Animalisti contro la Sagra della carne di cavallo

Alba (CN), 8 ago. – Con una lettera inviata al Sindaco di Seclì (LE) l’Anpana
(Associazione nazionale protezione Animali natura ambiente) – Settore
Tutela equini – ha espresso indignazione e disgusto per la “Sagra della
carne di cavallo” in programma per il 16 e 17 agosto prossimi, e ne ha chiesto
l’annullamento per ragioni di civiltà. Lo annuncia in un comunicato stampa la stessa associazione, impegnata da anni nell’opera di salvaguardia degli equini e nella promozione di una nuova cultura basata sulla loro considerazione quali animali d’affezione.
L’Anpana, rileva infatti “come il rapporto uomo-cavallo stia sempre più assumendo valore di amicizia e di rispetto per cui  manifestazioni come questa colpiscono profondamente la sensibilità di tantissimi cittadini”.
Sebbene l’Italia rimanga uno dei pochi Paesi al mondo in cui vige l’ippofagia, è significativo il calo che si registra da diversi anni a questa parte nel numero di equini macellati, come dimostrano i dati Istat. Partendo dal 2001 (anno in cui si era avuta un’impennata a seguito della crisi della mucca pazza) quando erano stati uccisi 280.511 equini nei mattatoi italiani, si è arrivati a una sensibile flessione nel 2007 pari a 99.971 animali macellati; tendenza che sembra confermarsi anche per il 2008. Parallelamente diminuisce il numero di equini importati a fini alimentari che dai 188.466 del 2001 sono passati ai 59.476 del 2007.
“Ci auguriamo che anche a Seclì, così come nella provincia di Lecce e in
tutta la regione – ha dichiarato Luca Casati, responsabile del del Settore Tutela equini dell’Anpana – possa presto finire una tradizione gastronomica in cui è massiccio il consumo di tali splendidi animali, verso cui gli uomini sono invece debitori di riconoscenza per quello che hanno sempre ricevuto da essi in termini di servizi e utilità in vari settori lavorativi e sociali”.
Ellis Mais