e riniesci a sfunnari ‘ssa murata, capiscisti finalmente da to vita qualè la prima vera iurnata.
Quando il fiore s’avvilisce è perché sta morendo o la radice non lo nutre bene.L’amore deve essere confortato. Dolori,distrurbi e sofferenze fanno da(1)puntello(si oppongono) e ti fanno guardare solo da una fessura. Ma se con forza ti fai carico di questo (2)fardello e riesci a sfondare questi ostacoli, avrai capito della tua vita quale è la prima vera giornata
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Cu sugnu iu
Cu è lu veru Diu, chiddu ca riciunu tutti o sugnu iu, quannu cu Iddu mi mettu ri latu e parramu di li cosi nostri e di so cà ma fari.
Chi è il vero Dio, quello che dicono tutti o sono io,quando con Lui mi metto da parte e parliamo delle nostre cose e di quello che vorremmo fare.
A libertà
Comu puoi campari ‘nta sta terra senza l’aria.L’aria ca ti servi pì parrari la parola.Se ta na carzaratu l’aria e nun puoi ciatari è l’ura ca sbutti e li ietti tutti fora.
Come puoi vivere in questa terra senza l’aria. L’aria che ti serve per esprimere le tue idee. Se ti hanno carcerato l’aria e non puoi fiatare è l’ora che scoppi e li butti tutti fuori.
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Paghiazzu
Succeri ca pin pilu profumatu,l’omu di pinseru abbannuna u sentimentu.Finisci comu o strazzu ca dopu ca finutu u so travagghiu veni ittatu ri latu comu a nu varagghiu.
Succede che per una poco di buono,l’uomo colto ed intelligente perde la ragione. Finisce come lo straccio che dopo aver finito il suo lavoro viene buttato di lato come uno sbadiglio.
Figghiu
Chianci matri, manciati li carni.
E’ friddu
e nun torna ri ccabbanna.(1)
Chianci patri, a forza ti susteni.
Ora ca definitivu
sautau la zarbata,(2)
pinsannulu cu Cristu
ti può rari na ‘mmanzata.(3)
(1)Ccabbanna: da questa parte,intesa la vita.
(2)Zarbata: confine della vita
(3)’mmanzata:Calmata.,darsi una ragione
Turi Nobile
Viriti chi passa ‘nta la menti di l’omu
LE SETTE POESIE di TURI NOBILE
Ciao Andrea Parisi
non ti conosco ma abbiamo in comune quel gigante buono di On Guard.
Avevo fatto richiesta di adozione su di lui.
Io ho un terreno molto grande e mi ero offerta per dare casa a questo povero animale.
Non so’ perchè ma mi aveva colpito già solo vedendolo nelle foto.
Poi pero’ giustamente la mia richiesta è stata bocciata perchè io abito in Sardegna, e per lui affrontare uno spostamento così lungo era davvero troppo.
Sono davvero addolorata.
Ho seguito tutta la sua storia, tenendomi informata sul sito di Alture.
Ci ha provato fino in fondo ed è rimasto vivo abbastanza per scoprire che nella vita non esistono solo umani egoisti…..
Mi dispiace davvero
A presto
Valeria Ruiu
Ciao a tutti per prima cosa voglio ringraziare tutti coloro che amano i cavalli e si fanno in 4 per aiutarli e salvarli io non ho spazio se ne avessi ne prenderei molti .Anche io ho la mia storia nel 92 ho acquistato un cavallo in un maneggio un Budijonny russo sauro ,era in condizioni beh pancione,sporco,gambe gonfie,pelo arruffato ma bravo un pezzo di pane ,dopo un’anno circa che lo avevo con me e dopo cure su cure il cavallo era diventato bellissimo tanto che chi lo conosceva prima ora non poteva credere ai suoi okki io all’epoca facevo concorsi e lui non mi ha mai tradito MAI dopo 6 anni considerato anche la sua età e il suo uso (19 anni) gli venne una schinella all’anteriore dx smisi di usarlo visite cure e cambiando ferratura migliorò moltissimo,quando lo comprai aveva il ticchio d’appoggio e pensate dopo qualche mese iniziò a ridurre anche questa brutta abitudine senza collare o costrizioni varie ,anche se non smise mai completamente ,io ogni giorno ero con lui se non lo montavo lo lasciavo a paddok per qualche ora poi lo facevo passeggiare con me a piedi in cerca di qualche dente di cane che ne era ghiotto .Orguli questo era il suo nome è stato un’amico importante per me avevamo instaurato un rapporto all’unisono eravamo una cosa sola,quante volte mi salutava al mio arrivo ,quante serate passate insieme “a parlare ” nel suo box quante passeggiate insieme ogni giorno sempre insieme ,dopo aver curato la schinella andò a Torino in un posto molto bello con verdi prati e ottimi box,io avevo deciso che via lui avrei abbandonato le gare e il maneggio in cui ero,oltre il pensionato ogni tanto portava un bimbo di 10 anni in passeggiata visto che non era ancora decrepito e cmq un movimento leggero poteva solo giovare alla sua circolazione ,io non avevo spazio per tenerlo con me ma sapevo che li sarebbe andato a stare bene,ebbi solo una sola possibilità di vederlo dopo il trasferimento perche qualche settimana dopo nella notte morì di colica ,quando mi avvertirono non ebbi il coraggio di andarlo a vedere ,dopo 11 anni circa dalla sua morte ho trovato il coraggio di rivedere le sue foto e i suoi filmati non ho mai smesso di tenerlo nel cuore ,continua a mancarmi , credo che un amico cosi non lo troverò mai più nella mia vita .
GRAZIE AMICO MIO RIMARRAI PER SEMPRE DENTRO DI ME .
Sira
Non sono ancora venuta a salutarti.
Sento i tuoi occhi che mi seguono nei gesti quotidiani, oramai familiari, per te, che da mesi mi osservi silenzioso.
Preparo tutto come sempre, come se anche oggi fosse la solita routine di un lunedì come tanti,
ma non riesco a guardarti negli occhi.
Sono arrivati gli esiti delle analisi, li ho letti con la speranza di trovare una risposta che sapevo non poteva esserci.
Che fossi un caso grave lo sapevo sin dall’inizio, lo si vedeva nei gesti lenti, nei muscoli che a volte tremavano così forte da non riuscire a sorreggere il tuo notevole peso, in quella coperta che oramai portavi sempre, anche se la primavera era inoltrata.
Si leggeva nei tuoi occhi scuri, una tristezza infinita, come una sfumatura di rimpianto per le corse che non avresti più fatto
In questi mesi sei diventato il primo pensiero dell’alba e l’ultimo della sera, quando venivo a controllare che tutto fosse pronto per la notte che ciò di cui avresti potuto aver bisogno fosse lì vicino a te.
Ho imparato a conoscere di te i bisogni, le manie, il carattere a volte collerico, ti ho visto passare da una totale indifferenza, ad una cauta fiducia.
Una fiducia che per me voleva dire la ricompensa dalle fatiche in più che l’aggravarsi della malattia
aveva comportato, una fiducia che cercavo di non tradire con una costante presenza a discapito della mia vita fuori.
Oramai ti fidavi solo di me, quando le crisi si facevano intollerabili ero io che ti calmavo, sono rimasta per ore seduta accanto a te a parlarti di cose che non capivi e di cui non ti sarebbe importato comunque, era il suono delle parole che contava, solo quello.
Mi sentivo dire da tutti: “molla un pò, in fondo è solo un lavoro”. Solo un lavoro certo, ma come spiegare che davanti al tuo essere così indifeso non riuscivo a dire basta, vado a casa, per oggi ho finito.
Così le ore diventavano giorni, pranzi e cene consumati seduta su di una balla di paglia che era insieme la mia sedia ed il tuo cuscino la stessa su cui oggi ti guarderò andartene cercando di trattenere le lacrime.
Buon viaggio amico mio, ti auguro di trovare prati verdi in cui galoppare ancora felice.
Poco più di un anno fà vado a visitare un meneggio…comincio a frequentarlo e prendo lezioni di monta americana. Un giorno come un’altro arrivo in stalla,un calcio tremendo sferrato contro la porta del box colpisce la mia attenzione,lo vedo,rimango di ghiaccio,subito ci piacciamo,io m’ innamoro follemente di lui tanto che passo dalla monta americana a quella inglese solo perchè volevo montarlo. Anglo-arabo-egiziano,un mix di carica e vitalità,sprizza energia da tutte le parti,è fermo da più di una anno….comincio a montarlo e mi rendo conto che galoppare con lui non è galoppare….lui spicca il volo…! E’ testardo,indisciplinato ma a me piace solo lui,ha gli anteriori “all’infuori” dicono…è basso…ma a me piace lo stesso!Lo voglio ma non posso comprarlo…così l’ha comprato qualcun’altra che viene in maneggio con me,che non sà gestirlo,che non sà montarlo,che lo limita e lo innervosisce…..
Ormai sono passati mesi da quando lo monta solo lei…poi l’altro giorno lei è caduta mentre lo stava montando,il mio instruttore mi chiama….”Montalo tu!!!!” mi dice……..
Non mi ha fatto effetto montarti,sarei voluta scendere subito perchè eri scomodo, non sono gelosa,ormai mi sono affezzionata ad altri cavalli….galoppare di nuovo con te non è stato arrivare fino alle nuvole e poi tornare giù in picchiata,sentire in una sola volta tutti i profumi del mondo,arrivare in america e poi tornare indietro……che bugiarda…..!
Oggi 14/11/08 sono davvero contenta!!
Ho salvato la vita ad un piccolo puledro Giarab di 7 mesi.
Volevano mangiarlo!!
Dei pastori stavano organizzando un’arrostita a base di cavallino sardo!!
Ero andata nella loro campagna per vedere una cavalla in vendita. Lì mi hanno detto che stavano preparando il banchetto….
La cavalla in vendita era davvero bellissima!! Una linea magnifica, domata veramente bene……..
Io pero’ sono tornata a casa col puledrino…..Pazienza per la cavalla!!!
Volevo condividere la notizia con tutti i frequentatori di Alture.
Ciao e alla prossima
Ho cominciato a leggere tutti questi pensieri e mi sono ritrovata con le lacrime agli occhi. E’ più forte di me, quando leggo del rapporto speciale che si può instaurare tra una persona ed un cavallo…mi emoziono, mi si scioglie il cuore…e non posso fare a meno di ripensare a lui, a quello che considero il “mio primo” cavallo, anche se proprio mio non era. Zeus. Ma sono stati quasi tre anni di condivisione e sacrifici, tre anni durante i quali abbiamo imparato a conoscerci e a rispettarci, durante i quali sono stata ripagate delle attenzioni che gli ho dato con doni così grandi che mi hanno spinto a fare del mio lavoro un modo per trasmettere alle persone meno più fortunate le bellezze e le gioie che la relazione con il cavallo può donare.
Lui era un cavallo del maneggio all’inizio, un cavallo che non montavo e dal quale anzi mi tenevo ben alla larga. Perchè montato sgroppava e faceva cadere a terra ( e io avevo da poco fatto una brutta caduta ) e da terra tirava morsi con estrema facilità a chiunque. Poi, nel giro di poco è cambiato tutto e, per un caso del destino ci siamo ritrovati vicini per forza di cose. Zeus è stato acquistato dal mio ragazzo di allora e quando, dopo poco, per motivi di lavoro, lui si è trovato a non potersene occupare quotidianamente, è toccato a me farlo. E’ stata una sfida, una sfida grande. Perchè ne avevo paura, perchè sgroppava e calciava gli altri cavalli. Ma dovevo montarlo e così ho dovuto tirar fuori la grinta. Ho superato quelli che erano i miei limiti. Lui mi ha insegnato ad andare oltre, a superare me stessa, a non darmi per vinta e mi ha fatto vedere quello di cui sono capace. Non ci sono state gare per noi, sono stata la sua orgogliosissima groom, la sua amazzone di tutta la settimana, quella che teneva in ordine le sue cose, che se ne occupava. Ed è stata l’esperienza più bella della mia vita.
Non mi ha mai fatto cadere, e con il tempo anche i morsi si sono diradati nei miei confronti. Non mi interessa se c’è chi dice che non è possibile, io so che lui ha sempre avuto cura di me, quando ero in sella, così come a terra. Non scorderò mai e poi mai i momenti insieme a lui, ed in particolare alcuni di questi. Come quando, verso la fine del nostro periodo insieme, mi permetteva di entrare nel suo box mentre era sdraiato e di fargli le coccole. E quella sensazione di essere a casa, e di incastrarmi come fossimo due pezzi di un unico puzzle quando gli salivo in sella.
E’ un cavallo speciale, e anche se non siamo più insieme resterà per sempre impresso a fuoco nel mio cuore.
E’ la prima volta che visito il vostro sito…Davvero COMPLIMENTI per la vostra sensibilità in termini di equini…
Io ho due Quarter Horse…che non sono solo i miei due cavalli, ma sono compagni di avventura, di divertimento, di dispetti (il mio è specializzatissmo in questo!), con loro posso fare qualsiasi cosa, dall’agonismo alla passeggiata in totale libertà (no sella e no finimenti…Liberi!).
Sono il mio scoglio nelle giornate nere… basta guardarli correre liberi nel paddock e riescono sempre a strappari un sorriso…
sono compagni di gioco…( chiedetelo al povero pallone da calcio…)
sono forze innarrestabili…
quando sento o vedo persone che li screditano mi sale un tal nervoso che vorrei che le stesse persone che agiscono in mal modo si trovessero loro a subire quello che magari hanno fatto…
non ammetto la mancanza di rispetto per questi e tutti gli altri animali, sarà che ci sono nata e cresciuta con cavalli, cani, gatti…
spero che il vostro lavoro faccia cambiare i comportamenti di certe persone…
Giada.
Gioy D’Asti, dopo due settimane di accordi col vecchio proprietario per il trasporto è finalmente giunto nella sua nuova casa.
E’ completamente cieco da un occhio e vede ormai pochissimo dall’altro, eppure questo sensibile bambino si è subito adattato nella sua nuova sistemazione anche perchè il buon Pampero argentino di 16 anni, lo guida e gli tiene compagnia. Il giovane Kevin suo coetaneo, è il suo nuovo compagno di giochi…Tutto questo per dire che Gioy, finalmente,si lascia alle spalle lo stress di una carriera agonistica e si gode il dovuto riposo, con i suoi “fratelli”… Soprattutto si gode il sincero amore di esseri umani con gli chiedono nulla in cambio.
Gioy oggi è felice.
Io sono felice.
Grazie Gioy.
Giusy.
Ciao Giusy..non ci conosciamo,sono un’amica del vecchio proprietario di Gioy..sono quella che ha preso contatti con alture per sitemare Giò-Giò,in pratica..
Sono immensamente felice che il piccolo si trovi bene e si sia ambientato,d’altronde con un carattere dolce come il suo non poteva essere altrimenti.Ti ha fatto la stessa impressione che ha fatto a me quando l’ho visto per la prima volta:un bambinone tanto grosso quanto dolce e tenero.
Quando mi hanno comunicato che era in viaggio,diretto a casa tua,ho pianto..andava via quel testone del secondo box..era una presenza fissa della scuderia..lui c’era sempre stato,e prima di lui c’era sua mamma..
A tal propostio spezzo una lancia in favore di chi ha avuto Gioy prima di te:ti assicuro che gli voleva bene..altrimenti non si sarebbe preoccupato di trovargli una sistemazione,anzi,ad onor del vero lui sistema sempre i suoi cavalli a fine carriera(uno l’ha dato a me,ma Giò-Giò non potevo proprio prenderlo..ne ho già 3)
Che dirti..complimenti per l’ affido Giò-Giò ti ricambierà di tutto con il suo affetto.
Dagli un bacio da parte mia,e se hai un po ti tempo aggiornaci con delle foto!
Lascio anche stavolta un mio piccolo pensiero.
Io sono la stessa Valeria che ha salvato il cavallino di 7 mesi dalla padella…o brace,come dir si voglia!
Si tratta di un cavallino della Giara.
Chi conosce la razza, sà che hanno un carattere indomabile e sopratutto imprevedibile.Questo perchè nascono allo stato brado e difficilmente vengono abituati all’uomo.Negli anni hanno formato un carattere estremamente chiuso e diffidente che si trasmettono di generazione in generazione.
Sono stata ad un passo dal darlo via rivolgendomi anche ad Alture. Perchè?
Ha calciato mia figlia per pura gelosia,provocandole un’emorragia alla vescica.Ha rischiato la vita.
Parlando con Alture mi sono stati dati dei consigli preziosi che, all’inizio è stato difficile applicare (sopratutto perchè quando guardavo il cavallino mi veniva in mente quella scena agghiaccante), ma che poi hanno preso il loro giusto corso.
Ad oggi Giasko(così si chiama il cavallino) ha 11 mesi ed è un puledro magnifico. Chi lo vede non puo’ credere ai suoi occhi sapendo che sia un giarino. E’ diventato affettuoso, giocherellone,sempre in cerca di coccole sia da me che dai miei 2 bambini.
Questa esperienza mi ha dato una grande lezione:
Noi esseri umani abbiamo un grosso difetto….quello di presumere di sapere sempre tutto!!
Quando vediamo che un animale o perchè no! anche una persona, non si comporta secondo determinati schemi e abitudini, lo classifichiamo inadeguato. Tutto per giustificare il nostro disagio nel non riuscire a gestrilo.
Tutti sono come delle porte e sta a noi riuscire a trovare la chiave di ognuno. A volte riusciamo….a volte no.
Ma nessuno è o sara mai inadeguato.
Con affeto
Valeria
Ciao. Innanzi tutto grazie a tutti per la vostra infinita sensibilità dei confronti dei veri angeli, i cavalli.
Potrei stare ore a parlare del mio topino(pulerda).
Lei si chiama Pequena ( in spagnolo=piccola), ci siamo conosciute per caso il 25 agosto 2008, aveva 4,5 mesi, meticcia e destinata al macello.
4 giorni dopo senza sapere dove e come avrei fatto ad occuparmi di lei, l’ ho comprata, 1000€ una follia per un brocchetto come lei. Ma mi aveva scelto, aveva creduto in me, non potevo deluderla. Credo in vita mia non essere mai stata male quanto qui maledetti 4 giorni in cui dovevo sciegliere. Io ero in cura da dottori vari per una depressione e non riuscivo a trovare un motivo per essere ancora agrappata alla vita. Poi è arrivato il mio angelo che quando me ne andavo mi slacciava le scarpe o mi tirava dai pantaloni….le faceva tutte per trattenermi, non immaginate i nitriti disperati quando me ne andavo…
Poi una notte sdraiata sul prato ho pregato per un segno e in quell’ istante esetto sono passate 2 stelle cadenti una grande e una piccola. Sapete , quelle 2 stelle sono sul muso della mia Peq una stella grande e una lista piccolina. Sono le stelle che mi hanno portato da lei. avevo tanta paura di non saperla trattare bene di non saper addestrarla…. Morale della favola, il 7 aprile compie 1 anno, abbiamo imparato tantissimo, impareremo molto, ci siamo e ci stiamo salvando la vita. E’ vero molta gente mi ha abbandonato per questa scelta, meglio così, non era gente per me, è più fatica avere un ragazzo perchè si sentono in competizione con il mio amore per lei, ma sinceramente, quando quel musino di velluto mi sfiora nel silenzio della notte, nel coro del sbuffare dei cavalli, dei violini dei grilli, be mi sento così piena di vita che non ho parole e non penso mai a ciò che non ho ma alla gratitudine e basta.
Volevo solo raccontare una storia in cui un puledro ha salvato la vita ad una persona e lo fa ogni giorno. Mi salva dalla pura, dalla falsità, dalle bugie, dal non essere quello che sono, dal dimenticermi le mie radici. Per questo, per tutto quello che fai, per tutti i morsi, i pestoni, le spinte, le coccole, i nitriti, per quando mi bruchi i capelli, per tutte le volte che mi ascolti che mi guardi per il bene che mi vuoi e per la tua INFINITA pazienza dell’ insegnarmi, GRAZIE PICCOLA PEQ, CAVALLINA METICCIA PUROSANGUE DEL MIO CUORE!
Baci a tutti Alice e PEQ.
Non aveva un nome quando la vidi per la prima volta in un paddock dove il fango arrivava fin sopra ai nodelli…Era per tutti coloro del maneggio “la fattrice” appellativo che si era “conquistata” per tutte le gravidanze avute.
Era un cavalla saura con un gran pancione , alla decima gravidanza ,con la schiena insellata il pelo arruffato e dei piedi inguardabili tanto era il tempo che non vedevano un pareggio…stava da sola lontano dalle altre fattrici e non si avvicinava allo steccato se tendevi la mano, ti guardava da lontano con uno sguardo che esprimeva fierezza e diffidenza…
Non ero li per acquistare una fattrice ma decisi di pagarla a peso d’oro e di portarmela a casa ,qualcosa in quello sguardo mi aveva colpito nel profondo di quegli occhi scuri e attenti c’era un essere che l’uomo l’aveva subito ,che l’aveva servito ,ma che all’uomo non si era mai sottomesso…
I primi tempi furono difficilissimi non si fidava e non si lasciava nemmeno avvicinare con le carote e i biscotti ,mi guardava con sdegno come se sapesse che non bastava uno zuccherino per fidarsi dell’uomo…Venne il tempo del parto e con fatica la portai dal suo grande paddock in un confortevole box…la curavo di nascosto ma lei sentiva che ero li…Partori’ alle 11 di mattino quando a casa non c’era nessuno…e per problemi del suo utero cosi tanto sufruttato non riusci ad espellere la placenta …soffriva molto ma sempre con dignita …l’ossitocina le contraeva i fianchi con violenza ma lei rimaneva in piedi ansante a proteggere il suo piccolo …La vegliai due giorni sulla porta del box per paura della complicanze da parto visti i suoi 17 anni…poi una notte mi appisolai li alla porta del box …al mio risveglio lei eri li che mi leccava il viso…Aveva capito! che non le avrei fatto del male …le basi dell’amicizia erano state create
Passo’ il tempo il puledro crebbe bello e forte e lei divenne piano piano piu’ fiduciosa
Adesso ha 20 e una splendida forma non ha piu’ avuto gravidanze e quando mi vede mi chiama con quel nitrito basso che rendi gioiose anche le giornate storte è la mia PHOEBES TACKTATOO per gli amici solo TATU’ ,è la mia compagna di viaggio e nella vita,insieme stiamo scoprendo come sia bello comunicare anche se siamo diverse ,siamo fiduciose l’una nei confronti dell’altra ,adesso quando usciamo in passeggiata la monto a pelo….Ora sta bene ,non avra’ dimenticato l’addestramento duro prima delle gare , le punizioni per le disobbedienze le iniezioni x la fertilita’ecc…ma sono sicura che ha perdonato perchè il suo è davvero un grande cuore
Non molto tempo fa qualcuno ti voleva portare al macello…Qualcuno che per anni ha ottenuto groria e fama da te, qualcuno che ha guadagnato coppe e coccarde, ha viaggiato e calcato i campi di mezzo mondo dalla tua schiena… Io dalle tribunette ti guardavo e mi veniva la pelle d’oca nel vedere con quale orgoglio entravi in campo, con il tuo petto possente e le orecchie attente…tu, la cavalla dei miei sogni, una cosa che mai neppure pensavo avrei potuto avvicinare… Quando mi dissero la tua età non potei crederci…23 anni… Mi sorprese un tuffo al cuore…la mia stessa età, che per un cavallo purtroppo significa molto molto di più… Sopportavi ore ed ore di vaggio, gareggiavi ed alla fine della gara venivi portata via, lontano dal mio sguardo…volli fare tutto il possibile per conoscerti e quando ci riuscii scoprii il retroscena della vita della meravigliosa maremmana nera…eri una cavalla umile, gentile, affettuosa…sola, nel tuo box senza finestre, con quella lugubre grata attaraverso la quale vedevo a malapena il luccichio dei tuoi occhi nella penombra… Passarono i mesi, ed ogni volta che potevo venivo da te, ti spazzolavo, ti parlavo…videro che ti ero affezionata e mi permisero di montarti…mi sentivo una totale incapace ma tu con pazienza mi insegnasti tutto quello che sapevi, con pazienza miglioravamo assieme, io e te…ci chiamavano “le gemelle”. Venne poi un giorno che ricordo come il più difficile della mia vita…mi dissero che stavi male, che forse non ce l’avresti fatta…Passai con te tre lunghe notti gelide avvolta in una delle tue coperte, seduta sopra ad un secchio rovesciato, tenendo la tua testa tra le braccia…cosa ti stava succedendo? Le flebo scendevano lente goccia a goccia, il tempo sembrava non passare mai e tu a tratti letteralmente ti contorcevi a terra…volevo impazzire…mi addormentai…Arrivò la mattina, mi svegliai, c’era il sole…eri in piedi davanti a me e cercavi di afferrare del fieno da terra, da sotto la porta…stavi bene, ce l’avevi fatta! Corsi a dirlo a tutti ma le loro facce erano cupe…avevano saputo che il tuo padrone ti voleva mandare al macello, perchè davvero non potevi più reggere i ritmi che ti imponeva… Ma come??? Stavi bene, eri riuscita a guarire, avresti potuto fare mille e mille altre cose al di fuori dell’agonismo nella tua vita e el avresti sicuramente fatte con volontà! Ma non valevi più nulla…”è talmente vecchia”, mi dissero… “vecchia”…che brutta parola…io ti avrei forse definito “adulta”… Avevano speso in medicinali più di quanto tu ti fossi guadagnata vincendo…non potevi più mantenerti e ti buttavano via… Seppi dopo che eri stata male a causa delle sostanze che ti somministravano per farti gareggiare…ti avevano drogata perchè le tue sole energie non bastavano più a reggere i loro ritmi scalmanati…Non so cosa accadde nelle settimane successive, ho ricordi confusi di telefonate, pianti, paura, impotenza. Poi ho un ricordo, questo chiaro come la luce…eravamo io e te, nel piazzale del circolo ippico, tu nella tua coperta blu, io con le ginocchia che tremavano, un trailer ci aspettava…con la voce rotta dall’emozione ti dissi “vieni con me”…ricordo che ti voltasti indietro per un attimo, forse per fissare il ricordo di tutta la tua vita, della tua casa…guardasti il campo e sospirasti…il groom, l’unico che era venuto a salutarti, disse “con lei se ne va tutta la storia di questo circolo”…respirasti a fondo…con un balzo salisti sul trailer…con quel balzo deciso rompesti definitivamente col tuo passato e scegliesti di fidarti di me, di abbandonarti a me. Ce l’avevo fatta, ti avevo riscattata e ti portavo via con me, lontano dalla fatica, lontano dalla morte che volevano infliggerti!Da quel giorno non ne è passato uno in cui non ci siamo viste, sono passate le stagioni, il caldo, poi il freddo e ora di nuovo il caldo…galoppiamo insieme senza sella ne morso con gli occhi rivolti al tramonto, tu sei mia ed io sono tua…ti fidasti di me quando decidesti di seguirmi qua, tra i campi di grano ed i canali della pianura, ed ora io mi fido di te, ed ogni nebbia, ogni farfalla, ogni goccia di pioggia ed ogni risata sono regali alla bellezza della tua sincerità, alla tua volontà ed alla tua verità. Non temere, perchè quando non potrai più essere tu a portarmi sulla tua schiena lo farò io, ti carichierò sulle mie spalle e mi prenderò cura di te, fino al tuo ultimo respiro, finchè non chiuderai gli occhi per sempre, IO SARO’ CON TE. Io e te.Presto saremo di nuovo in campo assieme, certo, ci siamo allenate sui campi che i contadini a volte lasciano a riposo e non è la stessa cosa, ma so che quando entreremo in rettangolo nelle nostre menti riaffioreranno i ricordi, e sbaraglieremo tutti!Ricordi “grande signora”, quello che ti dicevo tanto tempo fa?…”Facciamogli mangiare la nostra polvere Regina!”
ciao a tutti mi chiamo Beatrice,sono venuta a conoscienza della storia di Avio unsabato pomeriggio; quando una ragazza del maneggio ha letto la storia di Avio e ce la un pò interpretata, dopo che sono scesa da cavallo sono andata subito a leggerla. anchio ( come la mia amica) mi sono commossa! il maneggio che fraquento ha un grosso libro rosso dove li ci sono tutte cose sui cavalli! fra quelle cose c’è anche la storia di Avio. secondo me è una storia che fa riflettere tutti e trovo ingiusto che si macellino i cavalli!
ciao a tutti!!
sono rimasta molto colpita daigli pensieri espressi dai visitatori del sito.Non è molto che sono nel mondo dei cavalli…è circa un anno che monto,e quindi è relativamente poco, sono ancora un germoglio in questo settore come un pò nella vita in generale dato che ho solo 17 anni. Il cavallo fin da piccola attirava la mia attenzione, la voglia di scoprirne l’approccio e tutto ciò che lo riguarda mi rendeva molto attenta e curiosa a quello che è poi il loro mondo. Dicevo…:un pomeriggio, ricordo anche che avevo un mal di testa terribile, una mia amica,anzi all’epoca la mia migliore amica,mi invitò a vedere sua cugina che montava a cavallo, io entusiasta accettai!!Rimassi senza parole, nel vedere tanta armonia tra due esseri viventi così diversi.Da quel momento … chiesi il permesso per poter montare hai miei genitori,che inizialmente stentarono a darmi una risposta convincente, che si concretizzò poi in un si!Esattamente una settimana dopo ci “fu il grande evento”;per me si intente!!!Questa mia pssione ha segnato nella mia vita un’inversione di rotta,cioè mi ha come fortificato, questo sport mi ha resa più forte,cosa che visto il mio carattere per certi versi fragile, mi sembrava una cosa quasi impensabile.
Questo amore per la mia passione che mi brucia dentro mi ha accompagnato anche per strade irte,fino a che…..fino a che un evento particolare mi ha fatto molto soffrire.
I miei genitori, hanno deciso di regalarmi un cavallo tutto mio!!!Appena l’ho vista è stato amore a colpo d’occhio, c’è stato subito una profonda intesa/difesa tra noi…per lei perchè non mi aveva mai visto prima di allora;per me perchè ero intimorita della mia inesperienza,e dalla paura di non sapermela gestire.
Abbiamo passato bei momenti insieme ci siamo conosciute pian piano con i nostri tempi sensa fretta, eravamo leali l’una nei confronti dell’altra..potevo quasi dire che era mia, anche da un punto di vista burocratico visto che l’affare si stava concludendo..che il mio sogno si stava realizzando, come quando i bambini aspettano con ansia la vigialia di natale che Babbo Natale scenda dal camino a portare i regali;che….., la” mia cavalla” si è fatta male, quindi non abbiamo più potuto concludere l’affare, visto che la cavalla non era più nelle condizioni idonee per la vendita;…come quando scopri che Babbo natale non esiste!Ecco in questo momento non ho voluto più saperne di cavalli..anche se poi la passione e l’amore per loro mi ha sopraffatta di nuovo..e adesso sono di nuovo in cerca di quel cavallo che negli occhi ha quella luce che io cerco…la stessa luce che brilla nei miei occhi…!!
Ciao a tutti,
il 29/08/2008 sono entrati a far parte della nostra famiglia 3 meravigliose creature…. Petula, Sable e Larengo… da quel preciso istante abbiamo capito che fino al giorno prima la nostra vita non era completa…
Non dimenticherò mai il nitrito di Larengo quando per entrare dal cancello il camion ha urtato un ramo…. un’emozione così forte non l’avevo mai provata… erano lì davvero… erano veri…. l’ultimo anello mancante della nostra vita era finalmente arrivato…
Tutti voi potrete capirmi bene, xchè vivete quello che viviamo noi tutti i giorni, dividere la vita con animali così nobili e sensibili ti migliora!
Oggi a 7 mesi dal loro arrivo sento la stessa gioia del primo giorno e sono sicura che sarà sempre così…
Ci soffermiamo per ore ad osservarli, accarezzarli e a parlare con loro… sono tre perle rare… sono i nostri compagni di vita.
Grazie ancora ad Alture ed in particolare ad Angela che con affetto e gentilezza ci ha sempre seguiti.
Corinna e Christian
i cavalli fanno parte della nostra vita non vanno maltrattati e chi lo fa non avra mai una vita serena ma solo cattiveria….
Ciao a tutti,
io nella mia vita ho avuto molti animali, ma mai un cavallo. Ma mi sono ripromesso di acquistarne uno appena sarò in grado di farlo. Oggi ho fatto una piccola donazione a nome di una persona importante per me. Lei ama molto i cavalli, ed io amo molto lei. Scusate se utilizzo questo spazio anche per motivi personali. Ma se amate gli animali siete certamente persone sensibili e mi perdonerete. Ti amo Barbara.
LA PERDITA DI UN’AMICA………..
ieri sera ci si è spezzato il cuore…. la nostra SABLE è morta…. una disgrazia ce l’ha portata via… non ho mai provato un dolore simile…. un pezzo di cuore che si sgretola… un dolore immenso che mai passerà…. era con noi da poco meno di un anno ma è come se feosse stata tutta la vita con noi…. il male che proviamo oggi sarà lo stesso di domani e così per sempre… ma possiamo dire che se pur poco il tempo trascorso insieme è stato intenso… ci ha insegnato tanto e ci ha migliorati come persone…. Sable rimarrà sempre nei nostri cuori con il rimpianto di non averla vista invecchiare…
SABLE TI AMIAMO TANTO E GRAZIE PER ESSER ENTRATA A FAR PARTE DELLA NOSTRA VITA. Grazie di tutto piccola!
Buon viaggio sul ponte dell’arcobaleno e aspettaci che un giorno saremo di nuovo insieme!
Corinna, il mio cuore sta con te. Purtroppo so cosa si prova quando uno dei nostri “angeli” ci abbandona sulla terra. In meno di un anno abbiamo perso per disgrazie stupide 2 dei nostri angioletti ed ancora oggi a casa nessuno si rassegna alla loro perdita. Ma ringraziamo a Dio di averceli mandato vicini perchè ci hanno donato tanta grazia divina e ci hanno insegnato il vero significato dell’amore. Adriana.
è vero Adriana… fa tanto male… il cuore è in pezzi e il dolore ce lo porteremo per tutta la vita…
Ora so che la nostra piccolina corre felice ta le nuvole accolta da quell’amore celeste ma egoisticamente parlando mi fa male non poterla più abbracciare, baciare e coccolare… mi fa male non vederla più… mi fa tanto male il fatto che non la vedrò invecchiare con me….
So bene che non sono eterni e che vivono meno di noi ma avrei voluto averla al mio fianco per ancora tanti anni….
Mi manca già così tanto e il vuoto che ha creato la sua assenza fa ancora più male….
La tranquillità e l’amore che mi comunicava mi rendeva felice e serena…
Oggi hanno portato via il suo corpo ed ho pianto ancora come una bambina perchè è stata l’ultima volta cheho visto il suo bel musino….
Dio quanto mi manca e quanto sto male….
Dolce amore mio fai buon viaggio e ricordati che sarai sempre viva nei nostri cuori!
L’unica cosa che mi consola è che qui abbiamo ancora i nostri 2 angeli, tra cui la sorella della dolce Sable, lei se n’è fatta una ragione all’apparenza ma anche i suoi occhi sono spenti…. Insieme supereremo il dolore e andremo avanti aspettando il giorno in cui ci sarà il grande ritrovamento!
La cosa che mi rasserena è che un giorno saremo di nuovo insieme………….
un abbraccio forte
ciao dolce Tatu’ anche oggi mi hai salutato con il tuo nitrito basso quando sono entrata in scuderia e mi hai portato a fare un a bella passeggiata sulla tua schiena incurvata x gli anni ma forte x lo spirito con cui tu ancora affronti la vita
mi sono divertita…. e mi sono sentita libera e sicura perchè tu eri li con me mi hai “servito” con il cuore come hai sempre fatto….abbiamo parlato tanto anche oggi nel nostro modo strano fatto di sguardi e piccoli tocchi …una cosa pero’ mi son dimenticata di dirti….buon compleanno fedele amica e grazie x tutto quello che hai fatto ……
dalla finestra vedo il tuo box e se guardo attentamente posso vedere il tuo muso affacciato alla finestra e i tuoi occhioni intelligenti…..lo sapevi eh!? che ti stavo pensando…..
Ho tanti pensieri e parole che vorrebbero uscire fuori e cercare di far capire cosa hanno fatto per me i cavalli e quanto soffro e ho sofferto nel veder andar via due cavalli che se vogliamo sono stati l’inizio di tante cose e la soluzione a tanti problemi che la vita ci mette davanti.
A Ionia dico GRAZIE per avermi fatto imparare ad andare a cavallo a lei che è stata la prima sù cui sono salita…ricordo come se fosse ieri (sono passati quasi 10 anni)quando ti vidi entrare in campo tutta sudata…perchè l’uomo non capisce quando è l’ora di fermarsi e dire basta è una vita non un mezzo!!!!invece pur stando male ti hanno usata e tu hai dato sino all’ultimo…sei stata un’ora a camminare a furia di frustate per non farti cadere…poi il cambio ti prendo io e quei due giri i nostri sguardi che si incrociano per l’ultima volta e il botto,le convulsionie la pace…voglio pensarla così che sei andata a stare meglio!
la mia promessa da quel giorno fù che non avrei mai più permesso che un’altro cavallo soffrisse….mi rendo conto ora che sono cresciuta che è impossibile per svariati motivi…anche se con le migliori intenzioni ma lì è arrivato il mio riscatto….Durruti allmar un trotter di 2anni uno scarto intero zoppo brutto… a distanza di un mese dalla morte di Ionia..nessuno ti voleva ,il dialogo trà padrone e commerciante e quelle parole:se non lo vuoi tu poco male lo vendo a carne…io ci guadagno lo stesso!!!DINUOVO PER SOLDI UNA VITA STAVA PER FINIRE!!!!
il fato un angelo da lassù ha fatto in modo che lui entrasse a far parte della mia vita..ricordo il fiocco rosso e la coperta Blu…la strada è stata lunga e dolorosa..ho speso soldi e versato lacrime per arrivare a montartie dimostrare al mondo che si sbagliava e tu eri BUONO CON UN CUORE ENORME!
e ora anche se non ti monto più hai problemi e ho deciso di tenerti con me..perchè mi dai tanto anche se non ti salgo sopra perchè sei amicizia ,bontà,saggezza,sei stato il rifugio e la spalla sù cui piangere milioni di volte,tu che mi dai tanto a modo tuo!oddio fare un pò di ginnastica ti farebbe bene sei enormeeee!!!ma sei bello lo stesso!
chiedo scusa anche a te perchè ti ho lasciato solo e stavo per darti via..perchè un’latra perdita mi ha stroncato e non ho la forza di vedere ancora quegli occhi pieni di dolore e paura…ma pensare che tu non hai colpe e stavo sbagliando ,pensare che senza di me eri spacciato,pensare che la mia vita è rinata grazie a voi cavalli e non sarei riuscita a stare senza di voi mi ha dato la forza di guardare avanti e dinuovo a distanza di un mese dalla perdita di quel cavallo Speciale che sempre per fatalità è entrato a far parte della mia vita ho trovato un nuovo compagno a cyui dare tanto,insegnare che cè speranza per entrambi…e a distanza di quasi un’anno chiedo scusa a Skip per non aver capito,non aver fatto abbastanza …perchè non sono riuscita a salvarti…volevo ringraziarti per tutte le volte che mi hai riportato a casa quando mi sono persa per campi!!!!per tutte le volte che tu hai colmato i miei problemi fisici facendomi sentire bene e sana!
per avermi dato la tua amicizia e aver lottato quei due giorni ,aver superato unarresto cardiaco per la voglia di restare con me..perchè tu amavi la vita e io amavo e amerò te per sempre!!!tu eri il Mio cavallo quello che ha colmato tutte le mie paure e ha premiato i miei gesti…
sai Skip Drudi sente la tua mancanza anche se ora affianco a lui cè Scric..che mi hai mandato tu.
Papà da quando non ci sei più non sale a cavallo…non viene più al maneggio come prima
Mamma ha appeso le tue foto per casa!
e ricordi Claudio che pur avendo paura ci ha aiutati quando stavi male….tu sei entrato nei nostri cuori e li hai riempiti di amore…quello che a te spero di aver dato!
Grazie per avermi mandato il nano…che mi ricorda te in tanti atteggiamenti come la diffidenza che avevi negli occhi quando arrivasti!e le piccole confidenze che iniziasti a dare…
ho appreso il tuo segnale quel giorno ..il primo aniversario della tua morte quando andai quasi controvoglia a vederlo…e avevo con me una tua trccia e mentre stavo per salirci sopra alla radio del coperto sentii la nostra canzone “INVECE NO”
con le lacrime agli occhi ci sono salita e ora cerco di ridare a lui la speranza che ho dato a te di un mondo migliore!
avrei voluto dare a te una pensione serena nel paddock sotto casa…lo farò con Drudy e il nano…sperando che almeno loro restino con me per molti molti anni!!!!
scusami se puoi ..perchè ho sensi di colpa
ciao a tutti!! ho letto tutte le vostre storie e molte mi hanno fatto venire le lacrime agli occhi. Prima di dire mamma ho detto cavallo e ha 5 anni ero già a cavallo e non sono più scesa. I cavalli e gli animali in genere sono la mia passione . Io per i miei quattro zampe non sono la ” padrona” ma la loro mamma, ora ho 2 cavalli 1 cane e 2 gatti e tutti vanno d’accordo fra di loro. Ho avuto vari cavalli nella mia vita e tutti hanno la loro storia con lieto fine , ma ora vi voglio raccontare dell’ultimo arrivato: hendo. Due anni fa nel posto dove lavoravo, un allevamento pensione per cavalli, un giorno arrivò lui, un olandese sauro di 1,70 da salto ostacoli, di nome hendo , per un periodo di riposo. Amore a prima vista! giocavo con lui, io correvo e lui mi galoppava vicino , mi salutava sempre con un nitrito basso. Poi un giorno se lo riportarono via e io piansi la perdita di un amico. Qualche tempo dopo lasciai quel lavoro ma rimasi in contatto con la proprieteria e un anno dopo, in un incontro, chiesi come stava hendo e lei mi disse che lo regalavano. A febbraio dello scorso anno hendo è arrivato qui a casa con mia grande gioia!! Quando ho conosciuto hendo aveva 18 anni è arrivato a casa che ne aveva 19 e ora ne ha 20!! in molti mi hanno detto di non prenderlo perchè vecchio ! ma sapete una cosa? è la mia gioia e mi rende felice ogni giorno che gioco con lui che lo vedo brucare tranquillamente in giardino . Un difetto ce l’ha , dato che io lo lascio libero di brucare dove vuole , ha il vizio di entrare in casa ! e tra grandi mie risate e le urla di mio marito :” vuoi che lo sistemiamo nella camera degli ospiti? ” sono costretta a farlo uscire. Non rimpiangerò mai di averlo preso , gli ultimi anni della sua vita li vivrà da cavallo libero , non chiuso in un box , ma circondato dall’ amore e dall’affetto che si merita , perchè è speciale e io gli voglio un mondo di bene. Un cavallo anche se anziano a tanto da dare !!! Purtroppo c’è tanta , troppa gente che non capisce.
Un caro saluto a tutti..
Ho già lasciato alcuni pensieri su questa pagina, tempo fa…ed ora ne vorrei lasciare un altro ancora!
Ho salvato un altro puledro…sono così contanta, posso solo esprimerlo e condividerlo con Alture!
Tempo fa ho aqcuistato una cavalla di 9 anni PSI e il vecchio padrone padrone possedeva anche il puledro di 18 mesi, della stessa cavlla, abbandonato in un campo.
Tale puledro 2 mesi fa era caduto da una rupe, facendo un volo di ben 5 mt. Tutti lo avevano dato per spacciato. Era sciancato, camminava male e si faceva la pipi addosso perchè aveva perso il controllo segli sfinteri per la caduta.
Ovviamente il prorietario era intenzionato a macellarlo e lo teneva nel campo di cui palavo, aspettando che ingrassasse un pochino per far peso e poterselo far pagare meglio dal macellaio!!
Ragazzi lo so!….ho già un altro pulerdo maschio intero della stessa età ed in piu’ la cavalla…pero’ non ci ho visto piu’ a l’ho riscattato!!
Adesso li ho tutti e 3 a casa mia che girano liberi per il giarino, e credetemi che ogni giorno che passa sono sempre piu’ contenta di averli con me al io fianco!
Il puledro aveva già i suoi documenti e si chiamava Potente, ma io l’ho ribattezzato Icaro…
Un abbraccio a tutti
questa storia è un pò diversa dalla vostre… cominciare dal fatto che la cavalla di cui parlo non è mia, e che la sua storia la si sta ancora scrivendo, per quel poco che posso scriverla io, visto direttamente con lei centro poco.
io non sono mai andato “a cavallo”, ma ho sempre avuto un profondo rispetto per questi grandi signori, anche se in pochi lo sanno…
Grazie a luca e angela ho avuto una occasione che non saprei se definire più unica o più rara (almeno per me), ho avuto il paicere di conoscere una Signora per me molto importante… Satin.
era metà novebre quando riuscii ad andare da lei la prima volta, mi feci tutti quei km…
quando arrivai incontrai pier, estelo e claudio, ricordo il loro sguardo quando gli dissi da dove venivo solo per vedere una loro ospite, ah ah.
mi accompagnarono dove tenevano i cavalli visto che era ora di portarli fuori dai box, fu
fu allora che vidi il suo musetto, ricordo la paura che avevo ad avvicinarmi a lei…
aprirono il box, lei fece capolino e mi si fermò davanti, due statue che si guardavano negli occhi, credevo che il tempo si fosse fermato…
quando la chimarono, partì trotterellando… bellissima, stupenda…
vidi un’espressione allucinata stampata sul volto di estelo e pier mentre io non so quale espressione idiota mi sia comparita in volto… una gioia immensa vederla così sapendo da dove veniva.
quello stesso giorno arrivò anche il luca con dei suoi amici… erano tutti riuniti sulla staccionata, che discutevano sul dafarsi, io ero poco più in là (in disparte) che la guardavo, quando la chimarono si avvicinò piano piano… zoppicando (ecco perchè avevano quell’espressione quando lei parì al trotto) solo che lei non si avvicinò a loro, andò verso una persona con il cappellino rosso e bianco una persona che ora sta facendo fatica scrivere con le lacrime agli occhi…
per qualche oscura ragione continuavo a pensare “nooo, va da loro dai su”, ma a raccontarlo non ci crede nessuno… non si mosse sino a quando non entrarono a prenderla.
da quel giorno credo proprio di essermi affezionato a lei (va bè che me lo ripetono sempre), dolcissima… bellissima, se possibile da quando le è arrivata la sua copertina nuova lo è ancora di più, si intona con il suo biondo della criniera.
quelle poche volte che sono riuscito a passare a trovarla sono state qualcosa di stupendo;
disolito mi fermo sulla staccionata a guardarla, e quando si avvicina passavo il tempo a carezzarla, o a parlargli…grazie a qualcuno sono potuto stare anche un pò più un vicino a lei… l’ho apprezzato molto, e sono convinto che anche Satin lo apprezzi.
fra lei e le persone che sono lì è come entrare in paradiso, ogni volta.
e ogni volta per me è un dispiacere andare via, tantè che quando esco dal cancello parto via razzo per cercare di non sentire il dispiacere di andarsene…
sin ora mi ha dato veramente molto rispetto a quel poco che ho potuto darle io (senza contare i signori de “il bardo” anche loro hanno fatto veramente molto), e ora che purtroppo (o per fortuna, dipende dai punti di vista) starò via per lavoro un bel pò, mi spiace tantissimo non potermi farei quella moltitudine di km che mi separavano da te, anche se mi mandano una foto ogni tanto, mi fa molto paicere si, ma non come qunado posso starti vicino.
Satin ti ho nel cuore e mi stai già mancando tantissimo….
A presto biondona ritornerò prima o poi e ti porterò le carote che ti ho promesso.
un saluto a tutti e grazie di aver questa storia.
Davide, quell’omaccione con il berretto rosso e bianco.
..quando nasce un’amore..gia’…si ama completamente una,due volte in una vita e,bisogna anche avere l’immensa fotuna di incappare nell’infinito di un amore!!!..nasce…gli sguardi si incontrano,siamo sconosciute,non vogliamo ammetterlo ma…ci piaciamo da morire..eheheh…mi avvicino a te..la prima cosa che mi colpisce e’ il tuo profumo..ti sfioro e il contatto con te mi inebria,mi da un piacere infinito…poi i tuoi occhi nei miei…gia’ ti appartengo!!!..ti voglio x me…non domani,adesso!!!E cosi’ ando’…..ci innamorammo in una fiera…tu eri uno splendore..ma nessuno realmente ti aveva guardata dentro…solo io..e se quel brav’uomo del commerciante non ti avesse appioppata a qualcuno proprio durante quella fiera……….spesi tutto quello che avevo..e la sera stessa eravamo stese nella nostra stalla insieme….ti parlavo di me..forse ti annoiavo ma volevo che sapessi piu’ cose possibili di me…di me che gia’ t’amavo piu’ di qualunque cosa al mondo..i tuoi occhi mi rassicuravano…non avevamo il becco d’un quattrino…ma che felicita’!!!..da quel giorno ci siamo amate da morire…sono passati i giorni e tu eri la mia forza,mia sorella,mia madre,la mia migliore amica…hai amato senza timore chiunque era al mio fianco… sei stata generosa,a volte severa..buffa…IL MIO FARO…poi il buio..tu,non c’eri piu’…il mio mondo non c’era piu’…non c’era piu’ niente…il dolore e la malattia che ti avevano strappata via da me li stavo vivendo nelle mie ossa,nel mio sangue,nel mio cuore….i tuoi occhi,ogni giorno dentro ai miei…non riesco a collocare la tua assenza..ti amo…e come ogni giorno le lacrime continuano a bagnare il mio viso…il mio cuore e’ pieno di rabbia…devo riuscire ad amare ancora la vita…e non ad imprecare contro di lei!!!..mi manchi come l’aria..TI AMO…STELLA!!!TUA/MIA x sempre…DINA
IL TESTAMENTO DI UN CAVALLO
“Amico mio, la mia eredità non è fatta di beni materiali, ma resteranno tuoi per sempre l’allegria, la gioia di vivere, il rispetto che spero di averti insegnato in tanti anni di vita in comune.
Se sono riuscito a spiegarti cos’è l’amore di un cavallo e tu sarai capace di regalare un amore che gli assomigli anche solo un pò – a qualsiasi essere vivente, uomo o animale che sia – spero di averti lasciato un bene inestimabile e sarò felice tra le nuvole.
Una raccomandazione: non provare a dimenticarmi, non ci riusciresti… e non dire: “Basta animali, ho sofferto troppo”; se lo dicessi, vorrebbe dire che non ti ho lasciato nulla.
Se ti ho insegnato l’amore dimostramelo, offrendolo ad un altro animale: ti darà anche lui tenerezza, allegria ed ancora amore.
E alla fine ti lascerà un testamento come questo. Così senza accorgertene, continuerai ad imparare e crescere, ed un giorno ci ritroveremo tutti insieme in un unico paradiso, perchè non c’è un Paradiso per gli uomini ed un Paradiso per gli animali, ce n’è uno solo per tutti quelli che hanno imparato ad amare”.
ciao a tutti mi chiamo stefano, ho letto tutti i pensieri che avete scritto, e condivido quasi tutto perche mi sono capitate anche a me un sacco didisavventure, ma anche tante cose belle. si perche e’ inpossibile che esistano solo le cose belle.
il pensiero piu bello e’ il testamento di un cavallo, io lo’ provato dal vero e’ difficile ma e’ proprio cosi.
Ho conosciuto il mondo dei cavalli per caso all’eta di 20 anni, accompagnando mia sorella a prendere delle lezioni in un maneggio, vicino a casa . risultato dopo due settimane ero in sella anchio e sono passati 24 anni e sono ancora in sella. il mio primo cavallo e’ stato un purosangue inglese lo’ comprato che aveva 2 anni, mi ha portato in passegiata per15 anni dopo per un problema di artrite e artrosi lo’ tenuto al padoc. a riposo, e per uscire ho comprata una cavallina gravida che una ragazza non poteva piu’ tenere. cosi adesso eravamo in tre. dopo qualche mese nacque’ anche icaro il puledro della cavalla. oggi ha sei anni anche lui, e lo sto’ domando.ero l’uomo piu’ felice del mondo il mio primo cavallo era sempre con me’ che si godeva un meritato riposo in piu’ avevo altri due amici. si era aumentato un po’ di piu’ l’impegno per accudirli, perche li tengo in una cascina con un po’ di terono e li accudisco io personalmente, un po’ di arrabiature da parte di mia moglie che dice sempre che sono sempre dai mie cavalli, che pero’ adora anche lei.
la favola finisce due anni fa’.ero al mare a 800 chilometri da casa, i cavalli quando non ci sono li accudisce mio fratello, che anche lui ne ha tre. in un altro posto vicino a me.una mattina alle 9 chiamo mio fratello per sapere se era tutto a posto,sentivo dalla sua voce che cera qualcosa che non andava, mi disse che cera sultan il mio vecchietto cosi lo chiamavo il mio primo cavallo che non stava molto bene, gli chiesi se aveva chiamato il veterinario e che cosa aveva,mi disse che era da due giorni che il veterinario veniva tre quattro volte al giorno ha fergli i flebi e guardare come andava mi passo il veterinario, mi disse che aveva avuto un ischemia al cervello e altre complicazioni. era paralizzato per tutta la parte posteriore del corpo.gli dissi da non scherzare. dimmi cosa e’ successo mi disse guarda che non sto scherzando ti stavamo chiamando noi perche sta peggiorando ancora. mi sono sentito morire. come prendere una pallottola al cuore non riuscivo piu’ a parlare a pensare mi cadde il telefonino per terra non riuscivo piu’ neanche a respirare. mia moglie era nel bagno che si preparava per andare in spiaggia, corse in camera nel sentire cadere il telefono. mi disse che ero diventato bianco come un cadavere poi rosso e avevo gli occhi sbarrati mi dovette scuotere per un po’
per farmi riprendere. mi richiamo dopo qualche secondo mio fratello mi disse: ti passo il vetererinario ti deve parlare, mi disse che doveva sapere cosa fare. gli chiese quanto era grave e se poteva riprendersi. mi disse che non sarebbe arrivato a sera, che dopo qualche ora sarebbe diventato difficile per lui respirare, gli domandai se soffriva lui mi disse parecchio perche aveva avuto anche un blocco intestinale e renale, mi domando’ il permesso di addormentarlo. parlai con mio fratello gli chiesi cosa avrebbe fatto lui. mi disse e’ messo davvero male non ce la fa piu’. se gli vuoi bene non lo fare piu’ soffrire.acconsentii a farlo addormentare per sempre. mi ricordo che riuscivo piu’ a smettere di piangere, e ero arrabiato con lui perche non mi aveva aspettato a stare male non poteva finire tutto cosi’ dopo 18 anni passati assieme non potevo accettare che finisse in pochi attimi. caddi in depressione per sei mesi non sono riuscito neanche ad entrare nel suo bos
si avevo gli altri due cavalli e gli accudivo e uscivo con la cavalla, ma lui era diverso una parte di me’ e’ morta assieme a lui.a giugno del 2009 per caso entrai nel sito di alture e mi dissi che avrei potuto adottare un cavallo per dargli una vita spensierata in nome del mio vecchietto, che mi aveva lasciato. e cosi dopo un mesetto arrivo beverli una cavalla italiana di 17 anni che non poteva piu’ essere montata.nel scendere dal trailer si guardo un po’ in giro venne verso di me’ accompagnata dalla ragazza che la porto che era anche la vecchi proprietaria, la prese alla corda mi guardo fissa negli occhi aveva gli occhi tristi spaesati appogio la sua testa sul mio petto, in richiesta di una carezza, piangendo la accarezzai per qualche minuto, la accompagnai nel suo bos. e poi nel suo padok. e passato un anno quasi da quel giorno fra noi ce un rapporto splendido, ma questa e’ un altra storia che merita di essere raccontata bene e magari ve la raccontero piu’ avanti.
una parte di me e’ morta assieme al mio cavallo ma lui per non lasciarmi solo ha mandato lei a vegliare su di me. ciao a tutti
Anche oggi vecchia amica mi hai dimostrato quanto è grande il tuo cuore… penso spesso che il tuo animo sia di gran lunga piu nobile del mio…
Ringrazio di averti incontrato tanti anni fa e temo il momento che ci dovremo separare….
Cerco di fare per te tutto cio’ che posso …ma mi sento sempre in debito…anche se nei tuoi occhioni leggo solo gratitudine…cmq vada noi staremo sempre insieme se non qui …la dove nasce un arcobaleno ,dove tutti gli animali vivono con chi li ama….
Il ricordo indelebile..
Il tuo collo arcuato e potente, il tuo manto lungo e nero come la notte, morbido come velluto,i tuoi occhi limpidi e fedeli, in cui il mio viso sembra un ritratto, il tuo corpo caldo e forte, fremente nell’attesa prima della libertà..
mi aggrappo a te.. le mie gambe avvolgono i tuoi poderosi fianchi..
niente selle per noi niente briglie..
solo cuore.. e via verso la libertà..
posso volare..
il tuo respiro rovente riempie l’aria, mentre la velocità aumenta.. galoppando insieme.. i nostri cuori all’unisono.. fusione dei movimenti..
il fruscìo dell’erba ci accompagna, il suo profumo si lega a noi..il vento fra i crini ..
Sono nata per te.. sei nato per me.. siamo nati per essere uno.
non abbiamo bisogno di parole.. occhi negli occhi.. ci basta un battito di ciglia per sentirci..
ci fermiamo.. è scesa la notte.. stelle a farci da guida.. luna a illuminare la strada..
un’unica ombra.. la nostra insieme..
e nel lago davanti a noi ci specchiamo.. un’amazzone e il suo destriero..
il riflesso di una sola anima..
Dedicato a te… grande immenso soprattutto nel cuore..
E a voi… che li amate quanto me..
Da pochi mesi sono tornata ad internet dopo anni di assenza. Visita d’obbligo su alture che ho sempre nel cuore e chi ci trovo ; Judock. Mi esplode il cuore, se non fossi stata al suo fianco quando il veterinario dopo il terzo ictus lo ha soppresso alla dolce età di 28 anni io direi che è lui : il mio Birillo ! Uguale identico, sono certa che siano parenti. Ma Birillo lo presi che aveva 8 anni, carico di diffidenze e comportamenti difensivi. Divenne un amore con attenzioni tali che anche il mio nipotino per impressionare gl’amichetti gli passava sostando in mezzo alle gambe. Ma eravamo tutti tranquilli con Birillo a terra era un amore in un paio di mesi da quando diventò il mio inseparabile compagno. Questo Judock è il suo ritratto, anche per la posizione in cui tiene gl’anteriori… chissà se ha gli stessi acciacchi… non posso farmene carico solo perchè ora ho un bimbo, ho già altri due cavalli… ma leggerò con attenzione ogni evoluzione e vi prego… posso andare a trovarlo ??? Magari sono davvero parenti… chissà.
Giulia
Da sempre ho amato e ho rispettato gli animali,so che un giorno prenderò un cavallo tutto mio e lo amerò con tutto il mio cuore.
Animo generoso e grande virtù per tutte quelle persone che aiutano gli animali maltrattati.
Se avessi tanti soldi farei un piccolo paradiso per i cavalli in dificoltà ma purtroppo la vita ti pone sempre tanti limiti.
Peccato che chi li possiede a volte li maltratta e non si rende conto che loro sono anime pulite e leali.
Massimiliano.
“Quando ti vedevo gioivo,ero contenta perche c’eri. Il motivo per cui sto soffrendo? Quella volta stavi troppo male e io stavo male per te. Te ne sei andato e la mia anima è venuta con te, non so perchè sei andato via. Solo il non potermi piu avvicinare, abbracciarti, darti un bacio in fronte e dirti “andrà tutto bene, sono qui” mi fa soffrire.
Forse sei contento d’esser andato via e io dovrei essere contenta per te, ma non voglio lasciarti, quando torneremo insieme? Non dimenticherò mai quello sguardo straziante, credevo ti saresti ripreso come sempre,ma tu gia sapevi che saresti andato,volevi passare con me la tua ultima notte, non mi lasciavi andare con quel tuo sguardo, ma non capivo, non capivo. La mattina dopo ero pronta a vederti corrermi incontro,contento come sempre. Non e stato così. Eri a terra, respiro affannato, sono stata sopraffatta dal dolore. Non capivo! Arrivò il tuo dottore, sai cos’e’ successo. Non dimenticherò mai il tuo sguardo, i tuoi nitriti disperati, per non farti abbandonare, lasciare, come per dire ” Come puoi farmi questo? Mi uccidi, mi fidavo di te. Perchè?” come mai non ho t’ho capito? Eri lì,tra le mie braccia…soffrivi, e anche io.Ti dicevo ” andrà tutto bene, stai calmo, non succederà niente” Ma non mi credevi, neanch’io ci credevo, era la fine della nostra storia. Avevi capito tutto…ma giuro,non volevo abbandonarti! Poi arrivò la puntura, il tuo occhio nerissimo, si era spento, la palpebra si chiuse, lui se ne andò e mi lasciò sola. “Arrivederci”. Ero lì,con il tuo corpo, a piangere, sperando che non fosse vero,che ti saresti rialzato e ti avrei abbracciato, ma non è stato così. Giacevi. Eri già andato, era colpa mia, non mi avresti mai perdonato. Quanto tempo è passato,ho fatto sparire le tue foto, mi facevano soffrire troppo, ma oggi le recupero, soffro lo stesso anche a non vederti, non ho ricordi di te, solo qualche sbiadita immagine in cui siamo insieme e felici, e tanti ricordi, nella mente, che non svaniranno mai.
Ti scrivo per scusarmi, giuro, non volevo ferirti!
Mi sei stato vicino senza accorgetene, chissà se ogni tanto mi pensi…dove sei?
Ma forse ora è troppo tardi per dirti “Scusa,Mi Manchi”. ♥”
Al mio piccolo… una stella in più in cielo…