Cavallo infetto, scatta quarantena.

Animale affetto da anemia, in forse stagione al Visarno 26-03-2008 20:30 (ANSA)

FIRENZE, 26 MAR –
Scatta la quarantena all’ippodromo del Visarno dopo che un cavallo ospitato dalle sue scuderie e’ risultato affetto da anemia. Rischia di saltare la stagione del galoppo, che sarebbe dovuta cominciare il 3 aprile. La conferma dell’anemia di Trust Me, galoppatore di 5 anni, e’ arrivata dalle analisi del sangue. Intorno al 16-17 aprile verra’ ripetuto il test su tutti i cavalli dell’ippodromo. Se daranno esito negativo, il Visarno riaprira’.(FOTO ARCHIVIO)

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Cavalli in fuga con le zampe legate

Con
le zampe legate, come dei carcerati. Camminavano senza meta, in fila
indiana, lungo la strada che collega Rescaldina a Gerenzano, incuranti
delle macchine e dei fari che all’imbrunire illuminavano via Melzi,
strada sempre molto trafficata. Un automobilista però si è fermato e,
non potendo ottenere risposta da quella insolita carovana, ha chiamato
i carabinieri di Cislago e la polizia locale di Rescaldina. I tre
cavalli avelignesi o haflinger – quelli con la criniera bionda e il
manto dorato, originari di Avelengo paesino del Sud Tirolo – sono stati
liberati dalle corde che legavano le zampe anteriori e portati in salvo
in un vicino maneggio di Gerenzano.
«Li
avevo visti che camminavano lungo la strada , subito dopo il Biopark–
spiega Roberto Sormani, responsabile della Lav di Saronno – e così ho
dato l’allarme. Era pericoloso sia per loro che per gli automobilisti».

(foto: uno dei tre cavalli recuperati)

I
cavalli, due femmine e uno stalloncino, appartengono a un allevatore di
pecore di Parabiago che già qualche anno fa era stato multato dai
vigili urbani di Rescaldina per lo stesso motivo. I tecnici dell’Asl
sono riusciti a risalire al proprietario grazie al microchip applicato
a uno degli animali. «I Cavalli erano
impastoiati – spiega uno dei vigili intervenuti sul posto – un metodo
che puo’ essere usato, ma solo se le zampe sono protette adeguatamente
da apposite guaine. In questo caso i cavalli ne erano sprovvisti».
(foto: particolare delle zampe legate).

La strage dei cavalli selvaggi

Cecchini uccidono dagli elicotteri i cavalli selvatici
Sono i brumbies, discendentiI inselvatichiti dei primi cavalli importati dalla Gran Bretagna, gli animali sterminati ‘in segreto’ dal Governo statale australiano.
Gli animalisti sostengono che molti di loro vengono lasciati a morire di una morte lenta e dolorosa

Sono venuti alla luce alcuni documenti riservati secondo cui quattromila cavalli selvatici sarebbero stati uccisi nello stato del Queensland, nord est dell’Australia.
La notizia, che ha fatto idignare gli animalisti, ‘racconta’ come altri diecimila animali sono condannati alla stessa fine: il Governo ritiene sia un’operazione necessaria per proteggere il delicato habitat dei Parchi Nazionali. Lo stesso Governo statale aveva tentato di tenere segreta l’uccisione selezionata di cavalli bradi, i cosiddetti brumbies, per paura di fare scaturire proteste pubbliche.
Le informazioni sono state rese pubbliche grazie al ‘Courier Mail’, il quotidiano di Brisbane che è riuscito ad ottenere i documenti segreti grazie alle norme sulla libertà d’informazione vigenti.
I brumbies – discendentiI inselvatichiti dei primi cavalli importati dalla Gran Bretagna – sono diventati parte dell’immagine nazionale del Paese e, oltre a questo, il gruppo animalista ‘Save the Brumbies’ ha aumentano la loro popolarità pubblicando nell’omonimo sito, purtroppo, le foto delle uccisioni di questi splendidi animali, fra cui l’immagine di un puledro accanto alla madre uccisa.
Il giornale di Brisbane riferisce che il governo statale aveva istruito i tiratori scelti a nascondere gli animali uccisi, per non far conoscere l’ampiezza dell’operazione. In uno scambio di e-mail, il ministro dell’Ambiente Lindy Nelson-Carr scriveva all’ex premier Peter Beattie che l’uccisione dei cavalli ”ha il potenziale di provocare sonora opposizione da piccoli gruppi di speciale interesse, con opinioni forti e inflessibili”.
L’uccisione dei cavalli viene eseguita dagli elicotteri sui quali i cecchini sparano alle bestie tentando di colpirle al torace, per ridurne le sofferenze. Tuttavia gli animalisti sostengono che molti degli animali vengono lasciati a morire di una morte lenta e dolorosa.
Gli animalisti accettano l’argomento del governo, che i cavalli causano erosione del suolo, distruggono le fonti di acqua potabile, danneggiano siti culturali aborigeni e competono con specie native per il cibo. Ma affermano che l’eccesso di popolazione e’ il risultato di anni in cui il problema e’ stato ignorato
La strage dei cavalli selvaggi

Pasqualino Settebellezze

Ed eccolo Pasqualino che a buon diritto vogliamo soprannominare “Settebellezze” per la sua aria da guappo e il suo ciuffo ribelle, in buona compagnia della sua amica cavalla ( la quale prima di oggi bisticciava con qualsiasi cavallo le si proponesse come amico ), godersi il fresco primaverile nella sua nuova dimora .
Grazie Amalia, per l’ attenzione che hai nei suoi confronti e per il magnifico posto che hai offerto a Pasqualino.
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Davil, quarter horse , urgente sistemazione.

ADOTTATO DA DANILA DELLA PROV. DI ALESSANDRIA
DAVIL, quarter horse di circavent’anni, castrone. Sta bene in
salute, è docile e bravo di carattere e può fare delle tranquille
passeggiate. Risiede in provincia di Mantova e richiede attenzione.
E’ necessario trovare per problemi logistici ,una sistemazione definitiva in tempi brevi.
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Olimido , 19 anni

ADOTTATO DA PAOLA DELLA PROVINCIA DI ALESSANDRIA
Holly , è un castrone trottatore . Ha 19 anni ma ed  è in ottima salute, è
molto docile in sella, e non fà scherzi nemmeno durante il governo, è vaccinato
Altezza al garrese 1.65.
E’ bravo e molto gestibile in passeggiata, ed è abituato alla presenza dei
cani, che lo hanno sempre accompaganto durante le escursioni. Necessita, però, della compagnia di altri equini.
Si trova in provincia di Vercelli.
Per disponibilita’ alla’ adozionecompilare la form sottostante

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Indagine a Bologna su corse cavalli

Cronaca

Bologna – Un’inchiesta sul doping nel mondo delle corse dei cavalli, condotta dalla procura di Bologna, che vede 31 indagati, di cui dieci bolognesi.
Ieri sono scattate in molte citta’ del centro-nord altrettante perquisizioni. Un centinaio le segnalazioni che hanno portato all’apertura dell’inchiesta, circa un anno fa, e che si riferivano a singoli episodi, corse ma anche vittorie sospette, con cavalli risultati positivi all’antidoping.
Le ipotesi di reato sono associazione a delinquere (contestata pero’ non a tutti gli indagati), frode sportiva e reati legati al doping, come la somministrazione illecita di farmaci. Nelle perquisizioni (a carico di allevatori, appassionati di corse, gente che frequenta abitualmente gli ippodromi ma anche veterinari) gli investigatori hanno trovato materiale utile alle indagini, soprattutto farmaci e documentazione a sostegno delle ipotesi di reato contestate.
Nell’indagine sono coinvolti altri quattro veterinari bolognesi e quattro-cinque di altri regioni. Gli altri bolognesi indagati (tutti sono incensurati) sono allevatori, proprietari di cavalli, titolari di scuderie. L’ipotesi degli inquirenti e’ che il cuore della organizzazione gravitasse proprio sulla citta’ felsinea.
L’indagine mira anche a verificare l’ipotesi che non siano stati commercializzate carni provenienti da cavalli dopati.
Sassuolo 2000 (quotidiano online di Sassuolo – Modena) –

Cavalli, asini e cammelli in piazza

Cavalli, asini e cammelli in piazza
Si protesta contro l’embargoMa anche buoi e galline. “Gli animali l’hanno fatto anche per loro stessi”, commenta uno dei promotori della manifestazione, “sono un milione e mezzo quelli morti a causa dell’embargo”
Cavalli a GazaGaza, 11 marzo 2008 –
La manifestazione, o meglio la protesta, di oggi a Gaza contro l’embargo non verrà dimenticata facilmente. Protagonisti della dimostrazione sono stati asini, cammelli, galline, buoi e cavalli. Le immagini, trasmesse dal network al Jazeera, sono destinate a fare il giro del mondo. In testa al corteo, partito dall’antico palazzo del governatore e arrivato sotto gli uffici delle Nazioni Unite, sono stati i veri protagonisti nella mobilità di questo disastrato spicchio di terra tra Israele e l’Egitto: gli asini.
A seguire gli altri animali, tra i quali i più “arrabbiati” parevano essere i cammelli. Uno striscione retto dai colli di due dromedari recitava: “Animali per i diritti degli uomini”.
E dalla schiena degli asini pendevano cartelli di questo tenore: “Ma dov’è la coscienza degli uomini?” Una domanda alla quale difficilmente potranno rispondere le autorità politiche e diplomatiche delle parti in causa, in giorni in cui il conflitto interpalestinese e arabo-israeliano registra uno dei momenti più sanguinosi della sua storia recente. Nelle ultime settimane, secondo fonti palestinesi, sarebbero almeno 280 i morti.
Quella di oggi “è stata una testimonianza ‘diversa’, ma in fondo gli animali l’hanno fatto anche per loro stessi”, commenta Khalil Abu Shamlah, uno dei promotori dell’insolita manifestazione, interpellato da al Jazeera. “Sono un milione e mezzo – continua – gli animali morti a causa dell’embargo”.
Per il quotidiano degli Emirati arabi uniti al Bayan, l’iniziativa di Gaza è un modo “geniale” per “rompere il silenzio sulla tragedia dei palestinesi”. Visto che finora “a nulla” sono servite le manifestazioni di “protesta umane”, sostengono i promotori, “la parola è rimasta solo agli animali.
Forse loro sapranno smuovere le coscienze”.
Le immagini della manifestazione di Gaza
Quotidiano Net – Esteri – Cavalli, asini e cammelli in piazza Si protesta contro l’embargo

Altruismo Equino

Fra tante notizie allarmanti sulla condizione degli equini, riceviamo con piacere queste due foto dall’ Ispettore Regionale A.N.P.A.N.A delle Sardegna., il quale con giustificato entusiasmo ci scrive:

“Ciao ragazzi avete, visto che ha combinato la mia ponetta, ha adottato
un piccolo agnellino, lo tiene con molta cura.”

Ciao Raffaele Isp. Reg. Sardegna

Grazie per queste belle immagini , aspettiamo di sapere se l’ agnellino , con questo “speciale” imprinting , imparera’ a nitrire anche lui.

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Corse clandestine sulla Gallico-Gambarie

Il Giornale di Calabria: il primo giornale online calabrese per i calabresi

REGGIO CALABRIA. Una corsa clandestina di cavalli, sulla strada a scorrimento veloce Gallico-Gambarie, nel Reggino, è stata scoperta dagli agenti della questura della città dello Stretto. I poliziotti, in particolare, hanno scoperto due calessi con a bordo i rispettivi fantini, lanciati a gran velocità ed affiancati lungo la strada. Con estrema difficoltà gli equipaggi della polizia di Stato hanno costretto i due fantini a rallentare la corsa dei cavalli oramai lanciati al trotto e difficilmente governabili in quelle condizioni. Contemporaneamente è stata raggiunta e fermata una autovettura Bmw serie “3” che anticipava i concorrenti in funzione, presumibilmente, di battistrada. I cavalli, due castroni trottatori, di cui uno totalmente privo di idonea documentazione e microchip identificativo, sono stati sequestrati in quanto i due fantini non erano in grado di dimostrare la proprietà degli stessi. Ai conducenti dei calessi sono state anche contestate alcune violazioni al codice della strada.